tag:blogger.com,1999:blog-21781526261118470322024-03-21T17:52:49.856+01:00ARS COMMUNICANDIIl blog di Michele Putrino per il Miglioramento PersonaleAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.comBlogger113125tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-50457164510396719382017-02-17T17:51:00.001+01:002017-02-17T17:51:43.204+01:00L’importanza dell’Aggressività<h2>
La demonizzazione dell’aggressività in favore di un mondo tutto “rose e fiori” sembra essere diventata la legge sovrana degli ultimi decenni. Ebbene, anche se in molti non lo sanno, questa visione della vita compare puntualmente durante il corso della storia umana quando una civiltà si appresta al suo declino. Così è accaduto ai babilonesi, agli egizi, ai greci, ai romani e persino alla civiltà rinascimentale. E adesso sta succedendo a noi.</h2>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFIqWaFRi2Chv2-StsfCWyelu1U1LgrNmoBvLxJk8ZLSuZf6xoVEA_LX1yDTdMw1tHEeQi9lhwH8aq8Y2BiHTuDwa63-Gk1pvmjW_12yRGPIwrc7PCH19m4OG9xg7gxgLJxoYNjiyhsr8/s1600/animal-1852813_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFIqWaFRi2Chv2-StsfCWyelu1U1LgrNmoBvLxJk8ZLSuZf6xoVEA_LX1yDTdMw1tHEeQi9lhwH8aq8Y2BiHTuDwa63-Gk1pvmjW_12yRGPIwrc7PCH19m4OG9xg7gxgLJxoYNjiyhsr8/s320/animal-1852813_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Ho consapevolmente deciso di utilizzare la parola <em>aggressività</em> rispetto ad altre più “politicamente corrette” per far cogliere al lettore, in modo fortemente emotivo, che è necessario controbilanciare l’equazione rispetto alla situazione attuale.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Ogni volta che un popolo eccede troppo nel benessere smette di affrontare la durezza della vita e, così, ogni individuo che ne fa parte si “ammorbidisce” talmente tanto che anche la più piccola e insignificante minaccia lo terrorizza. Ne consegue che, come un animale ferito, si nasconde in una delle sue tane che lo tengono lontano dai pericoli e che, per l’uomo moderno, sono, oltre che la propria casa, l’eccesso di alcol, di droghe e di sesso, lo sfrenato desiderio di viaggiare, il rinchiudersi in qualche mondo immaginario e, caso molto comune negli ultimi tempi, il cercare di auto-convincersi e di convincere gli altri che tutto può diventare bello, meraviglioso e stupendo solo “pensando positivo” e stampandosi sul viso, ventiquattrore al giorno, un sorriso a trentadue denti. Quest’ultimo caso (a mio parere il più pericoloso perché si tratta di un lupo travestito da pecora) è stato importato dal mondo americano che, essendo un popolo in genere molto ignorante nei riguardi della storia e della filosofia, non sa che questo genere di “modo di vedere il mondo” è stato già più volte teorizzato e messo in pratica in passato con esiti, come ho già accennato, terribilmente fallimentari. Insomma, la vita non è e non può essere soltanto <i>amore</i> ma è anche <i>guerra</i>.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Lo sappiamo perché è anche il buon senso a dircelo: non può esistere luce senza oscurità, vittoria senza sconfitta, felicità senza sofferenza, costruzione senza distruzione, vita senza morte, serenità senza aggressività. Ebbene, tutto ciò l’uomo lo sa da sempre ma, in quei periodi in cui si ritrova a vivere troppo nella “luce”, si dimentica dell’esistenza dell’altra faccia della medaglia; e quando questa inevitabilmente appare, lo spaventa a morte perché non c’è cosa più terrificante di ciò che non si capisce. Ma non è solo questo. Noi, infatti, abbiamo bisogno del “lato oscuro” per poter vivere.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">È possibile vivere in modo sereno senza accettare la realtà e, soprattutto, senza accettare quello che realmente siamo? Credo proprio di no. Noi umani siamo degli esseri aggressivi per natura, è inutile negarlo. Anzi, è proprio questa aggressività innata che ha fatto sviluppare così tanto la nostra civiltà, nonché la scienza e la tecnologia di cui così tanto andiamo fieri (provate ad andare a cena insieme a scienziati di buona fama: vedrete ognuno di loro lanciare sguardi agli altri pieni di odio o, quantomeno, di disprezzo). Il punto è, quindi, che senza delle buone dosi quotidiane e costanti di <i>testosterone</i> siamo condannati non soltanto all'inefficienza ma anche alla perdita della voglia di vivere e alla depressione (ormai anche la scienza, oltre all'esperienza, lo conferma; per approfondire l’argomento consiglio il libro della ricercatrice dell’università di Harvard Amy Cuddy <a href="http://micheleputrino.com/2016/03/potere-emotivo-dei-gesti-recensione/" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><i>Il Potere Emotivo dei Gesti</i></a>; <a href="http://micheleputrino.com/2016/03/potere-emotivo-dei-gesti-recensione/" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><b>qui</b></a> è possibile leggere la mia recensione). È dunque importante trovare modi per sviluppare il testosterone e non invece, come accade oggi, per reprimerlo. Ma, allora, perché l’aggressività gode di una cattiva fama?</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Si crea il “problema” dell’aggressività quando questa <em>si lega</em> a un forte e prolungato stato di nervosismo e, quindi, di <i>stress</i>. È nel momento in cui si presenta questa situazione che è possibile notare l’emergere di un “eccesso di aggressività”; quando ci si trova in questo stato, infatti, si perde il controllo di ciò che sta succedendo e il tutto può diventare, come si sa, estremamente pericoloso. Dunque il problema non risiede nel “troppo testosterone” ma nell'incapacità di gestire lo stress.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Dicevamo che dobbiamo imparare ad accettare la nostra natura, e questo significa che dobbiamo imparare ad accettare non soltanto il nostro lato aggressivo ma anche il nostro lato <i>sociale</i>. Già perché, come diceva Aristotele, <i>l’uomo è un animale sociale</i>. Questo concetto esprime il fatto che, per vivere in uno stato sereno e lontano dallo stress, l’uomo deve essere ben integrato in un gruppo sociale. Ecco allora che si fa necessaria la presenza dell’altro lato della medaglia, e cioè quello che ci spinge a essere <i>altruisti</i> e a basare le nostre vite su qualcosa di più grande di noi e, quindi, su degli ideali.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">È a fronte di questa situazione, e cioè del buon equilibrio e funzionamento di queste due forze, che si fa avanti la figura del capo, del <i>leader</i>. Sia esso un semplice capo reparto o il Capo di Stato di una potente nazione non importa: <i>il leader dovrà sempre essere in grado di s</i><i>uscitare </i><i>l’aggressività del proprio gruppo motivando</i><i>lo</i><i> ed entusiasmando</i><i>lo</i><i> e, allo stesso tempo, dovrà creare in loro capacità di autocontrollo e disciplina nonché un forte senso di appartenenza a una squadra</i>. Colui o colei che non è in grado di fare questo non è un leader ma soltanto, nel migliore dei casi, un despota o, nel peggiore, uno sciocco che per qualche motivo si è trovato a occupare un posto di comando. Per fortuna è possibile imparare a essere un buon leader, anche nel peggiore dei casi.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Riassumendo, l’aggressività è fondamentale per vivere una vita piena, ricca, efficiente e svuotata dalle paure. Negli ultimi tempi abbiamo vissuto in un eccesso di “intellettualismo” che non ha fatto altro che ovattare le nostre menti rendendoci qualcosa di più simile ai vegetali che agli animali. È tempo, invece, di risvegliare il nostro lato animale, a meno che non si voglia fare la fine di un cactus secco nel bel mezzo del deserto.</span></span></div>
<span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;"></span><br />
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<em><span style="font-weight: 700;"><a href="http://micheleputrino.com/" target="_blank">Michele Putrino</a></span></em></div>
<div style="margin-bottom: 10px;">
<br /></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Georgia, serif;"><span style="font-size: 12pt;"><span style="color: black;"><i>Pubblicato
originariamente su <a href="http://micheleputrino.com/2017/01/importanza-aggressivita/" target="_blank">micheleputrino.com</a> il 23/01/2017 </i></span></span></span>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-45545743129664947392016-12-09T13:00:00.002+01:002017-02-17T17:54:03.557+01:00Che cos’è lo Smart Power e perché è importante<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjGg1iS-IxORhPLH34pjwH0XIrtR9euWbTgfi093skpGc_riwZqu77TYP5GtaPx7CSFXa5we4x393xbEiiUKO4ZKsjeMUBY6J3wOVqky_Skfu1djQWLFkMJdf_cvQIMcGBmBGjVwb87Ds/s1600/SmartPower.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgjGg1iS-IxORhPLH34pjwH0XIrtR9euWbTgfi093skpGc_riwZqu77TYP5GtaPx7CSFXa5we4x393xbEiiUKO4ZKsjeMUBY6J3wOVqky_Skfu1djQWLFkMJdf_cvQIMcGBmBGjVwb87Ds/s320/SmartPower.png" width="320" /></a></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Coloro che si trovano in una posizione di comando normalmente applicano uno di questi due metodi per esercitare la propria leadership: o fanno capire – seppure in modo indiretto – che se non si obbedisce alle loro direttive si subiranno delle pesanti conseguenze (metodo “tradizionale” per affermare il proprio potere), oppure persuadono e manipolano con delle specifiche tecniche fino a quando non saranno i loro stessi sottoposti a “voler” fare quello che gli viene richiesto (questo secondo metodo è quello che oggi va per la maggiore). Nel primo caso si parla di <i>Hard</i> <span lang="en-US">Power</span>, mentre nel secondo di <span lang="en-US"><i>Soft</i></span> <span lang="en-US">Power.</span><span lang="it-IT">In realtà i grandi leader non applicano mai uno soltanto di questi approcci, bensì li utilizzano tutt’e due dosandoli in modo accurato a seconda delle circostanze. Quando ciò accade </span><span lang="it-IT">abbiamo </span><span lang="it-IT">a che fare con un leader che sta applicando lo </span><span lang="en-US"><i>Smart</i></span><i> </i><span lang="en-US"><i>Power</i></span><span lang="en-US">.</span></span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">I</span><span lang="it-IT">l termine “Smart Power” è stato coniato da Joseph S. Nye, uno dei più </span><span lang="it-IT">grandi esperti di “giochi di potere” </span><span lang="it-IT">de</span><span lang="it-IT">l mondo, nonché </span><span lang="it-IT">per anni </span><span lang="it-IT">consulente della Casa Bianca e del Pentagono (</span><span lang="it-IT">a</span><span lang="it-IT"> coloro che sono affascinati dalle “teorie complottiste” </span><span lang="it-IT">riservo</span><span lang="it-IT"> una notizia: è l’attuale presidente della </span><span lang="it-IT"><i>Commissione Trilaterale</i></span><span lang="it-IT"> americana). </span><span lang="it-IT">In realtà Nye non ha fatto altro che ridefinire in modo più moderno un concetto antico quanto l’uomo, e cioè quello de</span><span lang="it-IT">l</span><span lang="it-IT"> “bastone e </span><span lang="it-IT">la </span><span lang="it-IT">carota”. La cosa strana però risiede nel fatto che oggi questo concetto è molto ben compreso e applicato nella politica internazionale (almeno lì dove sono presenti consulenti degni di questo nome), mentre quasi sempre </span><span lang="it-IT">è assente tra i manager aziendali e ovunque sia necessaria una vera leadership.</span></span></span></div>
<h2 style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; display: inline-block; font-family: Georgia, Georgia, serif; font-size: 32px; font-weight: inherit; line-height: 40px; margin: 10px 0px; text-shadow: rgb(255, 255, 255) 0px 1px 0px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><b><span lang="it-IT">Hard e Soft Power: i due estremi dello Smart Power</span></b></i></span></span></h2>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Un tempo l’approccio </span><span lang="it-IT"><i>Hard Power </i></span><span lang="it-IT">veniva indicato come </span><span lang="it-IT">l’u</span><span lang="it-IT">nico metodo per esercitare il potere </span><span lang="it-IT">mentre oggi, al contrario, </span><span lang="it-IT">tutti i così detti “esperti” non fanno che “divinizzare” il </span><span lang="it-IT"><i>Soft Power </i></span><span lang="it-IT">demonizzando, di conseguenza, il primo. </span><span lang="it-IT">Naturalmente, l’applicazione esclusiva di uno dei </span><span lang="it-IT">due </span><span lang="it-IT">approcci non solo è pericolosa (nel primo caso avremmo, infa</span><span lang="it-IT">tti, una situazione di tirannide mentre, nel secondo, individui estremante viscidi e vili), ma anche estremamente controproducente giacché alla lunga porta inevitabilmente al collasso del sistema.</span></span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Se l’utilizzo esclusivo dell’approccio </span><span lang="it-IT"><i>Hard Power</i></span> <span lang="it-IT">indica che “si ragiona con gli ormoni” </span><span lang="it-IT">e, allo stesso tempo, che si sta</span><span lang="it-IT"> riducendo al minimo indispensabile l’uso della materia grigia, con il</span><span lang="it-IT"><i>Soft Power</i></span><span lang="it-IT"> si intellettualizza troppo, talmente tanto che si finisce con il dare più peso e importanza alle teorie </span><span lang="it-IT">rispetto</span> <span lang="it-IT">al</span><span lang="it-IT">la realtà; </span><span lang="it-IT">realtà</span> <span lang="it-IT">che, quasi sempre, è</span><span lang="it-IT"> molto più semplice </span><span lang="it-IT">di come</span><span lang="it-IT"> i “grandi intellettuali” la vedono. Inoltre, ponendosi troppo spesso in modo </span><span lang="it-IT"><i>s</i></span><span lang="it-IT"><i>oft</i></span><span lang="it-IT"> alla lunga si perde la forza e la voglia di lottare, diventando sempre più paurosi; </span><span lang="it-IT">e visto che tutti noi (soprattutto i leader) sono costantemente chiamati a combattere delle battaglie, questo</span><span lang="it-IT">diventa un grave deficit perché si va a perdere</span><span lang="it-IT"> quella </span><span lang="it-IT"><i>grinta naturale</i></span><span lang="it-IT"> che deriva dal nostro retaggio più arcaico e che ci fa provare anche un certo piacere nel lottare, </span><span lang="it-IT">piacere</span> <span lang="it-IT">che ci spinge a procedere e a non mollare. E tutto ciò può avvenire solo con lo <em>Smart Power</em>.</span></span></span></div>
<h2 style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; display: inline-block; font-family: Georgia, Georgia, serif; font-size: 32px; font-weight: inherit; line-height: 40px; margin: 10px 0px; text-shadow: rgb(255, 255, 255) 0px 1px 0px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i><b><span lang="it-IT">In conclusione, siate Smart</span></b></i></span></span></h2>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><span lang="it-IT">Insomma, bisogna essere “intelligenti”, dove questa parola non ha niente a che fare con quanti libri leggete, quanti titoli avete o quali circoli esclusivi frequentate (</span><span lang="it-IT">anzi, come abbiamo visto, tutto questo può condurre a un nuovo tipo di stupidità che potremmo definire “stupidità intellettuale”), bensì </span><span lang="it-IT">significa essere</span><span lang="it-IT"> gente pratica e realista (anche in questo caso, non nel senso di andare in giro con la clava) che sa districarsi bene tra i meandri di quell’enorme </span><span lang="it-IT"><i>gioco del potere</i></span><span lang="it-IT"> chiamato </span><span lang="it-IT"><em>vita</em><i> </i></span><span lang="it-IT">giacché, come disse Napoleone, per essere dei buoni capi bisogna avere </span><span lang="it-IT">«pugni di ferro in guanti di velluto». E di certo nessun’altro poteva esprimere meglio il concetto di <em>Smart Power</em>.</span></span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
</div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<em><span style="font-weight: 700;"><a href="http://micheleputrino.com/" target="_blank">Michele Putrino</a></span></em></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<em>Articolo pubblicato per la prima volta sul sito ufficiale: <a href="http://micheleputrino.com/2016/12/cosa-e-lo-smart-power-e-perche-e-importante/" target="_blank">http://micheleputrino.com/2016/12/cosa-e-lo-smart-power-e-perche-e-importante/</a></em></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-13972794353187481312016-11-27T11:02:00.000+01:002016-11-27T11:02:49.411+01:00Nella mente di Donald Trump<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-UoKtFf9xYRzT-lDeYzqjRCg80gsH5iLpLWx2zUwEOaD8ZAIpj3cnd7rR5lAnvfHfgvt1uyqeR9gDKzx64leeRIFneTtcc0lAp98pwI2jE0JkqSPy3l1M0nTJGxPbcxkuDRII__DobP4/s1600/trump-1822121_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="227" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-UoKtFf9xYRzT-lDeYzqjRCg80gsH5iLpLWx2zUwEOaD8ZAIpj3cnd7rR5lAnvfHfgvt1uyqeR9gDKzx64leeRIFneTtcc0lAp98pwI2jE0JkqSPy3l1M0nTJGxPbcxkuDRII__DobP4/s320/trump-1822121_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Com'è
noto, a partire dal 20 gennaio 2017 il nuovo presidente degli Stati
Uniti sarà ufficialmente Donald John Trump, una delle quattrocento
persone più ricche del pianeta e ora, dunque, anche il più potente.</span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Estremo,
dirompente, provocatorio ed egocentrico Donald Trump riesce sempre a
far parlar di sé, facendosi odiare o amare, ma non risultando mai
indifferente a chi incrocia il suo cammino. Con il suo arrivo alla
Casa Bianca, quindi, non stupisce che in mezzo mondo siano scoppiate
proteste e indignazioni (anche molto accese). Quello che, però,
credo sia molto importante fare è analizzare – in modo obiettivo,
tecnico e razionale – le <i>motivazioni reali </i>che spingono
Donald Trump ad agire così come agisce, mettendo da parte ideologie,
simpatie e antipatie. Per fare questo seguirò lo stesso metodo che
ho già applicato per analizzare Vladimir Putin nell'articolo <i>Nella
mente di Putin</i>, e cioè individuando quattro punti fondamentali
che sono: <i>motivazion</i><i>e</i> (Punto 1); <i>tecniche di
persuasione</i> (Punto 2); <i>linguaggio del corpo</i> (Punto 3);
<i>stile di leadership</i> (Punto 4).</span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Punto
1: Perché fa quello che fa?</i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Alla
domanda di una giornalista della NBC che gli chiedeva
“Se ci fosse una sola cosa che vorrebbe che la gente ricordasse di
Donald Trump, quale sarebbe?”, Trump
rispose senza esitazione “<i>Never ever give up!</i>”
e cioè “<i>Mai e poi mai arrendersi!</i>”.
Questa idea del “combattere sempre” viene esplicitata da lui
costantemente,
sin dalle sue prime interviste rilasciate negli anni settanta. C'è
un altro concetto, però,
che è perennemente presente nelle sue dichiarazioni: <i>Vincere</i>.
Non a caso, infatti, quando vuole offendere qualcuno lo definisce
“perdente”, evidenziando così il fatto che, per quanto lo
riguarda, non c'è peggiore cosa al mondo.
Altro aspetto fondamentale per cercare di stabilire il vero <i>modus
operandi</i> di Trump è il suo
approccio con il denaro
che è, come lui stesso ha
dichiarato, “un modo per tenere il punteggio”. Dunque
già da questi tre aspetti appare chiaro che, per Donald Trump, la
vita è <i>un gioco</i> in
cui bisogna fare di tutto per vincere in ogni situazione per arrivare
ad occupare, quindi, i vertici della classifica. Ma non è solo
questo aspetto “sportivo”
della vita che condiziona la sua <i>visione mondo</i>.
Infatti il neo-presidente
americano sin da giovane ha seguito i
sermoni del famoso oratore
e pastore protestante Norman
Vincent Peale, uno dei “padri” del <i>pensiero positivo</i>
(tanto che il suo matrimonio con Ivana Trump è stato svolto dallo
stesso Peale). Molto probabilmente proprio all'influenza del <i>pensiero
positivo</i> è dovuta, piacevole o
no che sia, la sua personalità che tende sempre ad esagerare, dato
che uno dei precetti di questo “pensiero” è “convinciti di
essere ricco e lo sarai; convinciti di essere grande e lo sarai”.</span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Punto
2): Come ha fatto a convincere così tanta gente?</i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">L'approccio
comunicativo di Trump è, quindi, completamente indirizzato a vincere
e questo significa <i>far sentire importante la gente</i><i> al fine
di farsi amare</i>. Anche in questo caso non ha mai nascosto, né nei
suoi libri né nelle sue dichiarazioni pubbliche, che nella sua vita
la capacità di persuadere occupa un posto estremamente importante e
che non si può avere successo senza l'<i>arte della persuasione</i>.
