tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post6097762323473849788..comments2022-03-31T21:28:54.379+02:00Comments on ARS COMMUNICANDI: Esiste il Destino?Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04043812938506341615noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-85975663716573520962015-03-25T19:06:04.864+01:002015-03-25T19:06:04.864+01:00Caro Putrino leggo spesso i tuoi articoli e molti ...Caro Putrino leggo spesso i tuoi articoli e molti li condivido. Permettimi di dissentire per esperienza personale su questo tuo concetto legato alla volontà.<br />Concordo pienamente nel credere che con la forza di volontà si possono e si devono superare i piccoli e grandi ostacoli della vita .<br />Ma credo che ognuno di noi abbia un percorso prestabilito dalla nascita fino alla morte; per quanto possiamo deviare la rotta dobbiamo comunque cercare di raggiungere il fine a noi predestinato.<br />Ora in balia dei continui fallimenti, come del resto hai sottolineato, spesso si tende a mollare ed in alcuni casi per spirito di conservazione a cercare nuove soluzioni una volta attuate tutte le vie per sovrastare l’ostacolo; dopo innumerevoli sforzi e spreco di energie, si tende a vivere una situazione di sconforto spesso legata a stati emotivi ambivalenti e contrastanti che portano inevitabilmente ad un “ crash di sistema “ senza alcuna possibilità di resettare come facilmente si può fare con una macchina …<br />Il tutto porta a una situazione di stallo e di sconforto che, se non aggredita in tempo con opportune manifestazioni positive in altri campi o da elementi esterni che possano far tornare la speranza, può causare una deflagrazione mentale che porta a stati di autolesionismo e ferma decisionale e, nei casi peggiori, al suicidio .<br />Quest’ultimo credo che sia la soluzione ottimale per finire di soffrire e per spegnere ogni altro sgradevole avvenimento che la vita propone giornalmente ai predestinati ovvero a coloro che sono scelti dal destino come vittime prestabilite e alle quali, superato un grosso problema, si presenta subito un altro come in un video gioco dove il livello successivo ha un grado maggiore di difficoltà.<br />Naturalmente parlo per esperienza personale e non voglio negare che in quei pochi momenti positivi che la vita mi ha gentilmente concesso ho visto “ il bicchiere mezzo pieno “; ma ciò non toglie alla concretezza dei fatti che alcune persone riescono con molta fortuna a raggiungere traguardi ragguardevoli ed audaci in quasi tutti i campi che determinano lo stato di felicità dell’individuo mentre altri come me soccombono cercando di rimandare l’inevitabile nella speranza che qualcosa possa cambiare: è un po’ come vivere, al pari di “ Robinson Crusoe “, in un’ isola deserta con la consapevolezza che non esistono molte soluzioni per ritornare a casa se non la speranza unica che un vascello passi da quelle parti e, per quanto ti ostini ad accendere giornalmente un falò al fine di segnalare la tua presenza alle navi in transito, devi sperare in primis di essere visto ed in un secondo momento soccorso. <br />Manuel Bosco<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-2178152626111847032.post-91334837459862668822015-03-20T17:23:24.271+01:002015-03-20T17:23:24.271+01:00Io credo che il destino esista, molto siamo condiz...Io credo che il destino esista, molto siamo condizionati dal luogo in cui nasciamo e viviamo, dalla famiglia e da tanti altri fattori, per cui credo che siamo liberi di costruire qualcosa e di avere libertà di scelta in un raggio di azione che ci compete! Non dipende molto dalla nostra volontà ma dalle opportunità che ci circondano. Decidere di essere Re di una nazione è letteralmente impossibile se non sono il figlio di un reale!Francesco Ricciardinoreply@blogger.com