Compreso questo, diventa facile cogliere il fatto che il suo
approccio da “bruto” e da “ignorante” non è di certo dato
dal fatto che egli lo sia veramente ma, al contrario, da esperto di
persuasione come è, sapeva bene che per vincere le elezioni doveva
<i>rispecchia</i><i>re</i> atteggiamenti e modi di parlare del così
detto “americano medio”. È stato talmente bravo nella sua azione
persuasiva che il cittadino comune è arrivato a percepirlo come “uno
di noi” (dimenticandosi, quindi, di avere a che fare con uno degli
uomini più ricchi della Terra e che, dunque, proprio <i>uno di loro</i>
non è). Per rendersi conto di ciò, è sufficiente ascoltare la sua
dichiarazione tenuta subito dopo la conferma della sua vittoria, che
è stata molto diplomatica. La cosa non deve stupire: ottenuta la
vittoria con la “squadra elezioni” adesso, da “allenatore”
che ha come unico pensiero quello di far vincere la propria squadra,
punta tutto per far vincere la sua nuova “squadra” che si chiama
U.S.A.; ed essendo un altro “sport” deve cambiare tecnica,
approccio e strategia. E ha già iniziato a farlo.</span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Punto
3): Cosa ci dice il suo linguaggio del corpo?</i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Il
modo di sedersi di Donald Trump dice molto, e di certo è molto
particolare: mettendo le mani a guglia (gesto tipico di chi sa di
essere potente e che si sente estremamente sicuro di sé e di quello
che afferma), appoggia i propri gomiti sulle ginocchia. Di
conseguenza la sua schiena si piega in avanti portando la testa verso
l'alto. Tutto questo comunica l'essere carico e pronto a scattare in
avanti, proprio come fanno i leoni o i lupi quando si “accucciano”
prima dello scatto verso la preda. Anche il volto conferma il
costante essere pronto a “scattare in avanti”: i connotati
(osservare con attenzione le sopracciglia che si piegano a V tipiche
dei predatori) sono chiaramente tendenti verso il centro come se si
concentrassero su un obiettivo lontano. Il suo linguaggio del corpo,
dunque, conferma pienamente la sua tenacia e determinazione a
ottenere ciò che vuole.</span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Punto
4): Qual è il suo stile di leadership?</i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Arrivati
a questo punto della nostra analisi dovrebbe apparire abbastanza
chiaro che Donald Trump si vede come l'allenatore di una grande
squadra sportiva che punta a vincere il campionato o come un generale
del mondo antico che vuole espandere le sue terre di conquista. Lui
stesso, infatti, più volte si è definito “un leader nato”.
Questo è certamente l'aspetto di lui che la gente percepisce e che a
molti spaventa (visto che, sostengono, è stato questo modo di vedere
la leadership a creare disastri e orrori). In realtà proprio la sua
estrema voglia di vincere, paradossalmente, dovrebbe tranquillizzare:
da uomo di affari navigato sa bene che oggi non si vince con la forza
bruta (quindi le armi), bensì con l'economia e che è su questo
campo che si gioca la vittoria sul futuro (non a caso il suo primo
libro, che lui definisce “il più importante dopo la Bibbia”, si
intitola <i>The art of the deal</i> – L'arte di fare affari).
Certo, anche “giocando” con l'economia si possono compiere danni,
ma questa è un'altra storia che va al di là degli scopi di questa
analisi.</span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">In
conclusione, Donald Trump rappresenta un nuovo genere di leader
politico. Un genere che, in un certo senso, chiude le porte allo
stile del “politicamente corretto” e “aristocratico” nato
nell'ottocento per andare verso il “semplice” e il “familiare”.
</span></span>
</div>
<div style="line-height: 150%;">
</div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Come
sempre, a voi ogni giudizio e conclusione.</span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b><i><a href="http://micheleputrino.com/" target="_blank">Michele Putrino</a></i></b></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b><i><br /></i></b></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: start;">Per approfondire:</span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b><i><br /></i></b></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<a href="https://www.amazon.it/dp/B01HUIFZC2" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8RWU8aIA9fOC5onJYY9jAhl5tuq_yNfeyY-hjhhN81HPdSjkOhwH_aBzUMoPfGLji1BhkCovEFhYKkZSJ4QtM7hIiulZ_i2IWVj4gRMx0FkoyXyGyMspNOsTP5UBjXMvojtXVeKbQh6A/s320/Foto-Copertina+definitiva+1875x2500.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="line-height: 24px; text-align: justify;">
<span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;">Primo volume della collana “Le regole del gioco del potere”, ne “La mente dello stratega” vengono descritte venti regole, estremamente pragmatiche, per spronarti a compiere una radicale trasformazione, quella “da tipo passivo vittima degli eventi a stratega e padrone del tuo mondo”.</span></div>
<div class="graf graf--p graf-after--p graf--last" id="14bc" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
Disponibile per l’acquisto presso <a class="markup--anchor markup--p-anchor" data-href="https://www.amazon.it/mente-dello-stratega-Michele-Putrino-ebook/dp/B01HUIFZC2/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1467628890&sr=8-2&keywords=michele+putrino" href="https://www.amazon.it/mente-dello-stratega-Michele-Putrino-ebook/dp/B01HUIFZC2/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1467628890&sr=8-2&keywords=michele+putrino" rel="nofollow" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;" target="_blank"><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">Amazon</span></a><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">, </span><a class="markup--anchor markup--p-anchor" data-href="https://play.google.com/store/books/details/Michele_Putrino_La_mente_dello_stratega?id=bCacDAAAQBAJ&hl=it" href="https://play.google.com/store/books/details/Michele_Putrino_La_mente_dello_stratega?id=bCacDAAAQBAJ&hl=it" rel="nofollow" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;" target="_blank"><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">Google Play</span></a><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">,</span><a class="markup--anchor markup--p-anchor" data-href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/la-mente-dello-stratega" href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/la-mente-dello-stratega" rel="nofollow" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;" target="_blank"><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">Kobo</span></a><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">, </span><a class="markup--anchor markup--p-anchor" data-href="https://itunes.apple.com/it/book/la-mente-dello-stratega/id1130638069?mt=11" href="https://itunes.apple.com/it/book/la-mente-dello-stratega/id1130638069?mt=11" rel="nofollow" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;" target="_blank"><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">Apple iTunes</span></a><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">, </span><a class="markup--anchor markup--p-anchor" data-href="http://www.ibs.it/ebook/michele-putrino/mente-dello-stratega-le/9786050470512.html" href="http://www.ibs.it/ebook/michele-putrino/mente-dello-stratega-le/9786050470512.html" rel="nofollow" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;" target="_blank"><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">IBS</span></a><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">, </span><a class="markup--anchor markup--p-anchor" data-href="http://www.lafeltrinelli.it/ebook/putrino-michele/mente-dello-stratega/9786050470512" href="http://www.lafeltrinelli.it/ebook/putrino-michele/mente-dello-stratega/9786050470512" rel="nofollow" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;" target="_blank"><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">La Feltrinelli</span></a><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;">, </span><span class="markup--strong markup--p-strong" style="font-weight: 700;"><a class="markup--anchor markup--p-anchor" data-href="http://www.mondadoristore.it/La-mente-dello-stratega-Michele-Putrino/eai978605047051/" href="http://www.mondadoristore.it/La-mente-dello-stratega-Michele-Putrino/eai978605047051/" rel="nofollow" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;" target="_blank">Mondadori Store</a></span> e in tutte le più importanti librerie online.</div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.amazon.it/Lattacco-dello-stratega-regole-potere-ebook/dp/B01N1FFJA1/ref=pd_ecc_rvi_1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtCT3cJv-x3mZP3ObFiNNE62MRyY8nZG6tvkkIcCSebbIoh8QxwDVaWAiYcLLf7RaTMhZynLtcvizR-qmSthFf21tgbKaV2rqxx_2dEzg6nrJ5fdqFuzKg6uoIYtqtNo-9lAZpPLVkZHg/s320/Copertina+L%2527ATTACCO+DELLO+STRATEGA+1875x2500.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left;">Secondo volume della collana “Le regole del gioco del potere”. Venti regole per imparare ad attaccare perché nella vita “se vuoi qualcosa, devi prendertela”.Disponibile per l’acquisto presso </span><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; font-weight: 700; text-align: left;"><a href="http://amzn.eu/9lK8Zbu" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;">Amazon</a></span><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left;">, </span><a href="https://play.google.com/store/books/details/Michele_Putrino_L_attacco_dello_stratega_Le_regole?id=fMJ_DQAAQBAJ&hl=it" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Google Play</span></a><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left;">, </span><a href="https://www.kobo.com/it/it/ebook/l-attacco-dello-stratega-le-regole-del-gioco-del-potere-parte-ii" style="background-color: #fafafa; color: #343434; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; outline-offset: -2px; outline: grey auto 5px; text-align: left; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Kobo</span></a><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left;">, </span><a href="https://itunes.apple.com/it/book/lattacco-dello-stratega.-le/id1176637976?mt=11" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Apple iTunes</span></a><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left;">, </span><a href="https://www.ibs.it/attacco-dello-stratega-regole-del-ebook-michele-putrino/e/9788822865380" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">IBS</span></a><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left;">, </span><a href="http://www.lafeltrinelli.it/ebook/putrino-michele/l-attacco-dello-stratega-regole/9788822865380" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">La Feltrinelli</span></a><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left;">, </span><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; font-weight: 700; text-align: left;"><a href="http://www.mondadoristore.it/attacco-stratega-regole-Michele-Putrino/eai978882286538/" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;">Mondadori Store</a></span><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; text-align: left;"> e in tutte le più importanti librerie online.</span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><i><br /></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><i>Pubblicazione originale dell'articolo:</i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<a href="http://micheleputrino.com/2016/11/nella-mente-di-donald-trump/" target="_blank"><span style="font-size: large;">http://micheleputrino.com/2016/11/nella-mente-di-donald-trump/</span></a></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><br /></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><br /></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-30244059044008386472016-11-23T13:02:00.000+01:002016-11-30T11:11:21.109+01:00Dove sta andando l’umanità?<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWPEIv5lbBr4-_2xcKtZXZ7Jed0sHUjTCVLchOsGBgSr244FGhlFY4VwYk1olafnazZ9OYtdb67gcWfFXrFftW5ScVqwCHGhP1xifJRdnTtm1MwMXrZ5vpla3wpyJyBIyN_yj1Bf59luc/s1600/planet-1348079_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWPEIv5lbBr4-_2xcKtZXZ7Jed0sHUjTCVLchOsGBgSr244FGhlFY4VwYk1olafnazZ9OYtdb67gcWfFXrFftW5ScVqwCHGhP1xifJRdnTtm1MwMXrZ5vpla3wpyJyBIyN_yj1Bf59luc/s320/planet-1348079_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Senza una forte motivazione per cui vivere, non riusciremmo nemmeno ad alzarci la mattina dal letto. E infatti è quello che capita quotidianamente a un gran numero di persone in tutto il mondo. Il problema è che non basta una motivazione qualsiasi, bensì deve essere, appunto, “forte”, cioè deve dare un significato alto alla nostra esistenza e, quindi, giustificare le difficoltà e le sofferenze che affrontiamo ogni giorno. Non è un caso, infatti, che da sempre le religioni sono al vertice di ogni civiltà. “Ma”, si obietterà, “anche se oggi le civiltà sono <i>laiche</i> riusciamo lo stesso andare avanti e a progredire”. In realtà, tutti coloro che contribuiscono significativamente all’evoluzione umana <i>credono</i> sempre fortemente in qualcosa che li motiva, in ogni istante, ad agire con il massimo delle energie (gli imprenditori <i>credono</i> al “dio” della <i>crescita</i>, gli scienziati al “dio” della <i>genialità</i>, i creativi a quello dell’<i>innovazione</i>). Il resto dell’umanità si “aggrappa” al carro trainato da questi individui. Ecco perché tutti abbiamo la percezione di progredire – pur non avendo apparentemente nessun “credo” – e, allo stesso tempo, viviamo in un perenne stato di vuoto e di angoscia. Eppure oggi un <i>nuovo credo</i> sta nascendo, un credo talmente grande che non potrà che accomunare l’intera umanità e di cui proprio in questa nostra era così turbolenta stiamo tutti vivendo il primo fiorire.</span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Come in molti di voi avranno notato, oggi le “ideologie” che dividono il mondo non sono più le classiche dualità “destra/sinistra”, “capitalismo/comunismo”, “cristianesimo/ateismo” o anche la storica “uomo/donna”. Certo, queste in qualche modo continuano a essere presenti, ma ne esiste una che oggi guadagna sempre più campo nelle nostre vite; mi riferisco allo scontro tra la mentalità <i>global</i> e quella <i>no-global</i>. Ovviamente sto parlando della <i>forma mentis</i> che caratterizza le due “ideologie” e non dei singoli aspetti che possono essere apprezzati o meno.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">La filosofia di fondo di coloro che sono per la globalizzazione, in sostanza, consiste nel fatto che è giunto il tempo che l’umanità diventi un unico grande popolo gestito, ovviamente, da un unico grande governo al fine di poter vivere finalmente in “pace e prosperità”. Al contrario, i così detti <i>no-global</i> si oppongo con tutte le forze a questa idea, prospettando una nuova tirannia a cui questa volta, a differenza di quelle passate, non sarà più possibile contrapporsi essendo, appunto, globale; inoltre, sostiene la mentalità no-global, questo porterebbe alla distruzione delle tradizioni e delle culture secolari che bisogna preservare. Detto ciò, come possiamo capire quale delle due “vie” sia più saggio seguire? Credo che la risposta a questa domanda debba passare attraverso l’osservazione, il quanto più possibile obiettiva, della Natura.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">La popolazione mondiale è passata da circa un milione di abitati di dodicimila anni fa ai circa sette miliardi odierni. È una crescita impressionante. Cosa ricorda un aumento di numero così incredibilmente esponenziale? Secondo alcuni, i virus (celebre il monologo dell’agente Smith nel film <i>Matrix</i> in cui paragona gli esseri umani proprio ai virus). In realtà esiste un altro genere di “esseri” che si comportano così; questi “esseri”, al contrario dei virus, non solo non sono “parassiti” ma, addirittura, sono le più piccole strutture viventi e costituiscono i “mattoni” di ogni organismo vivente: sono le <i>cellule</i>.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">In sostanza ognuno di noi è un agglomerato di cellule, dove ognuna di essa si è <i>specializzata</i> in un determinato “settore”. Infatti questo è il meccanismo tipico delle cellule: all’inizio, quando sono poche, sono praticamente tutte uguali (pensate alle famose <i>cellule staminali</i>); man mano che aumentano di numero, invece, iniziano a differenziarsi e a specializzarsi, fino a diventare qualcosa di completamente diverse le une dalle altre (come le cellule della pelle rispetto ai neuroni, dove quest’ultimi altro non sono se non le cellule del sistema nervoso). Ecco, essendo noi aggregati di cellule, è del tutto normale che per costituire le nostre civiltà non facciamo altro che seguire lo stesso principio delle cellule, specializzandoci e seguendo anche una certa gerarchia (da non confondere con la tirannia). Basta osservare qualsiasi organismo vivente per accorgersi chiaramente, e senza dubbi, che le cose stanno così. Non solo. Più l’organismo diventa complesso e più le cellule si aggregano specializzandosi e gerarchizzandosi.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Noi esseri umani, in quanto “cellule” dell’organismo “umanità” abbiamo raggiunto quel numero tale che ci porta, proprio come le cellule del nostro corpo, ad aggregarci, specializzarci e organizzarci in modo gerarchico tale da costruire un unico grande organismo che ci porterà, come sempre è stato, a superare quei confini che finora sono apparsi invalicabili.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">L’uomo non può fare a meno di aggregarsi ed espandersi. Questo non è un male (a meno che la cosa non sia incontrollata, come succede con le cellule cancerose) perché così è che funziona la vita, come ci insegnano coloro che sono alla base della vita stessa, e cioè le cellule. Quali migliori maestre per poter imparare e tranquillizzarci sul nostro avvenire?</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Siamo spaventati solo perché, com’è normale, i cambiamenti che non comprendiamo ci terrorizzano. Ma se guardiamo il modo di evolversi della vita <i>capiamo</i>; e questo non può che portarci a vedere il futuro come qualcosa di grande, di magnifico, come qualcosa da non veder l’ora di raggiungere. Una nuova era è iniziata, e noi dobbiamo prepararci a farne parte.</span></span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<em><span style="font-weight: 700;"><a href="http://micheleputrino.com/" target="_blank">Michele Putrino</a></span></em></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
Tratto da <a href="http://micheleputrino.com/2016/11/dove-sta-andando-umanita/" target="_blank">http://micheleputrino.com/2016/11/dove-sta-andando-umanita/</a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-88159622110988049802016-11-22T10:55:00.000+01:002016-11-22T10:55:01.873+01:00L’attacco dello stratega (eBook)<em class="markup--em markup--h4-em" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Georgia, Georgia, serif; font-size: 32px;">L’ATTACCO DELLO STRATEGA è il secondo volume della collana </em><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Georgia, Georgia, serif; font-size: 32px;">LE REGOLE DEL GIOCO DEL POTERE</span><em class="markup--em markup--h4-em" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Georgia, Georgia, serif; font-size: 32px;">. Qui di seguito è possibile leggere la prefazione e il primo capitolo.</em><br />
<em class="markup--em markup--h4-em" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Georgia, Georgia, serif; font-size: 32px;"><br /></em>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://www.amazon.it/dp/B01N1FFJA1/ref=cm_sw_r_cp_ep_dp_vBXlybZZF65Q4" target="_blank"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggoRh5U2rJZ4D8xUQRO9NvXluM-F9rEHUfe-ByxOz8fT257jNFbeA6T4JXDoeiacKyfjBSF0m5go-h7qtFWsyDqnTW0Us2PPAuuf9JraXDq0Ah9GVVrlt3nK3ZsxhMDCJzbQhhmpzHhOo/s320/Copertina+L%2527ATTACCO+DELLO+STRATEGA+1875x2500.jpg" width="240" /></a></div>
<em class="markup--em markup--h4-em" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Georgia, Georgia, serif; font-size: 32px;"><span style="font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; font-style: normal; font-weight: 700;"><br /></span></em>
<em class="markup--em markup--h4-em" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Georgia, Georgia, serif; font-size: 32px;"><span style="font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; font-style: normal; font-weight: 700;">Prefazione a <em>L’attacco dello stratega</em></span></em><br />
<blockquote class="tr_bq">
<div style="text-align: left;">
<em style="background-color: white; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17.5px; text-align: center;">«Quando ti muovi, sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna.»</em></div>
<span class="markup--em markup--h4-em" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Georgia, Georgia, serif; font-size: 32px;"><div style="text-align: left;">
<span style="background-color: white; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17.5px; text-align: center;">Sun Tzu<i>, </i></span><em style="background-color: white; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17.5px; text-align: center;">L’arte della guerra</em></div>
</span></blockquote>
<span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;">È tempo di imparare ad</span><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;"> </span><em style="color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;">attaccare</em><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;">. Non è possibile vincere nel</span><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;"> </span><em style="color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;">gioco del potere</em><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;"> </span><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;">senza essere in grado di “muovere per primo” sulla scacchiera.</span><br />
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
Come avrai certamente notato durante il corso della tua vita, è molto più facile e naturale mettersi sulla “difensiva” che “andare all'attacco”. Ma, anche se è detta e ridetta in continuazione da tutti, ti dico una cosa assolutamente vera: <em>se vuoi una cosa devi prendertela</em>. Non ci sono alternative. Infatti ricordati che non solo nessuno ti darà mai niente se non sei tu a chiedere ma, cosa ancora più importante, nessuno nemmeno ti noterà se non fai qualcosa per farti sentire. Quindi va da sé che <em>dovrai diventare un attaccante</em>. Il “come” diventarlo te lo spiegherò in questa <em>Parte II</em> de <em>Le Regole del Gioco del Potere</em>.</div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-weight: 700;">21ª Regola: Siediti al posto di comando</span></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
Molto probabilmente ti capita spesso di ricevere qualcuno nel tuo ufficio e di aver la necessità di fargli capire chi è che comanda tra voi due (magari è un dipendente che ha scambiato il posto di lavoro per casa sua). Ebbene, esiste tutta una strategia che solo i leader più affermati conoscono. Si basa esclusivamente sul linguaggio non verbale; e questo significa che potrai intimorire il tuo interlocutore pur dicendo tante belle parole (magari anche di elogio) e con un bel sorriso stampato in faccia. Ti sembra impossibile? Adesso ti spiego come fare.</div>
<ol style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin: 0px 0px 10px 25px; padding: 0px 5px;">
<li style="line-height: 20px;">Prima di tutto rimedia una bella poltrona molto vistosa, possibilmente di pelle; assicurati che sia di quelle girevoli e regolabili in altezza.</li>
<li style="line-height: 20px;">Una volta che ti trovi al negozio compra anche due sedie sì esteticamente piacevoli ma il quanto più scomode possibile. Inoltre, mi raccomando: che non siano né girevoli né regolabili in altezza.</li>
<li style="line-height: 20px;">Porta tutto in ufficio e metti la tua super poltrona imperiale dietro la scrivania alzandola il più possibile in base alla tua altezza (se sei un tipo non molto alto non esagerare, a meno che non vuoi dare l’impressione di un marmocchio che sale e scenda dalla sedia di papà). Lo schienale deve essere rivolto verso una parete chiusa (quindi, quando ti siedi, alle tue spalle non devono esserci finestre o spazi aperti).</li>
<li style="line-height: 20px;">Ora sistema le due sedie fantozziane di fronte alla tua scrivania e, mi raccomando, questa volta in modo che la schiena della tua controparte, quando si siederà, sia rivolta verso uno spazio ampio, possibilmente verso la porta d’uscita.</li>
</ol>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
Se ti stai chiedendo il perché dovrebbe funzionare questo modo di disporre le sedie, il motivo è questo: quando dietro la nostra schiena è presente una parete, inconsciamente ci sentiamo più protetti perché sappiamo che non possiamo ricevere un attacco inaspettato alle nostre spalle. Inoltre, avere una sedia che ruota e facilmente spostabile ci fa sentire padroni della situazione, così come la posizione elevata rispetto al nostro interlocutore ci fa sentire dominanti su di lui.</div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
A questo punto puoi facilmente immaginare come, invece, si sentirà il tuo “ospite” in questa situazione. Schiacciato in una sedia piccola, scomoda e che non gli dà possibilità di azione; le spalle non protette (in più con la porta che invita inconsciamente a scappar via) e con una figura che guarda dall'alto in basso. Non credo di dover aggiungere altro.</div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
Il libro è disponibile in formato eBook al prezzo di € 2,99 ed è acquistabile nei seguenti store: <span style="font-weight: 700;"><a href="http://amzn.eu/9lK8Zbu" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;">Amazon</a></span>, <a href="https://play.google.com/store/books/details/Michele_Putrino_L_attacco_dello_stratega_Le_regole?id=fMJ_DQAAQBAJ&hl=it" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Google Play</span></a>, <a href="https://www.kobo.com/it/it/ebook/l-attacco-dello-stratega-le-regole-del-gioco-del-potere-parte-ii" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Kobo</span></a>, <a href="https://itunes.apple.com/it/book/lattacco-dello-stratega.-le/id1176637976?mt=11" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Apple iTunes</span></a>, <a href="https://www.ibs.it/attacco-dello-stratega-regole-del-ebook-michele-putrino/e/9788822865380" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">IBS</span></a>, <a href="http://www.lafeltrinelli.it/ebook/putrino-michele/l-attacco-dello-stratega-regole/9788822865380" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">La Feltrinelli</span></a>, <a href="http://www.mondadoristore.it/attacco-stratega-regole-Michele-Putrino/eai978882286538/" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Mondadori Store</span></a> e in tutte le più importanti librerie online.</div>
<a name='more'></a><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://amzn.eu/9NoqsSo" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" target="_blank"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiX0kN0Hc9xsSOyEaLgKv4Ue0-17KicXz49UALkEX75XEOgtqdkMx8VeakJi1QcxnzS5i_vATK6rdyp3Amcd7aW_wrOXemkSDnF8Xxl5N6AG4xvNcQG7gkv6qUEDQ5Y4qCSsPxFKb8ce00/s320/Copertina+L%2527ATTACCO+DELLO+STRATEGA+1875x2500.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<em class="markup--em markup--p-em">Tratto da </em>L’attacco dello stratega. Le regole del gioco del potere. Parte II, <em>pubblicato il 15 novembre 2016</em>. <em>Autore:</em> Michele Putrino</div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
Disponibile per l’acquisto presso <span style="font-weight: 700;"><a href="http://amzn.eu/9lK8Zbu" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;">Amazon</a></span>, <a href="https://play.google.com/store/books/details/Michele_Putrino_L_attacco_dello_stratega_Le_regole?id=fMJ_DQAAQBAJ&hl=it" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Google Play</span></a>, <a href="https://www.kobo.com/it/it/ebook/l-attacco-dello-stratega-le-regole-del-gioco-del-potere-parte-ii" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Kobo</span></a>, <a href="https://itunes.apple.com/it/book/lattacco-dello-stratega.-le/id1176637976?mt=11" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">Apple iTunes</span></a>, <a href="https://www.ibs.it/attacco-dello-stratega-regole-del-ebook-michele-putrino/e/9788822865380" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">IBS</span></a>, <a href="http://www.lafeltrinelli.it/ebook/putrino-michele/l-attacco-dello-stratega-regole/9788822865380" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-weight: 700;">La Feltrinelli</span></a>, <span style="font-weight: 700;"><a href="http://www.mondadoristore.it/attacco-stratega-regole-Michele-Putrino/eai978882286538/" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;">Mondadori Store</a></span>.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-80302692960776192632016-10-21T17:52:00.002+02:002016-10-21T17:57:37.339+02:00Come persuadere gli altri senza dire una parola<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg64CUJCuf5Aq4DaMQM24xLlklpV2hD51JAx4R8y0RI-jHkh7Fiyecl5Qni6hNv4BKerwBcMp47aecMs_LGlSiu3Zm2Fc2z-brEG3bBGhbLUvBXTxXh3TSl0sGTFso51jhBf5fZ8DTL1n0/s1600/barack-obama-mimics-mckayla-maroney-1174513_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg64CUJCuf5Aq4DaMQM24xLlklpV2hD51JAx4R8y0RI-jHkh7Fiyecl5Qni6hNv4BKerwBcMp47aecMs_LGlSiu3Zm2Fc2z-brEG3bBGhbLUvBXTxXh3TSl0sGTFso51jhBf5fZ8DTL1n0/s320/barack-obama-mimics-mckayla-maroney-1174513_1920.jpg" width="305" /></a></div>
<span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: medium;">Esistono indubbiamente alcune persone che riescono ad affascinarci e ad evocare la nostra simpatia già dopo pochi minuti che siamo a contatto con loro. Ciò avviene in modo talmente inteso che sentiamo di poterci fidare praticamente a occhi chiusi di loro. Com’è possibile una cosa del genere? Escludendo, naturalmente, inesistenti “motivi esoterici”, la spiegazione non può che essere logica e razionale. E, come tutte le cose logiche e razionali, chiunque può imparare a far proprio questo “super potere”. Va da sé che far propria una tale tecnica diventa qualcosa di estremamente prezioso in ambito lavorativo (per persuadere il proprio capo ad accettare una proposta o a farci concedere dei giorni liberi, oppure a convincere un cliente a chiudere in modo positivo una trattativa di vendita, ad esempio). Vediamo allora in cosa consiste questo metodo (che nell’abito della comunicazione non-verbale è chiamato </span><i style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, sans-serif; font-size: large;">rapport</i><span style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: medium;">), e come utilizzarlo...</span><br />
<a href="http://micheleputrino.com/2016/10/persuadere-gli-altri-senza-dire-parola/" target="_blank"><b style="background-color: white; font-family: "bookman old style", serif; font-size: 18.6667px; text-align: center; text-indent: 18.8976px;"><span id="goog_58024287"></span>Continua a leggere sul nuovo sito ufficiale micheleputrino.com -> </b><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><b>http://micheleputrino.com/2016/10/persuadere-gli-altri-senza-dire-parola/<span id="goog_58024288"></span></b></span></span></a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-39940470282833198572016-10-20T14:46:00.000+02:002016-10-20T14:46:02.702+02:00Il Mio Metodo<div align="center" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: large;"><i>Il Volano della Potenza</i></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Quanto segue è la rappresentazione schematica del metodo da me creato (dopo circa quindici anni di ricerca teorica e pratica) per migliorare in maniera significativa sia le prestazioni personali sia quelle di gruppo, nonché la qualità stessa della vita. Esso dunque rappresenta un innovativo metodo di formazione e coaching che, se pur integrando alcune metodologie che è possibile trovare nei metodi ormai “classici” (che si possono riscontrare in alcune filosofie occidentali e orientali, nella scienza e nella tecnologia, nella Mindfulness, nella PNL, nel Linguaggio Non-Verbale e quant’altro), non si identifica con nessuno di essi.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Il principio su cui si basa questo mio metodo si ispira al <i>volano</i>, e cioè un sistema circolare che consente di accumulare energia quando questa è in eccesso per poi restituirla quando se ne ha bisogno. Tutto questo, quindi, mantenendo un costante equilibrio del sistema “persona” o “gruppo” mentre esercita potenza e spinge a crescere. Ecco dunque lo schema riassuntivo del mio metodo. Di seguito la spiegazione punto per punto.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiAfXbBEh7JCgbVVJpK6tB-6xBOhZ2xG3qvMAa537UPC8KlmD5dmTX_8ptsB47-A4uo4kkYnEGTxEmyrKLbDNXfg_QvrQTc_mMHLWCxD5C4ReZjev0OkpmNYSNa7XCa-h7xfcUhlS_azE/s1600/Metodo+Putrino+-+Il+Volano+della+Potenza.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjiAfXbBEh7JCgbVVJpK6tB-6xBOhZ2xG3qvMAa537UPC8KlmD5dmTX_8ptsB47-A4uo4kkYnEGTxEmyrKLbDNXfg_QvrQTc_mMHLWCxD5C4ReZjev0OkpmNYSNa7XCa-h7xfcUhlS_azE/s400/Metodo+Putrino+-+Il+Volano+della+Potenza.png" width="400" /></a></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b></b></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>POTENZA.</b> Tutto ciò che noi definiamo “vita” altro non è che una costante ricerca di potenza. Lì dove non è presente questo tentativo di espansione, di crescita, lì dove non si va alla ricerca della <i>sensazione di potenza</i>, non c’è vita ma solo decadenza. Ecco dunque che per vivere bene e raggiungere risultati ed efficienza bisogna inevitabilmente inseguire la potenza, che è il principio primo per cui tutto esiste: in sostanza è la benzina della vita. Non esistono mezze misure: o si insegue la potenza oppure si precipita nella decadenza. Ma per fare ciò in maniera ottimale è necessario rendersi conto del fatto che tutto ciò che esiste, sia esso da noi ritenuto “buono” o “cattivo”, è necessario alla vita stessa; bisogna, dunque, imparare a prendere<i>consapevolezza</i> della realtà così com’è per poter iniziare a compiere azioni ricche di efficienza ed energia.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>CONSAPEVOLEZZA</b><b>.</b> È impossibile vivere in modo pieno ed efficace gli eventi del quotidiano senza accettare sia il “bene” che il “male”, il “giusto” e l’ “ingiusto”, i momenti di “gloria” e quelli di “decadenza”. Infatti, coloro che si rialzano più forti di prima dopo ogni caduta (è superfluo sottolinearlo ma è inevitabile che ciò avvenga più volte durante il corso della vita) sono proprio quegli individui che vedono come normale e naturale questo <i>costante gioco di contrasti</i>. Non a caso il <i>contrasto</i> tra luci e ombre è proprio ciò che ci consente di vedere (così come il contrasto tra i nostri piedi e la strada ci consente di camminare e così via). Accettare dunque il <i>principio del contrasto</i> come fondamentale per l’esistenza della vita significa imparare a vedere in modo lucido la realtà e, di conseguenza, a essere efficienti in quello che si fa. Questo può accadere, ovviamente, solo se impariamo a prendere consapevolezza della potenza e del contrasto che si presentano a noi attraverso l’unica cosa che ci connette alla realtà: il nostro corpo.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>CORPO. </b>Noi riceviamo le informazioni dal mondo in cui siamo immersi solo e soltanto attraverso i nostri cinque sensi, quindi attraverso il nostro corpo. Per sentirci connessi alla realtà e avere sempre il polso della situazione, dobbiamo imparare a prendere consapevolezza del nostro corpo e immergerlo, dunque, nella sensazione di potenza. Questo è possibile farlo attraverso il <i>linguaggio del corpo</i> che, non soltanto serve a comunicare meglio con gli altri (e a smascherare le menzogne), ma soprattutto è il “mezzo” migliore per prendere consapevolezza di noi stessi e immergerci in uno stato di potenza. Fatto questo, viene da sé l’<i>azione</i>. Ma questo è soltanto il primo giro del volano della potenza.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>MENTE.</b> Mentre in certe situazioni è sufficiente la sola consapevolezza del corpo, nella nostra era moderna la <i>mente</i> è sempre più presente nella vita quotidiana (con il termine “mente” mi riferisco alle funzioni superiori del cervello che avvengono in maniera cosciente; in sostanza, a quella voce che abbiamo spesso in testa). Molte delle attività che avvengono nella nostra era, infatti, si svolgono tra l’analisi di eventi passati al fine di cercare di prevedere gli eventi futuri; e questa è esattamente la funzione della mente. Il punto è che noi spesso confondiamo il fine con il mezzo, e cioè crediamo che l’unica cosa che conti sia la nostra mente. Questo accade perché siamo convinti che noi siamo la nostra mente o, quantomeno, che la nostra mente sia il nucleo centrale di ciò che siamo. Come abbiamo visto, la mete è <i>una parte</i> di noi – come lo è il nostro braccio o la nostra gamba – ma non è noi. Detto ciò, e ricollocata al suo giusto posto, è chiaro che la mente svolge un ruolo importante nel nostro quotidiano: oggi infatti è importante saper pianificare. E il modo migliore per pianificare è certamente la visualizzazione.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>AZIONE.</b> L’azione avviene quando interveniamo nel mondo che ci circonda; questo è possibile farlo soltanto attraverso le metodologie che riporto di seguito.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Visualizzazione. </b>Quando dobbiamo prepararci per svolgere un compito o risolvere un problema, non esiste miglior “strumento” della visualizzazione. Con essa di fatto <i>alleniamo la nostra mente</i> ad affrontare le situazioni in cui presto ci troveremo coinvolti. Di conseguenza, la visualizzazione contribuisce significativamente a sentirsi sicuri di sé e a gestire al meglio le situazioni. Per saperne di più leggi <i><a href="http://micheleputrino.com/che-cos-e-la-visualizzazione/" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;">Che cos’è la Visualizzazione</a>.</i></span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Linguaggio del Corpo.</b></span></span> <span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Negli ultimi tempi </span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">l’enorme importanza del linguaggio del corpo per aumentare la nostra </span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i>sensazione di potenza</i></span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"> e, quindi, per avviare il Volano della Potenza, è sta</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">ta</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"> dimostrata anche </span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">nelle</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"> più importanti</span></span> <span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">sedi</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"> scientific</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">he</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"> ed accademic</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">he</span></span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">. Amy Cuddy, docente e ricercatrice alla Harvard Business School, ne ha fatto ormai il suo cavallo di battaglia (per approfondire, leggi la mia recensione al suo libro </span></span><a href="http://micheleputrino.com/2016/03/potere-emotivo-dei-gesti-recensione/" style="color: #5a5a5a; text-decoration: none; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><i>Il Potere Emotivo dei Gesti</i></span></span></a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">). Insomma, per molto tempo il linguaggio del corpo è stato relegato ai soli fini di una migliore comunicazione e dello smascherare le menzogne, mentre in realtà è molto di più: esso infatti consente di aumentare, come abbiamo detto, la sensazione di potenza e, quindi, la nostra efficienza.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Comunicazione Verbale. </b>La comunicazione verbale si differenzia dalla comunicazione compiuta attraverso il linguaggio del corpo (e quindi dal linguaggio non-verbale in toto) perché avviene solo tra esseri umani. Di fatto, però, essa non può svolgersi in modo funzionale senza la capacità, di entrambe le parti in gioco, di visualizzare e comunicare con il proprio corpo. Quando parliamo, infatti, abbiamo in mente delle immagini, dei gusti, degli odori o dei suoni che stiamo cercando di trasmettere e, quindi, di <i>far sentire</i> al nostro interlocutore. Ecco dunque come i due punti precedenti siano fondamentali per parlare in modo efficace, influente e farci sentire e far sentire la potenza di ciò che vogliamo trasmettere.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Motivazione. </b>Senza una motivazione, naturalmente, è impossibile spingersi a compiere un’azione. Tuttavia, il problema delle tecniche “classiche” risiede nel fatto che tendono a costruire un sistema di scatole cinesi senza fine; in sostanza, trovata un’azione per agire, dopo non molto l’individuo si ritrova con l’esigenza di avere una motivazione per quella motivazione e così via. Naturalmente per un po’ questo “gioco” può reggere e può risultare funzionale, ma va da sé che alla lunga non solo non funziona più ma diventa controproducente. Nel mio metodo la <i>motivazione prima</i> viene individuata nella ricerca della <i>sensazione di potenza</i> che, essendo il principio primo della vita, è sufficiente per soddisfare il singolo individuo o un gruppo di persone per compiere l’azione. In sostanza, attraverso la comunicazione verbale, il linguaggio del corpo e la visualizzazione, si comunica a sé stessi e agli atri che, non solo al raggiungimento dell’obiettivo si verrà impregnati di sensazione di potenza ma che questa avverrà anche durante il percorso stesso. Ovviamente, quando a far questo è un individuo su un gruppo di individui entriamo in quel capo definito <i>leadership</i>.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;"><b>Leadership.</b> Un leader, per definizione, trovandosi a dirigere altre persone è costantemente sotto pressione: coordinare “teste” molto diverse tra di loro è qualcosa di molto arduo dato che, ognuna, ha esigenze tanto diverse. È arduo a meno che non si riesca a trovare una motivazione comune a tutti che, come abbiamo visto, esiste in modo certo e chiaro.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Come si è visto, tenendo in mente e applicando costantemente il Volano della Potenza è possibile gestire qualsiasi situazione. Questo ovviamente non vuol dire che non esisteranno più problemi ma che, al contrario, non solo si sarà in grado di gestirli con efficienza ma che, cosa ancora migliore, ogni difficoltà darà una maggiore spinta al nostro Volano ricaricandolo e aumentando così la nostra sensazione di potenza e, quindi, il benessere.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Il bello del Volano della Potenza, oltre a quanto finora descritto, consiste anche nella sua semplicità di applicazione: sarà infatti sufficiente far proprio il suo schema per poterlo “accendere”, proprio come un pulsante, quando si ha necessità facendogli compiere un ulteriore giro.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-size: medium;">Semplicità, potenza ed efficienza sono le caratteristiche del Volano della Potenza, volano che è applicabile ovunque sia presente un essere umano.</span></span></div>
<div align="left" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; margin-bottom: 10px;">
<em><span style="font-weight: 700;"><a href="http://micheleputrino.com/" target="_blank">Michele Putrino</a></span></em></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-55197867370032043542016-09-21T11:05:00.000+02:002016-09-21T11:13:23.961+02:00L’importanza di mantenere la Parola Data<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlmpiKfKG8goatT_m8quHW0riIfiJkWqGKvth7p6iGhYOmVsuz0kQkonVK_vh94lzzeiaVW3DAGOO3tyYqaVbNXtrj66cjyM7nZqystzlhXKJ9P61kgm7aQ4JbTevzpQ_JhSy0vxke7Eo/s1600/people-827903_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlmpiKfKG8goatT_m8quHW0riIfiJkWqGKvth7p6iGhYOmVsuz0kQkonVK_vh94lzzeiaVW3DAGOO3tyYqaVbNXtrj66cjyM7nZqystzlhXKJ9P61kgm7aQ4JbTevzpQ_JhSy0vxke7Eo/s320/people-827903_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #5a5a5a;">Ogni
giorno assistiamo sempre più a un fenomeno apparentemente innocuo ma
che, in realtà, è alla base dei disastri personali e sociali.
Questo fenomeno è l’</span><span style="color: #5a5a5a;"><i>incapacità
di mantenere la parola data</i></span><span style="color: #5a5a5a;">.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 100%; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #5a5a5a;">In
passato il valore di una persona veniva misurato da quanto questa
faceva corrispondere le sue parole ai fatti. E infatti, se ci
riflettete per un istante, è facile rendersi conto di come le parole
hanno senso solo in quanto “simbolo” di qualcosa di reale o che,
quantomeno, si </span><span style="color: #5a5a5a;"><i>crede</i></span><span style="color: #5a5a5a;"><i>
</i></span><span style="color: #5a5a5a;">reale.
Nel momento in cui, invece, le parole perdono questa loro funzione di
“rappresentanti della realtà” allora ecco vederle diventare,
come si suol dire, “solo parole”, semplici suoni che alla lunga
risultano particolarmente fastidiosi anche solo da sentire. E
svuotandosi di significato, le parole pronunciate svuotano di senso,
valore e utilità anche colui o colei che le pronuncia.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #5a5a5a;">Quando diciamo...</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: white; font-family: "bookman old style", serif; font-size: 18.6667px; text-indent: 18.8976px;">Continua a leggere sul nuovo sito ufficiale -> <a href="http://micheleputrino.com/2016/08/importanza-mantenere-la-parola-data/" target="_blank">http://micheleputrino.com/2016/08/importanza-mantenere-la-parola-data/</a></b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-88316876304539281022016-09-20T11:24:00.000+02:002016-09-20T11:25:12.111+02:00Il credo del vero leader<div style="color: #333333; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirioU62WDBeGwQKccrdWQE1vZM6P3uEjAkP-E7q1_K-xIhCv6yE07OhGAXJvrQgNZhqcqeVjhGFjklfSL9Y5qVxwx5C-q1hzZbq7FIowsQPNup0dW3kisjRBDYO6RARJIPZ7eF6cglQmM/s1600/augusto-495415_1280.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirioU62WDBeGwQKccrdWQE1vZM6P3uEjAkP-E7q1_K-xIhCv6yE07OhGAXJvrQgNZhqcqeVjhGFjklfSL9Y5qVxwx5C-q1hzZbq7FIowsQPNup0dW3kisjRBDYO6RARJIPZ7eF6cglQmM/s320/augusto-495415_1280.jpg" width="320" /></a></div>
<span data-mce-style="font-family: Verdana, sans-serif;" style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span data-mce-style="font-size: large;" style="font-size: medium;">Esistono due tipi di leader: quelli che pensano solo a “fare soldi per godere dei piaceri della vita” e quelli che, invece, vedono la propria vita come una missione per fare qualcosa di <i>grande</i>. I primi sono inesorabilmente condannati a una vita misera per un semplice motivo: chi insegue “i piaceri” desidera ardentemente “la pace dei sensi” che, tradotto, significa la fine delle difficoltà; ma chi cerca di sfuggire alle difficoltà non è, per definizione, un leader. La natura del vero leader, infatti, risiede proprio nell'affrontare di petto le difficoltà inseguendo la <i>grandezza</i> e trasmettendo questa visione agli altri; e lì dove non sono presenti le difficoltà se le va a cercare perché è un <i>combattente</i> e un combattente non può esistere senza combattere.</span></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif; font-size: medium;">Tutti coloro che sono passati alla storia come grandi leader hanno sempre sentito dentro di sé...</span></div>
<div style="text-align: center;">
<b style="background-color: white; color: black; font-family: "bookman old style", serif; font-size: 18.6667px; text-indent: 18.8976px;">Continua a leggere sul nuovo sito ufficiale -> <a href="http://micheleputrino.com/2016/07/credo-del-vero-leader/" target="_blank">http://micheleputrino.com/2016/07/credo-del-vero-leader/</a></b></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-7167430739747764342016-07-18T18:57:00.000+02:002016-07-18T18:59:45.027+02:007 passi per diventare chi vorresti essere<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEy9qRLFdUdCDsO773yrYvxJsQDt_8359R30nGOkbMk6rJfIx02vz_AqaLe24sHTVKPk7BNXyRrmO9a5jqmPW2KQlUz9ekchNqkdXNtK5lIYjIe3CKz8j_1lV8TZJaGuPOTB6zKoaGCOY/s1600/hamburg-889653_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEy9qRLFdUdCDsO773yrYvxJsQDt_8359R30nGOkbMk6rJfIx02vz_AqaLe24sHTVKPk7BNXyRrmO9a5jqmPW2KQlUz9ekchNqkdXNtK5lIYjIe3CKz8j_1lV8TZJaGuPOTB6zKoaGCOY/s320/hamburg-889653_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="line-height: 150%;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Nessuno
può sperare di crearsi una forte personalità senza un modello a cui
ispirarsi, senza una “forma” in cui plasmarsi.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Qui
di seguito vi riporto una semplice tecnica che ho descritto nel mio
libro </span></span></span><em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><a href="http://www.amazon.it/dp/B00MDZQVEO">Come
essere sicuri di sé</a> </span></span></span></em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">che
potrà essere di aiuto per creare questa "forma" nonché un
valido supporto per far propria </span></span></span><em><a href="http://www.amazon.it/dp/B01HUIFZC2"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">la
mente dello stratega</span></span></span></span></a></em><em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="font-style: normal;">
</span></span></span></span></em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">.</span></span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<ol>
<li>
<div style="border: none; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Visualizzate
in maniera vivida la persona o il personaggio che ammirate e da cui
vorreste trarre ispirazione.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="border: none; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Concentratevi
totalmente sul suo modo di muovere le mani.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="border: none; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Ora
immaginate che quelle mani siano vostre: a ogni movimento riuscite a
sentire l'aria che attraversa le dita.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="border: none; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Adesso,
allargando il campo visivo, vi accorgete che anche le braccia di chi
ammirate coincidono con le vostre. E così le gambe e il busto.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="border: none; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Come
in un sogno, ora riuscite a vedervi dall'esterno, come se una
telecamera vi avesse ripreso nella vostra “nuova personalità” e
il filmato proiettato in un cinema: vi vedete agire come agirebbe
chi ammirate.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="border: none; line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Mentre
tutto ciò avviene, vi vedete rientrare nel vostro corpo ordinario,
ma portando con voi il vostro nuovo modo di essere.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="border: none; line-height: 150%; padding: 0cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Ora
osservatevi mentre vi relazionate con le più disparate persone.
Notate come ogni volta reagite come reagirebbe il vostro personaggio
guida?</span></span></span></div>
</li>
</ol>
<div style="line-height: 150%;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Per
quanto possa sembrare incredibile, facendo vostri i movimenti, i
gesti e i modi di reagire di un determinato personaggio, alla fine
diventerete quel determinato personaggio. Vi trasformerete, e gli
altri si relazioneranno a voi in funzione del vostro nuovo modo di
essere. Ma continuerete a essere pur sempre voi perché, senza
togliervi niente, questa tecnica dona un positivo arricchimento alla
vostra natura che vi consentirà di vivere la vita come l'avete
sempre sognata.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></span></div>
<br />
<div style="line-height: 150%;">
<em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Tratto
dall'eBook </span></span></span></em><strong><a href="http://www.amazon.it/dp/B00MDZQVEO"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Come
essere sicuri di sé</i></span></span></span></span></a></strong><strong><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>.</i></span></span></span></strong></div>
<div style="line-height: 150%;">
<strong><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></span></span></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.amazon.it/dp/B00MDZQVEO" target="_blank"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQRPBOXbkkfR9xcUqqi8ZDjuy_BlBInAN4oDFHIWLNvc3ksbh_7ER7WYyOODGkO9V4DnwDpCsVEQKlhwCUOV9aOwny7GDNyFB3KluIcib4Hizi2abt16DmkeevwObGcDUn1LeUUh5NZvE/s320/Come+Essere+Sicuri+Foto10.png" width="240" /></a></div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.5cm; text-align: center;">
<em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Come
essere sicuri di </span></span></span></em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">sé
link store:</span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<strong><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><a href="https://itunes.apple.com/it/book/come-essere-sicuri-di-se/id905829957?mt=11">Apple
iTunes</a> </span></span></span></span></strong></div>
<div style="line-height: 150%;">
</div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<strong><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><a href="https://play.google.com/store/books/details/Michele_Putrino_Come_Essere_Sicuri_di_S%C3%A9?id=zD03BAAAQBAJ&hl=it">Google
Play</a> </span></span></span></span></strong></div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<strong><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></span></span></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://www.amazon.it/dp/B01HUIFZC2" target="_blank"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEityhhG8NDJcQHY-EQoacf_85IFfYZ11GV9rFFCa6bRw4r0VuCwus5GYS1M-Cif8sXHC3ia3r_GiBsxWhEnGmRZWs9x04zXmadpzfKkUH3b6Ww6xvK1IephDDq4Jtri8c9IwVOHtSL6z5w/s320/Foto-Copertina+definitiva+1875x2500.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>La
mente dello stratega </i>link store:</span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<strong><a href="https://itunes.apple.com/it/book/la-mente-dello-stratega/id1130638069?mt=11"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Apple
iTunes</span></span></span></span></a></strong></div>
<div class="wp-caption-dd" style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; line-height: 23px; margin-bottom: 10px;">
</div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<strong><a href="https://play.google.com/store/books/details/Michele_Putrino_La_mente_dello_stratega?id=bCacDAAAQBAJ&hl=it"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Google
Play</span></span></span></span></a></strong></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-91684037350354671102016-07-05T12:05:00.000+02:002016-07-05T12:05:40.250+02:00 La mente dello stratega (eBook)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglaJz_P_pfr2B-QdPoMpepbrlfEYJipgKGWijA4trUANaJkSNT1NGLh1SUv0q-8Zti6VjPcodv8x2DLMtPiZpnXkSAVn5MKXXBsK67_1LvZkCjKBADPrsZq3jVA_vMRUHc4yZcxC_4u6I/s1600/Foto-Copertina+definitiva+1875x2500.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEglaJz_P_pfr2B-QdPoMpepbrlfEYJipgKGWijA4trUANaJkSNT1NGLh1SUv0q-8Zti6VjPcodv8x2DLMtPiZpnXkSAVn5MKXXBsK67_1LvZkCjKBADPrsZq3jVA_vMRUHc4yZcxC_4u6I/s320/Foto-Copertina+definitiva+1875x2500.jpg" width="240" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm;">
<em><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></em></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm;">
<em><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Prefazione</span></span></em></div>
<blockquote style="line-height: 125%; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<em><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">«La
strategia è un sistema di espedienti. Essa è più che una scienza.
[…] è l’arte di agire sotto la pressione delle circostanze più
difficili.»</span></span></em></blockquote>
<blockquote style="line-height: 125%; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Helmuth
Karl Bernhard von Moltke, </span></span><em><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Trattato
sulla strategia</span></span></em></blockquote>
<blockquote style="line-height: 125%; margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br />
</blockquote>
<div style="margin-bottom: 0.26cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">In
questa prima parte della collana </span></span><em><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Le
regole del gioco del potere<span style="font-style: normal;"> </span></span></span></em><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">intitolata
</span></span><em><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">La
mente dello stratega<span style="font-style: normal;"> </span></span></span></em><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">ti
illustrerò venti regole che ti consentiranno di impostare la giusta
forma mentis al fine di diventare un combattente vincente. Dovrai,
insomma, diventare uno che sa gestire alla perfezione le situazioni
difficili tanto da girarle a tuo vantaggio.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Iniziare
una battaglia senza avere una strategia d’azione è molto sciocco
perché porta a un dispendio enorme e del tutto inutile di energie,
con il risultato di restare con un pugno di mosche in mano. Per
vincere una battaglia, di qualsiasi natura essa sia, è necessario
essere estremamente razionali e pragmatici, e questo significa
pianificare tutto, cercando di non lasciare niente al caso.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Queste
venti regole non dovrai considerarle come “verità assolute” ,
bensì come delle guide che ti aiuteranno a sviluppare una mente
strategica.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Da
questo momento in poi si apre una grande sfida per te: il
trasformarti da tipo passivo vittima degli eventi a stratega e
padrone del tuo mondo. Vedremo quanto sarai bravo.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm;">
<br />
<br />
</div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm;">
<em><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Il
libro è acquistabile nei seguenti store:</span></span></em></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<a href="https://www.amazon.it/mente-dello-stratega-Michele-Putrino-ebook/dp/B01HUIFZC2/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1467628890&sr=8-2&keywords=michele+putrino" target="_blank"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>Amazon</b></span></span></span></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<a href="https://play.google.com/store/books/details/Michele_Putrino_La_mente_dello_stratega?id=bCacDAAAQBAJ&hl=it" target="_blank"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>Google
Play</b></span></span></span></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<a href="https://store.kobobooks.com/it-it/ebook/la-mente-dello-stratega" target="_blank"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>Kobo</b></span></span></span></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<a href="https://itunes.apple.com/it/book/la-mente-dello-stratega/id1130638069?mt=11" target="_blank"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>Apple
iTunes</b></span></span></span></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<a href="http://www.lafeltrinelli.it/ebook/putrino-michele/mente-dello-stratega/9786050470512" target="_blank"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>La
Feltrinelli</b></span></span></span></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<a href="http://www.mondadoristore.it/La-mente-dello-stratega-Michele-Putrino/eai978605047051/" target="_blank"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>Mondadori
Store</b></span></span></span></span></a></div>
<div style="margin-bottom: 0.26cm; text-align: center;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">e
in tutte le maggiori librerie online.</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-43318043938764637022016-06-23T13:05:00.000+02:002016-06-23T13:06:53.465+02:00Gli insicuri sono le prede preferite dai lupi<div style="line-height: 150%;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWZhavrXuTYkaCxOgIvP2-y64LgjCS176mpMsaY9jUuk2ZYeK6xKDDv_BQ_WCC9vYlw0JCCKr8zMWqnfW8AF4zx8z4O2NM1UiHDO1_HGr9hv_bZKk9zN7yZhS7HMnHqbcNhVYJ6eJppvw/s1600/businessmen-42691_1280.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="218" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWZhavrXuTYkaCxOgIvP2-y64LgjCS176mpMsaY9jUuk2ZYeK6xKDDv_BQ_WCC9vYlw0JCCKr8zMWqnfW8AF4zx8z4O2NM1UiHDO1_HGr9hv_bZKk9zN7yZhS7HMnHqbcNhVYJ6eJppvw/s320/businessmen-42691_1280.png" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Noi
esseri umani ci siamo evoluti come cacciatori. Questo è un dato di
fatto, come è un dato di fatto che tali continuiamo a essere. Certo,
non cacciamo più con la clava, ma di certo non mancano occasioni per
tirar fuori tutta la nostra innata vena da predatori coltivata per
milioni di anni. E non crediate che questa “vena” presto sparirà:
cose così radicate da così tanto tempo nei nostri geni non
spariscono nell'arco di poche generazioni. La cosa più saggia è,
allora, imparare a capire in quali situazioni gli uomini si
trasformano in lupi.</span></span></div>
<div style="line-height: 150%;">
</div>
<div style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Se
siete individui che “odorano” di debolezza, gli altri esseri
umani che vi circondano se ne accorgeranno immediatamente. Guidati
dal loro istinto primordiale, vedranno istintivamente in voi una
preda. Questo li porterà, a seconda delle situazioni, della loro
intelligenza e delle loro capacità strategiche, dal divertirsi nel
ridicolizzarvi allo sfruttarvi per i loro fini. Ciò, attenzione, non
accade soltanto con le persone aggressive (facili da individuare),
bensì anche con gli individui normalmente considerati pacifici:
anch'essi, infatti...</span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>Continua a leggere sul nuovo sito ufficiale -> <a href="http://micheleputrino.com/2016/06/insicuri-le-prede-preferite-dai-lupi/" target="_blank">http://micheleputrino.com/2016/06/insicuri-le-prede-preferite-dai-lupi/</a></b></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-34002774215354502282016-06-06T18:12:00.001+02:002016-06-06T18:12:54.388+02:00Giochi di Potere<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTOsBsK3HSOcDNuSuKKhDCNSGpzQlgITZA8D0y5pw6IuK19r1M47Jt2tEKYaRGIGT7WPXG-SjnLIYlTWrSwCtmsBH7s9Xxlb113yY_oe-ZnHiZUubTsRWwiObYZEga1Yw9xNFqHnQGKhM/s1600/chess-316658_1280.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="211" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTOsBsK3HSOcDNuSuKKhDCNSGpzQlgITZA8D0y5pw6IuK19r1M47Jt2tEKYaRGIGT7WPXG-SjnLIYlTWrSwCtmsBH7s9Xxlb113yY_oe-ZnHiZUubTsRWwiObYZEga1Yw9xNFqHnQGKhM/s320/chess-316658_1280.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; text-indent: 0cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Il
problema fondamentale di quasi tutti coloro che si trovano ad agire
nel mondo del lavoro (e non solo) è che sono stati educati sin
dall'infanzia a reprimere qualsiasi vena battagliera e a valorizzare,
invece, soltanto principi pacifici, altruistici e socievoli. Tutto
ciò si paga a caro prezzo quando si viene catapultati nella vita
reale; infatti, quando ci si trova a dover sopravvivere con le
proprie forze, si scopre che i principi che valgono nel mondo reale
sono esattamente opposti a quelli che ci sono stati inculcati nella
nostra infanzia. Nella vita lo stato normale è lo scontro, la
battaglia; i momenti pacifici sono soltanto delle eccezioni. Il mondo
culturale e il così detto “politicamente corretto” negano
costantemente questo stato di fatto ma ognuno di noi sente dentro di
sé, invece, che vivere significa proprio combattere una costante
guerra.</span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Quello
di cui tutti oggi abbiamo bisogno non è qualche “ideale ascetico”
o “sociale” che ci allontana dalla realtà, bensì imparare a
gestire i conflitti e a cercare di uscire vincitori dalle battaglie
quotidiane. Insomma, quello di cui abbiamo veramente bisogno è
<i>imparare a combattere</i>. Ma essere dei buoni combattenti
significa imparare a indirizzare i nostri impulsi, anche quelli più
primordiali, nella direzione che ci consentirà di vincere.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Normalmente,
di fronte a una provocazione o a un attacco, le persone o cercano di
evitare il conflitto oppure esplodono in scatti di ira (o in altri
stati eccessivamente emotivi): questa tipologia di reazioni è
sempre, alla fine, controproducente. È necessario, infatti, per
combattere nella vita quotidiana, imparare a vedere tutte le proprie
reazioni emotive come una specie di peste. So che una frase del
genere oggi non godrà di molta popolarità, ma suscitare un'immagine
del genere nei riguardi delle reazioni emotive può tornare molto
utile, ed ecco alcuni perché:</span></span></div>
<ol>
<li>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">La
<i>rabbia</i> (che
è una delle tante emozioni che nei tipi emotivi entra sempre in
gioco) porta a vedere le cose inevitabilmente a senso unico
e, quindi, a non scorgere un'altra strada da percorrere.</span></span></div>
</li>
<li>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">L'<i>affetto</i>
(una seconda tipica emozione) può creare seri problemi perché, tra
i tanti, ad esempio porta a non vedere le reali cattive intenzione
di colui o colei che dice di contraccambiare questa emozione.</span></span></div>
</li>
<li>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">E
infine la più grave di tutte e cioè la <i>paura</i>, che porta a
vedere nemici e situazioni più grandi di quello che in realtà sono
facendoci così cadere in un eccessivo stato di difesa.</span></span></div>
</li>
</ol>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">In
sostanza, se vogliamo essere dei buoni combattenti <i>strategici</i>,
dobbiamo imparare a vedere le cose per come realmente sono e non per
come la nostra immaginazione, in preda a incontrollabili stati
emotivi, ce li fa vedere. E per fare questo esiste un solo modo:
cercare di essere freddi e distaccati. Le emozioni devono essere
riservate alla vita privata, non per le nostre azioni pubbliche
(soprattutto nel mondo del lavoro). Se si fa il contrario non ci si
deve poi stupire se le situazioni vanno a rotoli.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Un'altra
cosa che bisogna sempre tenere in mente, se si vuole essere dei buoni
giocatori della vita, è che contano soltanto i risultati che si
ottengono e non le intenzioni che si avevano o le cose che ci erano
state promesse. E dato che nessuno dà mai niente per niente, è
sempre bene ricordare che se qualcuno promette delle cose è sempre e
soltanto per due motivi: o perché vuole qualcosa in cambio oppure
vuole semplicemente accaparrarsi la nostra simpatia in quel momento
(senza poi, ovviamente, far corrispondere niente).</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Insomma,
la vita è un gigantesco <i>gioco di potere </i>in cui qualsiasi
azione, affermazione o presa di posizione degli altri (e quando dico
“qualsiasi” intendo proprio <i>qualsiasi</i>) altro non è che
un'azione volta a guadagnare potere sulla scacchiera. Imparate quindi
ad essere strategici se non volete essere mangiati, presto o tardi,
da un'altra pedina.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Molti
individui (anche tra coloro che occupano alte cariche) sono convinti
di essere già dei tipi “strategici”; la verità è che nella
maggioranza dei casi sono soltanto dei tipi “tattici”. La
differenza è enorme: si è strategici quando ci si focalizza su
obiettivi a lungo termine e non si lascia niente al caso; si è
semplicemente tattici, invece, quando si combatte per vincere una
battaglia a breve termine, non rendendosi conto che magari quella
vittoria può comportare disastri a lungo termine. I tipi strategici
quasi sempre riescono a capire quando conviene lottare, quando
mollare e quando lasciar vincere l'avversario. </span></span>
</div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Imparare
a giocare al <i>gioco del potere</i> non è utile soltanto per
“sopravvivere” ma, una volta che si è imparato a farlo bene,
diventa anche una costante ed eccitante fonte di piacere. In ogni
caso, è sempre bene ricordare le parole di Ralf Waldo Emerson che,
in modo molto crudo, affermò una verità che tutti noi in fondo
sappiamo:</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>«La
natura non tollera niente, nei suoi regni,</i></span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>che
non sappia mantenersi da sé.»</i></span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><br /></i></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Spesso
serve una doccia fredda per potersi svegliare.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%; text-indent: 0cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><b><a href="http://micheleputrino.com/2016/05/giochi-di-potere/">Michele Putrino</a></b></i></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-41801955540929031262016-05-18T18:36:00.001+02:002016-05-18T18:41:02.735+02:00Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto (Recensione)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv6s5aVz3LPMrhNBXsWcVbbiZQtKHIEyGkU3S6CytVvDIwRwo95tH7AtHj0_cJvU2ksF9zJ7js8NxxtCw7BDouXDZkspsQyBy272OheaJEfSzXOHyVqY3ROnn-HiF0gp8O_zMd94bZAMs/s1600/DSC_0383.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv6s5aVz3LPMrhNBXsWcVbbiZQtKHIEyGkU3S6CytVvDIwRwo95tH7AtHj0_cJvU2ksF9zJ7js8NxxtCw7BDouXDZkspsQyBy272OheaJEfSzXOHyVqY3ROnn-HiF0gp8O_zMd94bZAMs/s320/DSC_0383.JPG" width="179" /></a></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">«Se
la sofferenza è la conseguenza di una colpa suscettibile di
redenzione, questa terra e l'esistenza che su questa terra si compie
sono vissute come un <i>transito</i>.
[…] A differenza della visione greca, per la quale la vita è
insieme crudeltà e bellezza, la visione giudaico-cristiana, con la
promessa della liberazione futura, ha potuto farsi carico e
immedesimarsi con tutta la sofferenza degli uomini, vanificando la
bellezza della vita terrena in quanto vita transeunte e denigrando
questo mondo in quanto mondo di dolore. […] Se il dolore è il
pegno della salvezza, […] all'etica della forza e della
moderazione, all'etica della dignità dell'uomo che deve saper
reggere il dolore […] la concezione cristiana, dopo aver riposto
nel dolore la garanzia della salvezza, chiede di amare il dolore
perché la sofferenza del presente è la caparra per il futuro».
Così scrive, nell'ultimo capitolo del suo importante libro
<i>Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto </i>(Feltrinelli
Editore)<i>,</i> il grande filosofo e psicanalista di fama
mondiale Umberto Galimberti.</span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div align="justify" style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Io
mi occupo di <i>motivazione</i>, e questo significa che tutto ciò
che faccio è completamente votato al tentativo di far ritrovare alle
persone le giuste motivazioni per agire e vivere con energia, anche
quando si presentano problemi e difficoltà. Ebbene, più me ne
occupo e più mi rendo conto che non è possibile trovare le “giuste
motivazioni” se non si capisce in quale stato mentale siamo tutti
immersi. Ne siamo così tanto immersi da esserci convinti che molti
“stati mentali” e “reazioni emotive” sono del tutto
connaturati alla natura umana e quindi normali. Non è affatto così
e questo libro di Galimberti ci aiuta a capire cos'è successo e,
quindi, come stanno veramente le cose. </span></span>
</div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">«Il
cristianesimo», dice Galimberti in una delle conferenze in cui
presentava il libro (alla fine dell'articolo allego il video con la
conferenza completa che vi invito a vedere), «ha
desacralizzato il sacro attraverso l'incarnazione… Dio si fa uomo.
Una volta che si fa uomo mancherà poco che gli uomini
progressivamente si faranno Dio. E tutta la storia cristiana è una
storia caratterizzata da questo, dalla progressiva creazione del
mondo che sostituisce all'atto creativo di Dio la creazione
dell'uomo. Noi oggi viviamo in un mondo artificiale creato dall'uomo,
non più in un mondo naturale». In sostanza, tutto il mondo in cui
viviamo noi oggi altro non è
se non il frutto della visione del mondo cristiana. E infatti
troviamo scritto nel libro: «Introducendo la figura della salvezza,
il cristianesimo ha prodotto una radicale trasformazione
antropologica: […] la dimensione ottimistica che guarda al tempo
futuro con fede e speranza.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Viene
così modificata la concezione del tempo: […] lo sguardo [viene]
proiettato sull'ultimo giorno dove troverà attuazione la promessa
salvifica.</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">[…]
Anche nel tempo della secolarizzazione, che prende avvio con
l'età moderna, la triade cristiana <i>colpa-redenzione-salvezza</i>
continua a essere l'asse portante che permea di sé lo spirito della
scienza, della sociologia, della psicologia e in generale di tutte le
espressioni culturali dell'Occidente».</span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Come
si vede tutta questa esigenza di un futuro in cui “tutti i problemi
si risolveranno” –
nonché il dare estrema
importanza e teatralità al dolore e alla sofferenza –
non è affatto innata nell'uomo, bensì è una convinzione o, per
dirla con una terminologia più tecnologica,
un “programma mentale” installato
dal movimento cristiano da ormai duemila anni che, ironia delle
ironie, niente ha a che fare con il messaggio evangelico giacché
tutta quella “visione del mondo”, che si è diffusa sotto la
bandiera del cristianesimo, altro non è se non la filosofia che
Platone ha creato ben quattrocento anni prima della nascita di Gesù
di Nazareth. E infatti così
Galimberti conclude il suo libro: «Dopo aver svuotato il cielo da
quella figura nella sua ambivalenza così inquietante che è il
sacro, dopo averla sostituita con la figura più rassicurante di Dio
[…], dopo aver fatto scendere Dio dal cielo per parlare d'amore su
questa terra, il cristianesimo ha costruito la sua teologia non sul
messaggio di Cristo, ma sulla logica e la metafisica
platonico-aristotelica, che nel suo crollo ha trascinato con sé
anche il Dio cristiano. A questo punto il cielo si è fatto vuoto e,
alzando gli occhi al cielo, altro non è dato scorgere se non il
nulla che, come una notte nera e senza stelle, spegne anche lo
sguardo». Potrebbero sembrare parole oscure e incredibilmente
pessimiste ma non è affatto così. Come si sa, soltanto dopo il
trascorrere della notte è possibile veder sorgere il giorno. E
infatti si vedono già sbocciare i primi fiori: l'attenzione delle
nuove generazioni e anche dei più accorti studiosi si sta spostando
sempre più sul corpo, sulla natura e sul vivere nel presente, non
illudendosi più che “dovrebbe essere tutto rose e fiori” ma
prendendo ogni giorno sempre più consapevolezza che la vita è fatta
di cose belle e di cose brutte e che… è giusto così perché così
è la Natura. Esiste un altro bel libro, uscito da poco e che sta
avendo un grande successo nel mondo, che sembra la naturale
continuazione del testo di Galimberti poiché dà risposte alla
naturale domanda che sorge: “E adesso?”; il libro è <i>Cosmo</i>
di Michel Onfray, ma ne
parleremo un'altra volta.
Per ora vi lascio con delle
magnifiche parole di Philip
K. Dick che
racchiude, in modo molto poetico, una grande verità:</span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="border: none; display: inline-block; padding: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><br /></span></i></span></span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="border: none; display: inline-block; padding: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i><span style="font-family: "bookman old style" , serif;">"L'universo
non avrà mai fine, perché proprio quando sembra che l'oscurità
abbia distrutto ogni cosa, e appare davvero trascendente, i nuovi
semi della luce rinascono dall'abisso."</span></i></span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: center; text-indent: 0.5cm;">
<span style="border: none; display: inline-block; padding: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><br /></span></i></span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="border: none; display: inline-block; padding: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><a href="http://micheleputrino.com/" target="_blank"><b>micheleputrino.com</b></a></span></i></span></span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<span style="border: none; display: inline-block; padding: 0cm;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><br /></span></i></span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 18.6667px;">Qui di seguito la lectio magistralis tenuta da Umberto Galimberti a Macerata nel 2013:</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/mGzjmzfeHN4/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/mGzjmzfeHN4?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-65978900242985849562016-05-05T15:48:00.000+02:002016-05-18T18:39:46.202+02:00L’unica cosa che conta è il Corpo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKsPCM3ClPKDA30FmxvKTeYNRZGcitQN_Bq7bkgYJEqh08j8cmOZeIIW-S6dw__78Wm2niPgyLNy-I7XuheuqoUNEA2BMXyRJClUzPP_tFKC9FEQygoPngZCX4B8mpMKnhJOc2L3U6UN0/s1600/michelangelo-1289376_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjKsPCM3ClPKDA30FmxvKTeYNRZGcitQN_Bq7bkgYJEqh08j8cmOZeIIW-S6dw__78Wm2niPgyLNy-I7XuheuqoUNEA2BMXyRJClUzPP_tFKC9FEQygoPngZCX4B8mpMKnhJOc2L3U6UN0/s320/michelangelo-1289376_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="line-height: 0.61cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">È
tempo di parlare chiaro, senza ipocrisie, senza più giri di
parole. <i>Noi siamo solo e soltanto il nostro corpo</i>. Ma se
siamo solo il nostro corpo, allora che fine fanno la nostra <i>Mente</i>,
la nostra <i>Anima</i> e il nostro <i>Io</i>? Ecco la
fine che fanno: la “Mente” altro non è che il cervello in
azione, l' “Anima” il nostro <i>corpo</i> in azione e
l' “Io” semplicemente l'identificazione del nostro corpo. Punto.
Prima sarà chiaro a tutti questo concetto e prima torneremo
a <i>vivere</i>.</span></span></span></div>
</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Vi
siete mai chiesti, infatti, come mai le civiltà “più semplici”
sono anche quelle in cui <i>depressione</i>, <i>ansie</i> e <i>angosce</i> di
vario tipo sono praticamente sconosciute pur vivendo nel quotidiano
carestie, fame e problemi che noi non riusciamo nemmeno a immaginare?
In queste civiltà “più semplici” tali “stati” non si
presentano perché lì le persone si identificano con il loro corpo
e, con ciò, vivono e agiscono attraverso il loro corpo. In sostanza,
stiamo bene e ci sentiamo sani quando, dicendo “Io”, ci riferiamo
al nostro corpo e a ciò che percepiamo attraverso i nostri cinque
sensi, mentre stiamo uno schifo e la vita perde di senso quando ci
identifichiamo con il nostro ruolo sociale, con il “titolo”, con
un “modo d'essere”, insomma, con un <i>concetto</i> che
niente ha a che fare con il nostro corpo. Non serve essere un premio
Nobel per rendersene conto: è sufficiente osservare le persone che
ci stanno intorno. Se riflettiamo poi su una delle condizioni tipiche
attraverso cui i ricercatori identificano forse la più grave
“malattia mentale” – e cioè la schizofrenia – allora c'è
tanto su cui meditare. Scrive a proposito Umberto Galimberti nel suo
libro <i>Psichiatria e fenomenologia </i>(<i>§ 7. La
schizofrenia e la presenza vuota</i>, Ed. Feltrinelli): «Nella
condizione schizofrenica si ha una <i>scissione permanente tra
l'Io e il corpo</i>. L'individuo tende sempre più a identificarsi
con la parte di sé che considera <i>incorporea</i>». Ho sempre
trovato queste parole particolarmente illuminati perché se il
tendere «sempre più a identificarsi con la parte di sé che
considera <i>incorporea</i>» può portare a una condizione così
terribile a cui soltanto l'intervento medico può cercare in qualche
modo di porre rimedio, allora tutti noi, che viviamo in una società
che ci porta sempre più a identificarci con qualcosa di alieno
rispetto al nostro corpo, dobbiamo riflettere bene su ciò che conta
e che è veramente importante per vivere una vita degna di essere
vissuta.</span></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">È
dunque giunto il tempo di rivalorizzare il nostro corpo e di tornare
a identificarci con esso. Di vivere attraverso il nostro corpo.
Di <i>essere</i> il nostro corpo. Al contrario di quanto
comunemente i così detti “intellettuali” criticano, i segnali di
questo “ritorno” al corpo, e quindi al <i>vivere pienamente</i>,
ci sono tutti: oggi sempre più persone fanno attività fisica
frequentando palestre, correndo nei parchi o facendo parte di squadre
sportive; inoltre si presta sempre più attenzione alla cura del
proprio aspetto e del modo di vestirsi. E queste, al contrario delle
continue critiche mosse dagli “intellettuali”, sono cose molto
positive perché ci riavvicinano sempre più al corporeo. Ma non sono
sufficienti perché, senza rendercene conto, tutto il nostro modo di
vedere il mondo e, quindi, tutto il nostro sistema sociale, è
completamente assoggettato alla filosofia di Platone che circa
duemilaquattrocento anni fa affermò non solo che il “corpo” è
qualcosa di distinto dalla nostra “anima” (in greco “<span lang="grc-GR">psyché</span>”,
ciò che noi oggi <i>percepiamo</i> come “mente”, “Io”
o, appunto, “anima”) ma che quest'ultima è l'unica cosa che
conta. Ecco allora che, da questo momento in poi, soltanto le cose
“intellettuali” vengono considerate di valore e <i>superiori</i> a
tutto ciò che, invece, appartiene al mondo “fisico” e “manuale”.
Non solo. Il corpo, e quindi tutto ciò che appartiene al corporeo,
deve essere denigrato in quanto “primitivo”, “materiale”,
“barbarico”, “animalesco”.</span></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">La
visione del mondo platonica ha talmente tanto monopolizzato il nostro
attuale modo di pensare che se oggi non si fa parte o, quantomeno,
non si è fatto parte del mondo accademico, si viene automaticamente
considerati “gente di serie B” (è interessante notare, a tal
proposito, che la parola “accademia” deriva dal greco ed è nata
proprio per indicare la <i>scuola filosofica di Platone</i>;
inoltre è bene ricordare che Platone professava che il governo di
uno Stato doveva essere di esclusiva competenza dei “filosofi”, e
cioè degli “accademici”). E così oggi tutti corrono a
iscriversi alle “accademie” frequentandole per decenni e decenni,
opprimendo il corpo e i sensi proprio nel periodo di massima potenza
e fioritura, a favore di una “mente” e un “Io” del tutto
concettuali. Dall'altro lato, coloro che si ritrovano a non voler o
non poter frequentare le “accademie” – e che quindi optano per
“lavori manuali” – si sentono inferiori e quindi infelici
perché, appunto, così l'attuale dominante pensiero platonico li ha
classificati. E poi ci stupiamo che la nostra società altro non è
che un regno di persone depresse che non riescono a trovare nessun
senso a questa vita e quindi nessuna motivazione per andare avanti.</span></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 0.61cm;">
</div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">È
giunto il tempo di tornare a vivere pienamente; ma per far questo
dobbiamo, per dirla con Nietzsche, <i>diventare ciò che siamo</i>,
che significa, nei fatti, tornare a identificarci con il
nostro <i>corpo</i> e, con esso, tornare a danzare con la
vita.</span></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><a href="http://micheleputrino.com/" target="_blank"><b>micheleputrino.com</b></a></i></span></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333; line-height: 0.61cm;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Per approfondire: <a href="http://micheleputrino.com/2016/04/perche-oggi-mondo-sembra-non-senso/" target="_blank">Ecco perché oggi il mondo sembra non avere senso</a></span></span></span></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-17736137309148049002016-04-19T20:25:00.000+02:002016-05-18T18:39:25.196+02:00La Speranza è una trappola<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5itmbBRHn5QYyURUwoH_21u5UUK5Fw3wZ5Si6aWN3ifQkysJngn8xv07VPkN76xjUyroyC8KiISSZK4GZPSsPFqpgKSu6fIqTl-buBq7UFcVt56S_iJgA6UPan_SxIgipquQHoz_c_V8/s1600/spider-web-1244725_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="235" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5itmbBRHn5QYyURUwoH_21u5UUK5Fw3wZ5Si6aWN3ifQkysJngn8xv07VPkN76xjUyroyC8KiISSZK4GZPSsPFqpgKSu6fIqTl-buBq7UFcVt56S_iJgA6UPan_SxIgipquQHoz_c_V8/s320/spider-web-1244725_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="line-height: 150%;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">In
un'intervista
rilasciata qualche mese
prima di morire, uno dei più celebri registi italiani, Mario
Monicelli, ha definito la Speranza
«una trappola». Non è il solo, tra i grandi della cultura, che
vedeva la Speranza
come qualcosa di estremamente negativo. Quasi centocinquanta anni prima Friedrich Nietzsche aveva definito la speranza come «il peggiore
tra i mali». Ma in realtà,
per quanto a noi gente
dell'era moderna possa sembrare strano, vedere
la Speranza
come un qualcosa di falso, negativo e ingannevole
era del tutto normale per
gli Antichi: è sufficiente pensare al famoso mito greco di Pandora,
dove la Speranza si trovava
sul
fondo del vaso in cui Zeus aveva racchiuso tutti i mali del mondo.
Eppure per noi oggi la
Speranza sembra essere il “bene supremo”. Ma è veramente così?
Se ci riflettiamo un attimo sembra proprio di no. Quante volte abbiamo fortemente <i>sperato</i>
di vedere
gli eventi prendere una certa direzione, per poi soffrire molto
perché le cose sono andate
in tutt'altro modo? Oppure di veder realizzato
quello in cui avevamo <i>sperato</i>
per poi restare del tutto insoddisfatti e dire magari “<i>tutto
qui?</i>”.</span></span></div>
</div>
<a name='more'></a><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Come
sempre, se si vuole capire il come e il perché di una certa
determinata situazione in cui ci si ritrova a vivere, è
bene guardare alla storia e al come si sono susseguiti gli eventi. Abbiamo già
visto nell'articolo</span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
“</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i><a href="http://arscommunicandi.blogspot.it/2016/04/ecco-perche-oggi-il-mondo-sembra-non.html">Ecco perché oggi il mondo sembra non avere senso</a>”</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
che nell'era precristiana la vita degli individui era scandita
essenzialmente da</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">l
cercare di armonizzarsi con la Natura e, quindi, con ciò che
avveniva nel quotidiano; di conseguenza, </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">per
gli Antichi la vita consisteva </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">nel
vivere</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
nel presente ed </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">appariva</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
giusta così com</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">'</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">era
perché l'uomo si percepiva soltanto come </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>una
parte</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
del Tutto soggetto a forze che non gli era lecito capire ma
con cui, appunto, si doveva armonizzare svolgendo la parte che gli
era stata assegnata. Dato ciò, per gli uomini dell'era precristiana
sarebbe stato non solo sciocco “sperare” in qualcosa di meglio - visto che già tutto veniva percepito come</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"> "in</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
perfetto ordine" - ma </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">sarebbe
stato</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
anche </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>dannoso</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
perché questo avrebbe significato non accettare </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">il
ruolo che era stato assegnato dalle forze superiori e, </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">pertanto, questa inadempienza sarebbe stata punita</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"> con la sofferenza.</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">Con
il cristianesimo, invece, la “vita vera” e la “salvezza”
vengono collocati nel futuro (il </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>giudizio
universale</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
e la </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>risurrezione
dei corpi</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">)
e nell' </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>al
di là</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
(</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Paradiso</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">,
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Purgatorio</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
e </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Inferno</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">);
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">i</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">n
sostanza con il cristianesimo la Speranza </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">non
solo diventa un valore ma addirittura acquisisce una funzione
centrale per la fede </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">cristiana</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">;
infatti il cristianesimo non avrebbe più</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"> senso se non esistesse la </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>speranza</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">di
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">vivere</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
una vita futura migliore nel “regno dei cieli”.</span></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">Negli ultimi tempi, la credenza in una vita nell' <i>al di là</i> è andata sempre più affievolendosi; però la</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"> “speranza </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">di
vivere</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
una vita migliore” è rimasta, proiettata questa volta in un futuro
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">prossimo</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">.
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">Ecco dunque da dove deriva la percezione di vivere</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
un'eterna infelicità: se “spero” che domani andrà
meglio vuol dire che non accetto la vita </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">che
sto vivendo </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">adesso;</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"> e così mi “drogo” con chissà quali immagini di mie glorie
future fino a quando un giorno </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">qualche
evento mi obbligherà a guardare in</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
faccia la realtà </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">facendomi
cadere in uno stato di </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>disperazione</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">.</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
</span></span></span>
</div>
</div>
<div style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">Fateci
caso: e</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">siste
uno stato emotivo peggiore del sentirsi “disperati”? </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">L</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">a
parola “disperare” è il negativo dello “sperare”; di
conseguenza, ci si può trovare in un forte stato di </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>disperazione</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
soltanto se prima si è fortemente </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>sperato
</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">(è
interessante notare </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">come
il famoso </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">detto
popolare “Chi di speranza vive disperato muore” </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">sia
profondamente vero</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">).</span></span></span></div>
</div>
<div style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">Alla
luce di tutto ciò è dunque</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">vitale
per tutti noi</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
tornare a vivere in connessione </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">col</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
presente </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">e
dunque</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
con il modo che ci circonda. </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">P</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">er
fare questo il primo passo fondamentale è tornare ad apprezzare,
conoscere e armonizzarci con il nostro </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>corpo</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
che è la nostra prima e più diretta connessione con la realtà, con
la natura. Com</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">e
</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">è
solito dire Umberto Galimberti (e come tutti i bravi studiosi della
mente umana sanno): «Il </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>malessere
</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">coincide
con la </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>scissione</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
dell'Io dal corpo; il </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>benessere</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
è invece la perfetta </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><i>armonia</i></span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
dell'Io con il corpo».</span></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">È
giunto dunque il momento di liberarci</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
da questo lupo travestito da agnello, </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">di
questa “trappola” terribile </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">che
è la Speranza, per vivere finalmente l'armoniosa e serena vita per
cui </span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">tutti
noi</span></span><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;">
siamo nati.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="color: black;"><span style="font-size: 14pt;"><a href="http://micheleputrino.com/" target="_blank"><i><b>micheleputrino.com</b></i></a></span></span></span></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-21396419937643854482016-04-14T15:45:00.000+02:002016-04-18T11:57:44.002+02:00Ecco perché oggi il mondo sembra non avere senso<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitzp4XK-5qRRSgzY6hgRldM78tX3IKOLCSEQLYr_pplzJN9f-w3D1M9hbP4f15R14WIZpjILsFUQ0pOFwxYAG2j1__oXYQV6sNovHNWm3hMz_NkQ-4lMW-76pI44_p3BPT1Xoo5OJ2Ir0/s1600/fractal-731672_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitzp4XK-5qRRSgzY6hgRldM78tX3IKOLCSEQLYr_pplzJN9f-w3D1M9hbP4f15R14WIZpjILsFUQ0pOFwxYAG2j1__oXYQV6sNovHNWm3hMz_NkQ-4lMW-76pI44_p3BPT1Xoo5OJ2Ir0/s320/fractal-731672_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Quello
che state per leggere per molti potrebbe risultare “scioccante”,
per altri invece “illuminante”. In ogni caso, dopo aver letto ciò
che ho da dirvi difficilmente il vostro modo di pensare tornerà ad
essere quello di prima. Quanto segue, infatti, è la storia del come
e del perché quasi chiunque oggi sente di vivere in modo inutile,
angoscioso e quindi senza senso. Se riconoscete come vere queste
parole, allora continuate a leggere: scoprirete finalmente una logica
a tutto questo.</span></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Prima
di iniziare vorrei fare una precisazione: in linea generale, questa
“analisi” di come è andata questa storia non è una mia
personale interpretazione, bensì è quanto emerso dagli studi dei
più grandi pensatori degli ultimi centocinquanta anni, da Friedrich
Nietzsche, Martin Heidegger e Karl Lowith ai contemporanei Salvatore
Natoli e Umberto Galimberti. Io qui mi limiterò soltanto a fare una
brevissima sintesi spiegata in modo molto semplice (e proprio per
questo certamente imprecisa) – partendo dal mondo antico fino ai
giorni nostri – al fine di spingervi a guardare le cose da una
prospettiva diversa da quella a cui siete abituati, per farvi vedere
che quanto sta accadendo in realtà non è una “fine” ma il
fermento di un nuovo inizio.</span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<br />
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>Il
Mondo Antico</b></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Con
“mondo antico” normalmente ci si riferisce al periodo
greco-romano, ma anche a quello dell'Antico Egitto e dei così detti
“popoli del nord”. In questo periodo la vita degli esseri umani
era tutta incentrata in funzione della natura: essa non solo veniva
temuta e rispettata (la famosa “potenza degli dei”) ma veniva
presa anche come “scuola” per imparare a organizzare le società,
il proprio comportamento e quindi per “comprendere il senso della
propria esistenza”. E infatti in questo “mondo” il tempo e gli
accadimenti sono <i>ciclici</i>, cioè non solo si ripetono
costantemente ma alla <i>creazione</i> segue
la <i>distruzione</i> e alla <i>distruzione</i> la <i>creazione</i> così
come al giorno segue la notte, all'inverno la primavera e così via,
con tutte le ovvie fasi intermedie. Di conseguenza, l'uomo del mondo
antico vedeva la propria vita come soggetta ai cicli che creano il
proprio dinamismo attraverso il gioco tra le <i>polarità
positive</i> e le <i>polarità negative</i>. Questo faceva
sì che gli uomini non vivessero con angoscia i problemi, le
sofferenze e le difficoltà perché esse venivano viste come parte
del normale ciclo della natura, né più né meno dei piaceri, delle
gioie e delle vittorie. Questa “visione del mondo” rappresentò
la norma per migliaia di anni, fino a quando alcuni avvenimenti che
si presentarono durante l'Impero Romano ne decretarono la fine,
sostituendola con una visione del tutto opposta.</span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<br />
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>La
fine dell'Impero Romano e l'inizio del Medioevo</b></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Durante
la prosperità dell'Impero Romano si vennero a creare agglomerati
urbani di enormi dimensioni che non si erano mai visti prima (per
darvi un'idea, nel II secolo d.C. Roma contava tra 1.200.000 e
1.700.000 abitanti, e non c'era la metropolitana per spostarsi!).
Questo aveva portato a un naturale distacco degli esseri umani dalla
natura e, così facendo, a non trovare più un senso ai vecchi riti e
alle vecchie credenze. E così ecco che la forte esigenza di senso
della propria vita venne cercata nelle religioni mistiche e nelle
filosofie trascendentali, proprio perché se il senso della vita non
si trovava in questo mondo allora doveva trovarsi nell'altro, nell'<i>al
di là. </i>(Sono fermamente convito che il “cambio di rotta”
sia avvenuto a causa delle dimensioni delle città perché, tra i
tanti motivi, è sufficiente osservare il fatto che il termine
“pagus” in latino significa “villaggio”; di conseguenza
“pagani” erano gli abitanti dei villaggi; in epoca cristiana
cominciarono ad essere additati con disprezzo gli abitanti dei
villaggi rurali e quindi i “pagani” proprio perché fortemente
restii a convertirsi e, di conseguenza, continuavano a praticare i
culti degli dei). Alla fine, tra le varie religioni mistiche e
filosofie trascendentali riuscirono ad affermarsi da una parte
il <i>cristianesimo</i> (qui inteso come “movimento
religioso” che si affermò a partire da Paolo di Tarso e non quindi
con quanto propriamente predicato da Gesù e riportato nei Vangeli)
e, dall'altra, il <i>neoplatonismo</i>. Il cristianesimo riuscì
ad affermarsi, tra i tanti motivi, soprattutto grazie alla promessa
della <i>risurrezione della carne</i> o, come viene
riportato ancora oggi nel credo recitato costantemente nelle messe
della Chiesa cattolica, della “risurrezione dei morti” (non a
caso erano così diffuse tra i cristiani le catacombe: essi
deponevano lì i corpi dei loro cari in attesa del momento in cui
sarebbero tornati in vita). Dall'altra parte, la filosofia
neoplatonica (diffusa nel III secolo d.C. grazie al filosofo Plotino)
dava una logica e un senso al fatto che <i>questa</i> vita
fosse una vita falsa mentre la vita vera si trova solo nell'<i>al di
là.</i> Mentre però il cristianesimo era molto diffuso tra i
ceti bassi, il neoplatonismo lo era tra i patrizi. Fu grazie alla
geniale opera di Sant'Agostino che cristianesimo e neoplatonismo si
fusero insieme dando il via a quel lungo periodo, che durò un
millennio, in cui la vita era fatta di disprezzo per le cose “di
questo mondo” e l'attenzione totalmente rivolta a quei regni
ultraterreni chiamati <i>Paradiso</i>, <i>Purgatorio</i> e <i>Inferno</i>.
Naturalmente in questo periodo, come si sa, la <i>paura</i> e
l'<i>ansia</i> facevano parte dei pasti quotidiani insieme al
pane e all'acqua, visto che si era obbligati a vivere del tutto
sconnessi da questo mondo per stare continuamente proiettati in un
mondo trascendentale.</span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<br />
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><b>L'Era
Moderna e il mondo di oggi</b></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Intorno
al XV secolo si presentò, in vari ambiti, una forte insofferenza per
la “visione trascendentale” della vita e, al contempo, una forte
esigenza di vivere e scoprire le cose di <i>questo</i> mondo.
Da qui quella grande corsa alla ragione e alla scienza che tutti, più
o meno, conosciamo. Sebbene però in questo periodo tutti i
costrutti metafisici medioevali venissero lentamente
demoliti in favore della <i>ragione</i>, la “speranza di
salvezza in un magnifico futuro” che dalla fine dell'Impero Romano
era stato identificato nella “risurrezione dei corpi” e nell'<i>al
di là </i>(concetto che gli studiosi definiscono <i>escatologia</i>)
continuava a persistere. E allora ecco che la ragione e quindi la
scienza divennero l'ancora della salvezza per un futuro migliore
perché, tramite esse, era possibile creare la <i>tecnologia</i> che <i>un
giorno</i> avrebbe consentito all'uomo di non soffrire più e,
allo stesso tempo, gli avrebbe consegnato la felicità eterna.</span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Questa
“speranza in un futuro migliore”, come si sa, continua a
persistere ancora oggi: si crede che un giorno raggiungeremo la
felicità quando i nostri progetti diventeranno realtà, oppure
quando ci sarà la ripresa economica, o quando ci verrà assegnato
quel titolo o quell'onorificenza, oppure quando avremo tanti soldi, o
quando incontreremo la compagna o il compagno dei nostri sogni, o
quando faremo quel viaggio, o quando acquisteremo quella macchina o
quell'ultimo modello di iPhone, insomma, ci siamo capiti (se
volete vedere fino a che folle punto si può spingere
questa speranza in un futuro tecnologico migliore, vi invito a
leggere il libro <i>Il Futuro della Mente</i> di Michio
Kaku; qui il famoso professore di fisica, intervistando i ricercatori
più all'avanguardia del mondo, arriva a prospettare e a sperare
in un mondo in cui la nostra mente verrà copiata e inserita in dei
computer fino a quando verrà sparata tramite dei raggi laser in giro
per l'universo in modo da diventare dei viaggiatori immortali; la
cosa ancora più assurda è che in questo momento innumerevoli
scienziati lavorano veramente a queste cose, finanziati
profumatamente dai vari governi). In sostanza, al contrario di quanto
possa sembrare, le cose non sono molto cambiate dalla fine
dell'Impero Romano a oggi: continuiamo a cercare una “salvezza
futura” in cui tutto sarà “bello e buono” e niente sarà più
“brutto e cattivo”. Ma questa “realtà” così immaginata non
potrà mai esistere perché il <i>vero</i> mondo, quello in
cui stiamo vivendo in questo momento, è fatto di cose belle e di
cose brutte, di alti e di bassi, di felicità e tristezze, di giorni
e di notti, di vita e di morte. E tutto ciò avviene in questo
momento, <i>adesso</i>, <i>qui e ora</i>, perché questa è
la vita che siamo chiamati a vivere in ogni istante perché così è
la Natura. Questo significa che dobbiamo tornare a vivere nelle
foreste? Naturalmente no. Indipendentemente dal motivo, anche la
casa in cui vivete è parte di questo mondo, come parte di
questo mondo è stato il Medioevo e tutto ciò che esso ha
rappresentato. Ma dobbiamo tornare a imparare che il mondo è fatto
dell'alternarsi di cose belle e di cose brutte perché <i>senza
questo alternarsi non esisterebbe</i> <i>la vita</i>. E
questo significa, tra le tante cose, <i>smettere di
giudicare</i> sia gli altri che noi stessi.</span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Stiamo
vivendo l'inizio di una nuova era in cui torneremo a vivere
serenamente e in armonia con noi stessi e con il mondo che ci
circonda. I segnali di ciò sono evidenti: basta pensare al rispetto
verso la natura che oggi è sempre più presente tra le persone e che
fino a pochi decenni fa era inimmaginabile. Ma questo non basta.
Dobbiamo imparare ad accettare con serenità la ciclicità degli
eventi con il loro alternarsi di polarità, senza insensati “viaggi
mentali” nel passato o nel futuro ma imparando a vivere serenamente
il nostro corpo e i rapporti con le altre persone. Dobbiamo imparare
a vivere con il mondo che ci circonda. <i>Hic et nunc</i>.</span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
<strong><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Michele
Putrino</i></span></span></span></strong></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm; text-indent: 0.5cm;">
<br />
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
</div>
<div align="justify" style="line-height: 0.61cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">P.S.
Per chi volesse saperne qualcosa di più, qui di seguito riporto
quella che doveva essere la mia tesi di laurea e che ho pubblicato
nel 2010 con il titolo </span></span></span><em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="font-style: normal;">Dal
Sacro al Nichilismo. Breve storia del Nulla</span></span></span></span></em><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">.
E' molto più lunga, più tecnica e quindi molto meno scorrevole
rispetto al testo che avete appena letto, ma il concetto di fondo è
quello. In realtà molti punti, a distanza di sei anni, andrebbero
rivisti e corretti (se non rivisitati completamente). Comunque, per
onestà intellettuale, vi lascio ugualmente il link: <a href="http://www.neteditor.it/content/150839/dal-sacro-al-nichilismo-breve-storia-del-nulla" target="_blank">http://www.neteditor.it/content/150839/dal-sacro-al-nichilismo-breve-storia-del-nulla</a></span></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-71095986607720940552016-03-18T18:41:00.001+01:002016-03-18T18:41:57.027+01:00Il Potere Emotivo dei Gesti (Recensione)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4z7cfkM0yXh2QNrnIvYCT5QV5WlokB33rQ02gcsRv9VK16Iyfp3K1FRaoMK0fDz2dR0ecuaX0XIwJCCbpadAkZRhpufrwqCg7ViHkRqWpDqNXM5meQyPf8oG76wfOoMZxZOMrQiVA1YY/s1600/12499349_476862875856258_275905364_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4z7cfkM0yXh2QNrnIvYCT5QV5WlokB33rQ02gcsRv9VK16Iyfp3K1FRaoMK0fDz2dR0ecuaX0XIwJCCbpadAkZRhpufrwqCg7ViHkRqWpDqNXM5meQyPf8oG76wfOoMZxZOMrQiVA1YY/s320/12499349_476862875856258_275905364_o.jpg" width="180" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Alcune
volte la vita ti riserva strane sorprese. Qualche giorno fa stavo
curiosando tra gli scaffali di una libreria quando una copertina
nella sezione “nuovi arrivi” mi ha colpito al limite dello shock.
Non credevo ai miei occhi. È stato come fare un salto nel futuro e
vedere il libro che avrei voluto scrivere per spiegare
definitivamente il </span><span style="color: #333333;"><i>mio
</i></span><span style="color: #333333;">metodo
motivazionale che ormai da molto tempo cerco di divulgare. Il titolo
era inequivocabile, </span><span style="color: #333333;"><i>Il
Potere Emotivo dei Gesti</i></span><span style="color: #333333;">,
e il sottotitolo lo era ancora di più: </span><span style="color: #333333;"><i>Presenza,
Autostima, Sicurezza: usa il linguaggio del corpo per affrontare le
sfide più difficili</i></span><span style="color: #333333;">.
Inoltre, come se non bastasse, in alto sulla destra, evidenziato in
modo molto vistoso, c'era scritto “Un fenomeno mondiale”.</span></span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">
</span></span>
<br />
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Ero
così stordito da quell'immagine che non ho osato nemmeno prenderlo
in mano e sfogliarlo. Subito dopo però mi sono detto: “Sarà
sicuramente uno di quei titoli studiati ad hoc che poi non hanno
niente a che fare con il contenuto: è impossibile che possa esistere
qualcosa di così simile al mio metodo”. E allora prendo in mano il
libro e vado a leggere chi è l'autrice: Amy Cuddy, docente e
ricercatrice alla Harvard Business </span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US">School.
</span></span><span style="color: #333333;"><i>Boom!
Harvard?! </i></span><span style="color: #333333;">“</span><span style="color: #333333;">Ok”,
mi sono detto, “allora certamente parlerà di qualcos'altro”. Per
fuorviare ogni dubbio, compro il libro senza nemmeno guardare
l'indice. Dovevo leggerlo in modo da scoprire, come mi accade spesso,
che magari c'è sì qualcosa di simile ma che, come sempre, alla fine
parla di altro. E invece ogni pagina che leggevo mi scioccava sempre
più: non solo la parte “tecnica” era praticamente identica alla
mia concezione ma, cosa ancora più incredibile, anche quella
filosofica ed esistenziale! È stata la lettura più incredibile che
io abbia mai fatto nella mia vita, tanto che ho divorato il volume
(che non è piccolo) in tre giorni.</span>
</span></span>
</div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Per
tutta la durata della lettura ho avuto la sensazione che qualcuno di
notte fosse entrato nella mia testa, avesse preso tutte le mie idee e
la mia “visione del mondo” e le avesse trascritte in un perfetto
ordine. È stato veramente assurdo ed è inutile dirvi quanto sono
stato e sono tuttora felice all'inverosimile nello scoprire di essere
arrivato, in modo del tutto indipendente, alle conclusioni a cui è
arrivata la più prestigiosa università del mondo e che tutto ciò
sta diventando “un fenomeno mondiale”! Vediamo allora com'è
strutturato questo “mitico</span><span style="color: #333333;">”
</span><span style="color: #333333;">libro
e quindi questo </span><span style="color: #333333;"><i>nostro
</i></span><span style="color: #333333;">nuovo
modo di motivarsi, migliorarsi e vivere.</span>
</span></span>
</div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;"><br /></span></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b>Le
“Parti” del libro</b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b><br /></b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Anche
se non è stato fatto “fisicamente”, il libro è praticamente
diviso in diverse parti dove ogni parte si concentra su un argomento
che introduce, di volta in volta, quello successivo. Ecco come.</span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b>Parte
I: Presenza</b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b><br /></b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Nella
prima parte del libro, che va dal capitolo 1 al capitolo 4, l'autrice
spiega e analizza il fatto che se vogliamo vivere bene, essere
efficienti e ottenere sempre maggiori risultati dobbiamo <i>essere
presenti </i>in qualsiasi situazione (questo concetto della <i>Presenza
</i>è il nucleo centrale di tutto il libro, tanto che il titolo
originale, in lingua inglese, è proprio <i>Presence</i>). «La
presenza» scrive la Cuddy «è la capacità di sintonizzarsi con i
propri autentici pensieri, sentimenti, valori, con il proprio
potenziale, ed esprimerli senza difficoltà. […] La presenza
affiora quando ci sentiamo personalmente potenti […]. Quando ci
sentiamo presenti, il linguaggio, l'espressione del volto, i
movimenti… tutto si allinea, si sincronizza nella concentrazione, e
quella convergenza interiore, quell'armonia, è palpabile, risonante…
perché è reale. È ciò che ci rende irresistibili. […] Ed ecco
l'aspetto spettacolare: tali meccanismi si possono regolare con
piccoli aggiustamenti, leggere messe a punto al linguaggio corporeo e
all'impostazione mentale. In una certa misura si tratta di permettere
al corpo di orientare la mente». Tutto ciò ci introduce a quelle
che sono, appunto, le parti più “spettacolari” del libro.</span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b>Parte
II: il Potere e la Sensazione di Potenza</b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b><br /></b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Quello
che viene riportato nel capitolo 5 può risultare scioccante per la
nostra epoca in quanto si tratta di un vero e proprio elogio del
Potere e della Sensazione di Potenza. E questo “elogio” viene
spiegato attraverso dati scientifici. Prima però che qualcuno salti
a facili conclusioni, è bene che sappiate che Amy Cuddy distingue
giustamente tra “potere sociale” e “potere personale”: «Il
primo è caratterizzato dalla capacità di esercitare il dominio, di
influenzare il comportamento altrui. […] Il secondo si
contraddistingue per la libertà dal dominio altrui». Ad ogni modo
saper suscitare il senso di potere in noi è importante in quanto
«quando proviamo un senso di potenza, ci sentiamo liberi, con la
situazione in pugno, sicuri e al riparo da ogni pericolo. Siamo più
in sintonia con le opportunità che con i possibili rischi. Ci
percepiamo positivi, ottimisti, e il nostro comportamento non si
lascia tendenzialmente limitare dalle pressioni sociali. […] il
senso di potere sincronizza i nostri pensieri, sentimenti e
comportamenti, portandoci più vicini alla presenza». La cosa ancora
più interessante è che tutto ciò è regolato e gestito dalla
nostra biochimica, in particolare (anche se ovviamente esistono altri
fattori in gioco) dagli equilibri che si creano tra il </span><span style="color: #333333;"><i>testosterone</i></span><span style="color: #333333;">,
definito anche “ormone della dominanza”, e il </span><span style="color: #333333;"><i>cortisolo</i></span><span style="color: #333333;">,
detto comunemente “ormone dello stress”. In sostanza, gli studi
riportati dalla Cuddy dimostrano che «Il testosterone potenzia
l'assertività e la propensione ad agire, mentre il cortisolo basso
ci protegge da quei fattori di stress che hanno maggiori probabilità
di mandarci fuori strada nelle sfide più ardue. [Dunque testosterone
alto e cortisolo basso] si correla a un'efficace leadership orientata
allo spirito di squadra, alla capacità di fornire un feedback
costruttivo e alla tenace determinazione a non mollare in situazioni
difficili». È quindi nostro compito, se vogliamo essere efficaci e
sentirci bene, stimolare la sensazione di potenza affinché avvenga
questa modifica ormonale. Ma come fare? Semplice: attraverso i gesti
e quindi il Linguaggio del Corpo.</span> </span></span>
</div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;"><br /></span></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b>Parte
III: Il Linguaggio del Corpo</b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b><br /></b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">I
capitoli che vanno dal 6 al 10 sono dedicate al potere emotivo del
linguaggio del corpo e ad alcune tecniche suggerite per poterlo
mettere in pratica (compresa la Visualizzazione). «Una ampia
gestualità è strettamente legata alla dominanza in tutto regno
animale […] Quando ci sentiamo potenti… ci facciamo grandi». Ed
ecco l'importanza del linguaggio del corpo per sentirci “potenti”.
Infatti, giacché «il nostro linguaggio del corpo parla anche a
noi, al nostro sé interiore», se facciamo gesti espansivi, tipo
raddrizzare le spalle, tirare il mento in su e così via, ecco allora
che ci sentiamo potenti perché la verità, al contrario di quello
che si crede comunemente, è che «le esperienze corporee generano
emozioni e non viceversa». Fino a poco tempo fa il linguaggio del
corpo era concepito soltanto come un mezzo per “smascherare i
bugiardi” e per comunicare meglio. Oggi, come dimostra la Cuddy nel
libro, è il miglior “mezzo” per arrivare al miglioramento del
proprio benessere e delle proprie prestazioni. A onor del vero questo
nuovo modo di concepire il linguaggio del corpo lo aveva già ben
evidenziato Marco Pacori nel suo libro <i>I segreti dell'intelligenza
corporea</i>. Il passo però successivo che compie la Cuddy è
affermare che «Il sé può essere qualunque cosa desideri […]
[perché] dove ci porta il corpo, la mente e le emozioni la seguono».
E questa è una cosa molto importante perché troppe persone sono
convinte di non poter cambiare e quindi migliorare solo e soltanto
perché sono convinte di essere “fatte così”. Insomma,
«<i>Espandere il linguaggio del corpo – attraverso la postura, il
movimento e l'eloquio – ci fa sentire più potenti e sicuri di noi
stessi, meno ansiosi e assorbiti dall'ego, più positivi in genere</i>».</span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b>Parte
Finale: Fingi fino a diventarlo</b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b><br /></b></u></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Amy
Cuddy conclude intitolando l'ultimo capitolo “Fingi fino a
diventarlo”. In questa frase è racchiuso tutto. In sostanza ci
dice che se ci convinciamo di essere la persona che vorremmo essere e
ci comportiamo e ci atteggiamo in quel modo, alla fine lo diventiamo
veramente. “Fingi fino al diventarlo” è ciò che io ho sempre
chiamato “Visualizzazione”.</span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Come
avrete capito, adoro questo libro. Vi esorto a comprarlo, a leggerlo
e rileggerlo e a custodirlo come una gemma preziosa. Però, come a
questo punto avranno notato i miei lettori e miei clienti,
lasciatemelo ribadire di nuovo, tutto ciò fa parte del mio lavoro e
dei miei scritti ben prima che diventasse “un fenomeno mondiale”.
Da lungo tempo dico che questo è il giusto modo di approcciarsi alla
vita e che tutti quei metodi che iniziano con “psico” non
funzionano (concetto ribadito anche da Amy Cuddy nel libro) o
quantomeno sono ormai concetti superati e superato è anche tutto
quel mondo che ruota intorno alla PNL. Io non sono nessuno, sono
soltanto una persona che, lottando contro le difficoltà della vita,
è riuscito a trovare di volta in volta dei modi per rialzarsi, per
persistere, per non arrendersi, per affermarsi e, quando è stato
possibile, per vincere; e tutto ciò è diventata la mia professione
per aiutare gli altri a fare lo stesso. E oggi per me è successo un
vero e proprio miracolo: vedere confermare ai più alti livelli ciò
che ho sviluppato da solo attraverso la dura esperienza della vita.
Nulla accade per caso.</span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><b>Michele
Putrino</b></i></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Qui
di seguito vi riporto il magnifico intervento di Amy Cuddy al TED che
l'ha resa famosa e che anch'io ho visto per la prima solo in questi
giorni a seguito della “scoperta” del libro. Guardatelo, ne vale
veramente la pena (il video è sottotitolato in italiano).</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></div>
</div>
<div style="text-indent: 0.5cm;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/Ks-_Mh1QhMc/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/Ks-_Mh1QhMc?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-48102491980199548922016-03-11T11:40:00.000+01:002016-03-11T11:40:00.652+01:00Come trovare un'Energia Bestiale in 5 mosse<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXogHkRxi07wz1-jNP_8FiXFFzfxUaAJLYgmsZPMMqzSNuy-ftLKvgSqqVQKgNW2R1l3y63Ys8eV6Yj_n3apUZjxNO5Nh2IUdJGvH_bSwp0ShJiBbsxFf0Q7jBYHIKlgaBRvwUgkcK3Jg/s1600/lion-1118467_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXogHkRxi07wz1-jNP_8FiXFFzfxUaAJLYgmsZPMMqzSNuy-ftLKvgSqqVQKgNW2R1l3y63Ys8eV6Yj_n3apUZjxNO5Nh2IUdJGvH_bSwp0ShJiBbsxFf0Q7jBYHIKlgaBRvwUgkcK3Jg/s320/lion-1118467_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Non
ci crederete mai (o magari sì) ma se vi immedesimate con un animale
che vi affascina potete fare vostra la sua "energia", una
"energia bestiale" appunto. I monaci Shaolin lo sanno da
sempre: ecco perché fanno quelle mosse che a noi sembrano così
strane (e per alcuni ridicole). Ma ora, come sempre, andiamo subito a
vedere la tecnica che ho elaborato per fare tutto ciò.</span></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify;">
<strong><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b>Tecnica
dell'Animale Guida</b></u></span></span></span></strong></div>
<span style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; font-size: 14pt;"><ol>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Avete
già un animale a cui fate riferimento per trarre ispirazione? Se la
risposta è sì allora passate al punto due. Se invece è no, andate
su Google Immagini e scrivete “animali”: cercate tra le foto che
appaiono e trovate l'animale che più sentite simile a voi, che vi
attrae o che, in qualche modo, percepite come “ideale”. So che
qualcuno starà pensando che per lui o per lei non può esistere
nessun animale con cui potersi identificare ma, fidatevi, lo
troverete certamente.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Adesso
alzatevi e iniziate a camminare. Mentre camminate guardatevi
intorno, sentite il vostro corpo e percepite il mondo che vi
circonda come lo sentirebbe e lo percepirebbe il vostro animale
guida.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Prestare
la massima attenzione alle sensazioni che sorgono in quel
determinato momento. Voi ora </span><i style="font-size: 14pt;">siete </i><span style="font-size: 14pt;">il vostro animale guida.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">Sentite
come ogni goccia del vostro corpo è impregnato di sicurezza? Ora
sapete esattamente quello che dovete fare, sapete come muovervi,
sapete cosa cercare.</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt;">A
seconda che la vostra "guida" sia un predatore, un essere
dolce, bello o altro sentite scorrere in voi la sua potenza, la sua
dolcezza o la sua bellezza. In un istante sentirete vostre le sue
migliori caratteristiche e voi vi sentirete migliori e con una
maggiore carica di "energia bestiale".</span></li>
</ol>
</span><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Da
questo momento in poi, ogni volta che “evocherete” il vostro
animale guida, voi sentirete che le sue magnifiche caratteristiche
entreranno nel vostro corpo, diventando vostre. Da oggi anche le
situazioni più difficili non vi spaventeranno perché, in quei
momenti, evocherete il vostro spirito più forte, il vostro animale
guida e, con esso, l' "energia bestiale" di cui avete il
bisogno.</span></span></div>
<br />
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify;">
<strong><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i>Michele
Putrino</i></span></span></span></strong></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<strong><span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><a href="http://micheleputrino.com/" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" height="138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhS1Dcxh4twpSWqW_zPzsr38DUk_ggyMZiJJcdhDpTxINAkRJ44tfNRbxtMTUqCS-wNgMlLGhbjlWDp0LBJsBUBkx0PV09Ks6qKTy-T-PKHojPYwoZpPQ228dH-Hgcx6wJI9mZMdNXo8r4/s320/onlinelogomaker-030916-1328.png" width="320" /></a></i></span></span></span></strong></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-6791524086633099182016-03-07T10:28:00.001+01:002016-03-07T10:39:35.103+01:004 passi per non cadere più in soggezione<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuy053LdPZSKqou5jYq06980TwJ3ZWuLLOZ_WqjihYvy6fbrPHJH-HtJKSJKzVsEuEm6ck-c9tPnRu_zxURAlnLm-vhLVgKumoHi7iC5OpxhPLvHQjNyWudYhTcyJbHk6J5yOuBIlN7YM/s1600/woman-975339_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhuy053LdPZSKqou5jYq06980TwJ3ZWuLLOZ_WqjihYvy6fbrPHJH-HtJKSJKzVsEuEm6ck-c9tPnRu_zxURAlnLm-vhLVgKumoHi7iC5OpxhPLvHQjNyWudYhTcyJbHk6J5yOuBIlN7YM/s320/woman-975339_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Ecco
una semplice tecnica di Visualizzazione per non sentirsi più
umiliati alla presenza di capi e conoscenti notoriamente provocatori,
presuntuosi, arroganti e prepotenti!</span></span></span><br />
<a name='more'></a></div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<strong><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b>Tecnica
per non cadere più in soggezione</b></u></span></span></span></strong></div>
<ol>
<li>
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Immaginate,
nel modo più vivido possibile, come se si trovasse veramente di
fronte a voi, la persona che vi mette in continuazione in uno stato
di soggezione.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Ora
immaginatela mentre fa le cose più disgustose e ridicole come, ad
esempio, mettersi le dita nel naso, scoreggiare (lo so che non è il
massimo dell'eleganza scrivere queste cose ma la tecnica funziona
proprio per questo motivo!), ballare nella maniera più sciocca e
ridicola possibile e così via.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Adesso,
mentre fa una o tutte le cose che avete immaginato, guardatela
mentre rimpicciolisce sempre più fino alle dimensioni di un
topolino. Sentite la sua voce diventare sempre più simile a uno
squittio. Poi magari portate la sua figura alle dimensioni di un
neonato, con indosso soltanto il pannolino, e guardatela mentre
gattona intorno alle vostre gambe. Insomma, ci siamo capiti:
divertitevi a immaginarla nelle situazioni più assurde.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Dopo
aver trascorso un bel po' di tempo a ridere come matti a scapito di
colei o colui che un tempo vi ossessionava, riportate la sua
immagine alla normalità. State notando come tutta la soggezione che
prima quella figura vi incuteva adesso si è fortemente alleggerita
se non addirittura sparita?</span></span></span></div>
</li>
</ol>
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Ricordate
sempre ciò che dicevano gli Antichi Romani: <i>Repetita Iuvant! </i>Con
la ripetizione tutto migliora! Quindi, come sempre, ripetete più
volte la tecnica e i tizi che volevano così tanto umiliarvi e farvi
sentire inferiori si sveleranno per quello che sono: degli insicuri
che hanno bisogno di far inginocchiare gli altri per sentirsi più
alti.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<strong><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Michele
Putrino</span></span></span></strong></div>
<br />
<div style="line-height: 0.61cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">Se
ti è piaciuta questa tecnica e vuoi impararne altre per migliorare
le tue prestazioni nel tuo lavoro, scrivimi all'indirizzo
</span></span></span><a href="mailto:info@micheleputrino.com"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">info@micheleputrino.com</span></span></span></span></a><span style="color: #333333;"><span style="font-family: "bookman old style" , serif;"><span style="font-size: 14pt;">.
La prima sessione è gratuita.</span></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-88198527337317724322016-03-02T12:32:00.000+01:002016-03-02T12:32:39.824+01:00Come Parlare in Pubblico senza stress<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2EMdyk1yVAuQBfwTKfVVg5FULdPCa-g0mSMqxqccFCkHS4nJcM6h-k3hq38QwYiKAcdZwXsQN3kilovbo862qlI38xinxhT8GU_lvgsyUSoZWLBb28Ltz3B4I91GvyGErTqZLlC3JR8k/s1600/speech-1020355_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2EMdyk1yVAuQBfwTKfVVg5FULdPCa-g0mSMqxqccFCkHS4nJcM6h-k3hq38QwYiKAcdZwXsQN3kilovbo862qlI38xinxhT8GU_lvgsyUSoZWLBb28Ltz3B4I91GvyGErTqZLlC3JR8k/s320/speech-1020355_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: justify;">
<span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Se
tra una settimana dovreste tenere un discorso in pubblico, quale
sarebbe il vostro modo di prepararvi senza farvi venire un infarto?</span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Come
ormai sapete, “visualizzare” significa </span></span></span><em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="font-style: normal;">“</span></span></span></span></em><em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">vivere”
ciò che stiamo immaginando come se stesse accadendo veramente e,
quindi, come se stessimo percependo attraverso i nostri cinque sensi
la situazione in cui ci ritroveremmo a operare una volta raggiunto
l’obiettivo</span></span></span></em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">.
E allora ecco come, attraverso la Visualizzazione, ci si prepara
mentalmente a tenere un discorso in pubblico in tutta tranquillità.</span></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<strong><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><u><b>Tecnica
per Parlare in Pubblico in totale relax</b></u></span></span></span></strong></div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Visualizzate</span></span></span></em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">,
ogni giorno della settimana prima dell’evento (ovviamente se lo
sapete con un mese di anticipo fatelo per un mese: come per qualsiasi
tipo di allenamento, più lo si fa e meglio è), la situazione in cui
vi ritroverete ad agire in questo modo:</span></span></span></div>
<ol>
<li>
<div style="border: none; line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0.26cm; padding: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Il
vostro capo dal palco annuncia il vostro intervento e voi, seduti
nelle prime file, vi alzate per andargli incontro sentendovi
incredibilmente sereni.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="border: none; line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0.26cm; padding: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Salite
i gradini che portano sul palco, sentendovi avanzare con passo pieno
e sicuro.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="border: none; line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0.26cm; padding: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Stringete
con sicurezza la mano del vostro capo mentre scambiate qualche
battuta.</span></span></span></div>
</li>
<li>
<div style="border: none; line-height: 0.53cm; margin-bottom: 0.26cm; padding: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Vi
avvicinate al microfono e pronunciate con voce ferma e decisa
“buongiorno a tutti” e iniziate e proseguite il vostro discorso
con lo stesso tono mentre percepite tutto il vostro corpo del tutto
sereno e rilassato.</span></span></span></div>
</li>
</ol>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">A
furia di visualizzare in questo modo la situazione, quando accadrà
sul serio vi sembrerà una passeggiata di salute perché, per la
vostra mente, la cosa è già accaduta molte volte. In pratica avete
“addestrato” la vostra mente all’evento. E visto che ansia e
stress arrivano quando non sappiamo come si svolgeranno gli eventi,
questi questa volta non si presenteranno.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<em><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><b>Michele
Putrino</b></i></span></span></span></em></div>
<div style="background-color: #fafafa; color: #5a5a5a; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; line-height: 23px; margin-bottom: 10px;">
</div>
<div style="line-height: 0.61cm; margin-bottom: 0.26cm; text-align: justify;">
<span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Se
siete interessati a imparare a utilizzare la Tecnica della
Visualizzazione per il vostro lavoro scrivetemi all’indirizz</span></span></span><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">o
</span></span></span><a href="mailto:info@micheleputrino.com"><span style="color: #5a5a5a;"><span style="text-decoration: none;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">info@micheleputrino.com</span></span></span></span></a><span style="color: #5a5a5a;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">.
La prima sessione è gratuita.</span></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-2650802842015457212016-02-22T14:58:00.000+01:002016-02-22T14:58:20.806+01:00Gesti, Chimica ed Emozioni<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm8LAbq_ErXkDLkNflarqwtcEKJBFbOii4lFQ_gADzeu9BFbU6a48xbrxbMwAEGAuzvmJKUIEfIPmz2eXpWi143xJxNFgxENedXgKyhQRM0NW7PWvoJTjdoPni_U74x6mkdSOl7WDCubw/s1600/martial-arts-225397_1280.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjm8LAbq_ErXkDLkNflarqwtcEKJBFbOii4lFQ_gADzeu9BFbU6a48xbrxbMwAEGAuzvmJKUIEfIPmz2eXpWi143xJxNFgxENedXgKyhQRM0NW7PWvoJTjdoPni_U74x6mkdSOl7WDCubw/s320/martial-arts-225397_1280.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Sto
sviluppando un <i>programma di allenamento motivazionale</i> che si
basa sull'<i>imitazione gestuale</i> e che ho chiamato <b>PAMIG</b>
(acronimo di <i>Programma di Allenamento Motivazionale per Imitazione
Gestuale</i> appunto) che consisterà nel ripetere dei determinati
gesti che riescano ad accendere tutto il sistema motivazionale al
fine di <i>ricaricarci di energia</i> ogni volta che ne avremo
bisogno. Si tratterà di qualcosa di molto simile al tipo di
allenamento che fanno i trainer delle palestre soltanto che, invece
di agire sui muscoli, agiremo sui gesti (con l'utilizzo, ovviamente,
anche della Visualizzazione). Ecco perché è nato questo progetto.</span></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Viviamo
in un'epoca in cui sembra che la maggior parte delle cose che
accadono nelle nostre vite si presentino soltanto per farci a pezzi.
Problemi a lavoro, problemi in famiglia, problemi con la propria
compagna o il proprio compagno, problemi economici, problemi di
salute e Dio solo sa cos'altro. Non solo. Anche quando le cose
esterne non sembrano poi andare così male, ecco apparire la
solitudine o il sentirsi completamente inutili (stato emotivo che
psicologi e filosofi definiscono “nichilismo”). Esistono molte
spiegazione per questa situazione ma, se ci riflettete bene, in
passato le cose non è che andassero meglio: guerre, carestie e
pestilenze erano all'ordine del giorno, eppure sembra che allora
esistesse molta più forza d'animo. E quindi, cosa c'era allora che
consentiva di essere “più resistenti” e che adesso non c'è più?
Ovviamente esistono molte spiegazioni ma io sono convinto che la
principale è dovuta al come si vede sé stessi e, quindi, al proprio
atteggiamento.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Se
ci avete mai fatto caso, tante volte è sufficiente fare una certa
espressione, come un ringhio ad esempio, per sentire una carica di
energia nel nostro corpo. Questo perché nel nostro cervello quel
gesto è associato all'azione primordiale di scagliarsi contro una
preda; di conseguenza, affinché l'attacco possa essere portato al
successo, nel nostro cervello viene rilasciata la <i>dopamina</i>,
una sostanza che, come spiega bene e in poche parole Paul McKenna,
«crea una sensazione di carenza nel nostro corpo, come se non
potessimo fare a meno di possedere ciò che vogliamo». E così, con
l'aumento dei battiti del cuore e l'aumento della pressione corporea,
sentiamo un irrefrenabile bisogno di agire, di prendere, di
conquistare ciò che vogliamo.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Una
volta raggiunto l'obiettivo, il nostro cervello ci ricompensa
rilasciando un'altra sostanza, la <i>serotonina</i>, detta anche
“ormone del buonumore”. «L'interazione nel nostro corpo fra
questi due messaggi chimici» continua McKenna, «ha luogo tutti i
giorni, ogni giorno. Ci muoviamo di continuo fra desiderio e
realizzazione del desiderio e tutto il gioco è regolato dalla
chimica del cervello». Insomma, quello che comunichiamo al nostro
cervello fa attivare una serie di reazioni biochimiche che alla fine
ci fa provare le emozioni che proviamo nel nostro quotidiano. E,
poiché il grosso della comunicazione avviene attraverso il
linguaggio non-verbale e, quindi, il linguaggio del corpo, possiamo
cambiare le emozioni che proviamo assumendo una certa postura, un
certo gesto o una certa espressione. Ma, ancora, per poter cambiare
le nostre ordinarie espressioni abitudinarie che evidentemente sono
demotivanti, la scienza ci insegna che il miglior modo è attivando i
<i>neuroni specchio </i>che sono, come riportato da Wikipedia, «una
classe di neuroni che si attivano quando un individuo compie
un'azione e quando l'individuo osserva la stessa azione compiuta da
un altro». In sostanza, è attraverso l'osservazione e l'<i>imitazione</i>
di gesti degli altri individui che gli animali superiori e noi esseri
umani apprendiamo i comportamenti (proprio per questo motivo le
scimmie e i bambini tendono a ripetere i gesti degli adulti,
trasformando il tutto in un gioco).</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEEZY3CDL3LfrEQyp66oNDkBDYWgaQYKhGldY1Jg67Rj1ekizP6ipaXogEYEMyQtetRVt7_CwvLaQd9jiCC2FIdOVwNcBRzn6NZKcOhLJUOpyLX2H09gotWFkDiGdO6Q_DJSwYLBNDNHE/s1600/12077225_10201281335192037_341744304_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="96" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEEZY3CDL3LfrEQyp66oNDkBDYWgaQYKhGldY1Jg67Rj1ekizP6ipaXogEYEMyQtetRVt7_CwvLaQd9jiCC2FIdOVwNcBRzn6NZKcOhLJUOpyLX2H09gotWFkDiGdO6Q_DJSwYLBNDNHE/s320/12077225_10201281335192037_341744304_n.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;">Presto,
dunque, libri, video-corsi online, DVD e naturalmente corsi dal vivo
con il metodo PAMIG, in modo da trovare facilmente la nostra ricarica
di energia quotidiana.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333;"><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><br /></span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-indent: 0.5cm;">
<span style="color: #333333; font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 18.6667px;"><b><i><a href="http://micheleputrino.com/">Michele Putrino</a></i></b></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-63974340658354498902016-02-17T11:03:00.001+01:002016-02-17T11:03:34.054+01:00Crescita, Motivazione e Heavy Metal<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtagzBdGLt3oyQ-1lL0GCOBMf3_uYxnR7_0132FnlG1sJKfYdrN-6pM_F2s4FWM6laC3K5ltzf-7ab8UGLvaHMoxEzbDdPZmfUGtCqQN47CBdhtKtxwvCAnq8zHO6wl93wHkjOmR12jto/s1600/3293737892_103fde5dbc_o.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhtagzBdGLt3oyQ-1lL0GCOBMf3_uYxnR7_0132FnlG1sJKfYdrN-6pM_F2s4FWM6laC3K5ltzf-7ab8UGLvaHMoxEzbDdPZmfUGtCqQN47CBdhtKtxwvCAnq8zHO6wl93wHkjOmR12jto/s320/3293737892_103fde5dbc_o.jpg" title="Foto by Eric from Flickr" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><a href="https://www.flickr.com/photos/ericvv/3293737892/in/album-72157613054069086/" style="background-color: #fafafa; color: #343434; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 11.2px; font-style: italic; line-height: 14.56px; outline-offset: -2px; outline: grey auto 5px; text-align: start; transition-duration: 0.15s; transition-property: border, background, color; transition-timing-function: ease-in-out;" target="_blank">Foto by Eric from Flickr</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Chi
è appassionato di rock e metal già dal titolo avrà capito di cosa
sto per parlare: della potenza che </span><span style="color: #333333;">una</span><span style="color: #333333;">
canzone “tosta” </span><span style="color: #333333;">è
in grado di evocare</span><span style="color: #333333;">.
</span><span style="color: #333333;">Non
solo. Anche chi è abituato a “pompare” in palestra sa bene
quanto sia energizzante ascoltare riff di chitarra elettrica e
“martellate” di batteria mentre il proprio corpo trasuda da tutti
i pori e il più piccolo muscolo brucia come l'inferno. Se ci pensate
bene, in pratica succede qualcosa che per la logica comune è
assolutamente irrazionale: “godere” mentre si ascolta una musica
rumorosissima e mentre si soffre come dei dannati. Eppure, per chi è
abituato a tutto ciò, </span><span style="color: #333333;">è
la sensazione più bella del mondo.</span></span></span></div>
<a name='more'></a><br />
<div style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Oggi
la musica rock/metal non gode di grande favore al di fuori della
cerchia degli appassionati, e questo tendenzialmente per due motivi:
o perché considerata come “rumore senza senso”, oppure perché
ritenuta </span><span style="color: #333333;">addirittura</span><span style="color: #333333;">
pericolosa in quanto fonte di violenza </span><span style="color: #333333;">(se
non perfino, per alcuni, evocatrice del Demonio). </span><span style="color: #333333;">In
realtà la musica metal è una grande </span><span style="color: #333333;">evocatrice</span><span style="color: #333333;">
di energia, di vitalità, in quanto ricostruisce le sonorità che
</span><span style="color: #333333;">ricordano</span><span style="color: #333333;">
tutti quei suoni tipici di quando il corpo umano è in un profondo
stato di eccitazione, come una veloce corsa a perdifiato (pensate a
un magnifico cavallo che cavalca velocemente e, allo stesso, alle
ritmiche degli </span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US">Iron</span></span><span style="color: #333333;">
</span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US">Maiden</span></span><span style="color: #333333;">)
oppure a una grande battaglia (pensate a due eserciti medievali che
si preparano alla battaglia e alla musica dei </span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US">Manowar</span></span><span style="color: #333333;">).</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Tutto,
dalla musica ai vestiti fino alle espressioni facciali, </span><span style="color: #333333;">nel
metal </span><span style="color: #333333;">è
un continuo evocare azioni che, in tempi passati, richiedevano forza,
coraggio, te</span><span style="color: #333333;">nacia</span><span style="color: #333333;">
e </span><span style="color: #333333;"><i>voglia
di avanzare sempre più</i></span><span style="color: #333333;">.
</span><span style="color: #333333;">Un
esempio perfetto al riguardo è quel mitico personaggio che è </span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US">James</span></span><span style="color: #333333;">
</span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US">Hetfield</span></span><span style="color: #333333;">,
il cantante dello storico gruppo </span><span style="color: #333333;"><i>Metallica</i></span><span style="color: #333333;">.
Tutto in Hetfield evoca potenza: </span><span style="color: #333333;">la
sua voce, la sua stazza, le sue espressioni </span><span style="color: #333333;"><i>aggressive</i></span><span style="color: #333333;">,
il suo modo di tenere la chitarra a due centimetri da terra (si fa
per dire), i suoi </span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US"><i>Yeah</i></span></span><span style="color: #333333;"><i>!,
</i></span><span style="color: #333333;">insomma,
guardando un concerto dei Metallica sembra di assistere alla
preparazione di un antico guerriero prima di una battaglia.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Se
si osserva bene, dunque, n</span><span style="color: #333333;">el
metal si riporta in vita tutto </span><span style="color: #333333;">quello
stato psicologico</span><span style="color: #333333;">
che ha consentito all'umanità di progredire e di superare infinite
difficoltà non solo senza arrendersi mai ma, addirittura, imparando
ad amare tutta quella sofferenza. Certo, a questo punto qualcuno
penserà che i periodi e i modi a cui fa riferimento il metal erano
estremamente crudeli e che per fortuna sono finiti. </span><span style="color: #333333;">Ovviamente</span><span style="color: #333333;">
non si può che essere d'accordo con questa affermazione, ma proprio
qui sta il bello della musica metal: essa evoca quella necessaria
</span><span style="color: #333333;"><i>sensazione
di potenza</i></span><span style="color: #333333;">
fondamentale per poter affrontare e superare le difficoltà </span><span style="color: #333333;">(</span><span style="color: #333333;">fino
ad arrivare ad amar</span><span style="color: #333333;">le)
e</span><span style="color: #333333;">,
allo stesso tempo, facendo rientrare il tutto in </span><span style="color: #333333;">una
</span><span style="color: #333333;">struttura
di spettacolo, </span><span style="color: #333333;">eliminando
così la violenza da questo stato evocativo</span><span style="color: #333333;">.
Ecco allora che, una volta evocata questa </span><span style="color: #333333;"><i>sensazione
di potenza</i></span><span style="color: #333333;">
tramite la musica metal (o attraverso i film d'azione, o gli sport
competitivi – ma di questo parleremo in un altro </span><span style="color: #333333;">articolo</span><span style="color: #333333;">),
è possibile indirizzarla </span><span style="color: #333333;">al
fine di</span><span style="color: #333333;">
migliorare il proprio corpo, </span><span style="color: #333333;">per
affrontare un colloquio o un discorso in pubblico, per avere la forza
di portare avanti e far crescere la propria impresa o per riuscire a
prendere di petto i problemi che sorgono nella propria famiglia.
Naturalmente quando si evoca la potenza che è in noi – con questo
o con altri “strumenti” - è un po' come ritrovarsi tra le mani
la nitroglicerina: la possiamo utilizzare per aprirci un varco
oppure, se non la trattiamo con il giusto rispetto, ci esplode
addosso non lasciando più di noi nemmeno la polvere.</span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">In
conclusione, quando vi sentite un po' giù o volete caricarvi per
aumentare una vostra prestazione,</span><span style="color: #333333;">
ecco una bella “tecnica segreta”: </span><span style="color: #333333;">mettete
su un bel disco “</span><span style="color: #333333;">tosto”</span><span style="color: #333333;">
del vostro cantante o della vostra cantate preferita (possibilmente
un </span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US"><i>live</i></span></span><span style="color: #333333;">)
e immaginate per quel momento di essere lui o lei (se vi è possibile
non limitatevi a immaginare ma inizia</span><span style="color: #333333;">t</span><span style="color: #333333;">e
a cantare e a imitare veramente i </span><span style="color: #333333;">suoi
</span><span style="color: #333333;">movimenti);
</span><span style="color: #333333;">n</span><span style="color: #333333;">on
avete idea quanto questa cosa sia in grado di riempirvi di energia.
</span><span style="color: #333333;">Io
e </span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US">James</span></span><span style="color: #333333;">
ci vediamo spesso e al momento giusto è sempre in grado di
trasformarmi in un </span><span style="color: #333333;"><span lang="en-US"><i>caterpillar</i></span></span><span style="color: #333333;"><i>!</i></span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;"><i><br /></i></span></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="font-family: 'Bookman Old Style', serif; font-size: 14pt; line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;"><span style="color: black;"><span lang="en-US">Broken</span></span><span style="color: black;">,
beat </span><span style="color: black;"><span lang="en-US">and</span></span><span style="color: black;">
</span><span style="color: black;"><span lang="en-US">scarred.</span></span><span style="color: black;">..</span></i></div>
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><div style="text-align: justify;">
<i style="font-size: 14pt; line-height: 150%; text-indent: 0.5cm;"><span style="color: #333333;"><span lang="en-US">b</span></span><span style="color: black;"><span lang="en-US">ut</span></span><span style="color: black;">
</span><span style="color: black;"><span lang="en-US">we</span></span><span style="color: black;">
</span><span style="color: black;"><span lang="en-US">die</span></span><span style="color: black;">
hard!</span></i></div>
</span><br />
<div style="line-height: 150%;">
</div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify; text-indent: 0.5cm;">
<br /></div>
<div style="line-height: 150%; text-indent: 18.8976px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b style="color: #333333; font-family: 'Bookman Old Style', serif; font-size: 18.6667px; line-height: 150%; text-indent: 18.8976px;"><i><a href="http://micheleputrino.com/">Michele Putrino</a></i></b></div>
<br />
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-19910005527177150852016-02-12T16:51:00.000+01:002016-02-12T16:51:33.463+01:00Perché è importante l'Allenamento Mentale<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWOyP4YTpW1KmlOD2_Be_oP9SySCtxNsDHYDGnOaZtk_IOIe5kDlIpK_HwOMyZ3qtm2sISouPHWU_GY6kISfwTAxHNrmA5gC0KW7k-sTxKDQagiPjRksBlTOVk3yflVsLdzzUb8pHLBm4/s1600/training-601214_1920.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWOyP4YTpW1KmlOD2_Be_oP9SySCtxNsDHYDGnOaZtk_IOIe5kDlIpK_HwOMyZ3qtm2sISouPHWU_GY6kISfwTAxHNrmA5gC0KW7k-sTxKDQagiPjRksBlTOVk3yflVsLdzzUb8pHLBm4/s320/training-601214_1920.jpg" width="320" /></a></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">I</span><span style="color: #333333;">l
corpo </span><span style="color: #333333;">e
la mente</span><span style="color: #333333;">
non sono per niente separati. </span><span style="color: #333333;">Anzi,
sono talmente legati l'uno con l'altra che si condizionano di
continuo </span><span style="color: #333333;">a
vicenda</span><span style="color: #333333;">.
Se vi convincete, ad esempio, di essere degli sfigati, state
tranquilli che tutto il vostro corpo vi farà sentire in quel modo;
viceversa, se vi vedete come persone che emanano energia da tutti i
pori, tutto il vostro </span><span style="color: #333333;">corpo</span><span style="color: #333333;">
vi farà sentire come una fonte di potenza senza </span><span style="color: #333333;">e</span><span style="color: #333333;">guali.
</span><span style="color: #333333;">Come
scrive Giuseppe Vercelli, consulente per Juventus F.C., «</span><span style="color: #333333;"><i>Lo
stato mentale definisce la realtà dell'individuo</i></span><span style="color: #333333;">».
</span><span style="color: #333333;">Da
questo </span><span style="color: #333333;">semplice</span><span style="color: #333333;">
presupposto </span><span style="color: #333333;">è
già possibile comprendere l'importanza</span><span style="color: #333333;">
di sapersi </span><span style="color: #333333;"><i>allenare
ment</i></span><span style="color: #333333;"><i>almente</i></span><span style="color: #333333;">
giacché, così facendo, possiamo creare una nostra personalità in
grado di resistere alle difficoltà, a superarle e a ottenere ciò
che si insegue. Ma procediamo con ordine.</span></span></span></div>
<a name='more'></a><span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;"> </span></span></span>
<br />
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Anche
se</span><span style="color: #333333;">
non ce ne rendiamo conto, il modo in cui percepiamo il nostro futuro
– e quindi gli obiettivi e gli scopi che cerchiamo di raggiungere –
determina </span><span style="color: #333333;">quasi
sempre</span><span style="color: #333333;">
il nostro comportamento. E allora non c'è da stupirsi se, trovandoci
di fronte una persona che non ha nessuna meta da raggiungere, la
percepiamo come confusa, piena di paure e </span><span style="color: #333333;">di</span><span style="color: #333333;">
ansie. </span><span style="color: #333333;">Se,
invece, parliamo con una persona piena di energia e voglia di fare,
molto probabilmente avrà una visione ben chiara del proprio futuro.</span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Avere
una meta, un obiettivo da raggiungere è </span><span style="color: #333333;">ciò</span><span style="color: #333333;">
che rende un essere vivente tale. Infatti per definizione qualcosa
“si muove” se va verso una certa direzione; e di solito un
qualcosa va verso una certa direzione perché ne è attratta, perché
è di suo interesse. Se dunque ci tenete a sentirvi </span><span style="color: #333333;"><i>vivi</i></span><span style="color: #333333;">
non potete esimervi dal puntare una meta e dal fare di tutto per
raggiungerla. </span><span style="color: #333333;">Ma,
come si sa, </span><span style="color: #333333;">quando
</span><span style="color: #333333;">cerchiamo
di raggiungere</span><span style="color: #333333;">
una meta, anche se partiamo pieni </span><span style="color: #333333;">di
</span><span style="color: #333333;">entusiasmo
a un certo punto ci facciamo trascinare dalle difficoltà, fino a
dimenticarci dello scopo stesso che stavamo inseguendo. Per fortuna
</span><span style="color: #333333;"><i>se
impariamo ad allenarci mentalmente possiamo non solo mantenere ben
salda la meta verso cui andare ma anche, e soprattutto, superare
quasi tutte le difficoltà perché, ricordatelo sempre, i limiti sono
prima di tutto nella </i></span><span style="color: #333333;"><i>n</i></span><span style="color: #333333;"><i>ostra
</i></span><span style="color: #333333;"><i>mente</i></span><span style="color: #333333;">.</span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">Se
</span><span style="color: #333333;">avete</span><span style="color: #333333;">
avuto modo di vedere quel capolavoro che è </span><span style="color: #333333;"><span lang="en-GB-oed"><i>Revenant</i></span></span><span style="color: #333333;">,
</span><span style="color: #333333;">con
la magnifica interpretazione di Leonardo Di Caprio, </span><span style="color: #333333;">allora
avete già in mente una storia in cui sono ben rappresentati i
concetti a cui sto facendo riferimento</span><span style="color: #333333;">
(non descrivo niente per evitare spoiler a chi non l</span><span style="color: #333333;">o
</span><span style="color: #333333;">ha
visto; e a costo</span><span style="color: #333333;">ro</span><span style="color: #333333;">
sento di dire: rimediate al più presto </span><span style="color: #333333;">a
questa mancanza</span><span style="color: #333333;">!).</span></span></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><span style="color: #333333;">C</span><span style="color: #333333;">oncludo
con una bella affermazione di Mauro Berruto - medaglia d'argento alle
olimpiadi di Atene ed ex allenatore della squadra nazionale italiana
di pallavolo – perché lo sport è una magnifica rappresentazione
della vita da cui si può e si deve imparare tanto:</span></span></span></div>
<br />
<div align="center" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><span style="color: #333333;">«La
mentalità vincente si costruisce nello sport esattamente come nella
vita: lavorando duramente ogni giorno giorno affinché a ogni fine
giornata si sia ottenuto un piccolo miglioramento. La mentalità
vincente è quella capacità ossessiva di trovare ogni giorno
qualcosa di migliorabile e migliorarlo. Così si diventa campioni.»</span></i></span></span></div>
<div align="center" style="line-height: 150%;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><span style="color: #333333;"><br /></span></i></span></span></div>
<div style="line-height: 150%; text-align: justify;">
<span style="font-family: Bookman Old Style, serif;"><span style="font-size: 14pt;"><i><span style="color: #333333;"><b><a href="http://micheleputrino.com/">Michele Putrino</a></b></span></i></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-51235485205519216582016-02-08T12:20:00.000+01:002016-02-08T12:20:03.490+01:00Una tecnica rivoluzionaria: la Visualizzazione<span style="color: #333333; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif;"><span style="background-color: #fafafa; line-height: 23px;">Guarda il video:</span></span><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/uoC74TkNkec/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/uoC74TkNkec?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />
<span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 23px;">Negli ultimi tempi finalmente anche in Italia la Visualizzazione ha iniziato a essere presa in considerazione. </span><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; line-height: 23px;"><span style="font-size: small;">Ma perché questo stupendo “strumento”, in grado di trasformare in qualcosa di magnifico le nostre vite, </span></span><span style="background-color: #fafafa; color: #333333; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 17px; line-height: 23px;"><span style="font-size: small;">con l’arrivo dell’età adulta si è andato sempre più spegnendo? Recuperiamolo insieme.</span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.com0