Esiste un grande demone,
signore dell’oscurità, che alla sua comparsa ci trascina inevitabilmente nel
suo regno fatto di terrore: è la Paura. Tutti ne siamo stati preda, e molti
forse lo sono proprio in questo momento. Eppure, in realtà, la Paura non è una
vera entità, non è qualcosa che esiste: la Paura è una mancanza, esattamente come il buio è soltanto la
mancanza di luce; quando c’è luce il buio scompare facilmente, ma quando la
luce non è presente il buio domina incontrastato. Non saremmo forse dei pazzi
se volessimo scacciare il buio di una stanza con una mazza oppure proteggerci
da esso indossando una corazza? Tuttavia è esattamente quello che facciamo ogni
giorno quando sentiamo la Paura manifestarsi: ci difendiamo con corazze e
bastoni, dove le nostre corazze sono le nostre personalità costruite e i nostri bastoni sono tutte quelle tecniche per acquisire potere. Già
perché, ogni volta che ci costruiamo una personalità, la espandiamo sempre più
accumulando beni e inseguendo piaceri, opprimendo, manipolando, ossessionando e
quant’altro. E sapete perché? Soltanto per scacciare la
Paura dalla nostra vita. Ma più tentiamo di scacciarla con questi mezzi e più
essa ritorna. E allora cerchiamo di incrementare ancor più il nostro potere,
convinti che una maggiore quantità di quest’ultimo la cancellerà
definitivamente dalla nostra vita. Ma essa ritorna, sempre più opprimente,
giacché non si può scacciare l’oscurità con un bastone. E mentre tutto ciò
avviene, sorgono in noi Odio, Rabbia, Ira, Invidia, Risentimento, Colpa, Ansia
e Depressione, tutti sintomi della nostra impotenza contro la Paura, che non
fanno altro che incrementarla ulteriormente. Siamo caduti in delle sabbie mobili,
dove ogni nostro tentativo per uscirne non fa altro che trascinarci ancora più
giù. Ma se tutti questi mezzi che abbiamo provato aggravano soltanto la
situazione, che cosa possiamo realmente fare per uscirne? Dobbiamo deporre
armature e bastoni e trovare la luce che illumini questa oscurità.
Una
cosa è certa: la “luce” che farà sparire la Paura indubbiamente non si può
trovare con razionalismi o intellettualismi vari. Questi, infatti, possono
essere buoni per costruire una casa o un aeroplano, ma di certo non sono utili
per appagare la nostra esistenza, sempre che non vogliamo rimetterci a
costruire corazze e bastoni. No, l’era in cui si cercava di dare senso alla
vita attraverso la pura logica si è conclusa, purtroppo rovinosamente. È stato un tentativo
fatto certamente con buone intenzioni, ma anche Hitler e Stalin erano convinti
che, attraverso i loro metodi, avrebbero dato un fiorente futuro ai loro
popoli. Sfortunatamente troppo spesso si rivela vero il popolare detto “La via
per l’inferno è lastricata da buone intenzioni”. Lo abbiamo verificato anche
noi ogni volta che ci siamo costruiti delle personalità lavorando per
l’espansione del nostro ego: di certo le nostre intenzioni erano tutto fuorché
distruttive. E allora, dove trovare questa “luce”? La si può trovare in un
luogo che alla maggior parte di noi risulta del tutto estraneo: gli orientali
lo hanno chiamato nonmente. Attenzione!
Questo “luogo” non esiste soltanto in qualche credenza orientale o new age,
bensì è qualcosa che anche la scienza ha, in qualche modo, potuto constatare.
Negli articoli precedenti, infatti, abbiamo notato che molte delle nostre
azioni e decisioni avvengono attraverso degli automatismi neurali, ma molte
altre no. Se noi fossimo soltanto governati dal principio causa/effetto, allora
perché delle volte prendiamo coscienza
di ciò che accade e, di conseguenza, possiamo
decidere quale azione intraprendere? Naturalmente gli scienziati hanno
cercato di individuare questa coscienza
(o consapevolezza) da qualche parte
nel cervello, ma i loro sforzi sono stati vani. E questo perché quell’atto di
consapevolezza che tutti abbiamo provato è una “breccia” che si apre nella
nostra “corazza ego”, percependo quel divenire, quel flusso universale, che fa
evolvere l’universo. Se volete una prova di questa cosa così “strana”, pensate
un attimo alle vostre esperienze. Avete mai notato che quando siete in preda ai
vostri pensieri non riuscite a concentrarvi e a prestare la minima attenzione a
quello che state facendo mentre, quando siete rilassati, possono addirittura
arrivarvi idee geniali? Questo avviene perché quando siete presi dai vostri
pensieri vi chiudete in voi stessi, nel vostro ego, nella vostra personalità
costruita e, così facendo, lasciate fuori di voi quella forza evolutiva che a
tutto dà vita. Con la consapevolezza, invece, vi aprite a questa forza
evolutiva e vi fate coinvolgere, sentendovi in armonia con il Tutto. E i
risultati di questa “influenza” si notano subito: vi sentite creativi,
entusiasti e, soprattutto, privi di paura.
La “luce” ha illuminato l’ “oscurità”. Sono sicuro che tutti avete provato
almeno una volta questa sensazione. Dunque ecco la soluzione per debellare la
Paura: far “entrare” in noi la forza evolutiva universale attraverso la
consapevolezza. Ma come possiamo imparare a farlo di nostra iniziativa? Risposta:
attraverso l'azione attiva nel presente o la meditazione. Soltanto tramite questi "modi di essere" è possibile acquietare
la nostra mente (e quindi il nostro ego). A quel punto avverrà ciò che abbiamo
descritto sopra, e cioè ci sentiremo creativi, entusiasti e illuminati (la Paura sarà sparita:
questo era il significato originale di “raggiungere l’illuminazione”). Tutto
ciò in passato era definito “venire a contatto con Dio”. Non a caso la parola
“Dio” deriva dalla radice indoeuropea DIV=DIU che significa proprio
“splendere”, “illuminare”, “brillare”: è esattamente ciò che avviene quando
siamo consapevoli e privi di paure. Ecco allora che tutto si semplifica e
secoli di spiritualità, se liberati da scorie d’intellettualismo e
manipolazioni per governare le masse, cominciano ad acquisire un senso.
Per
millenni, praticamente in tutte le varie culture e tradizioni, si è detto che Dio è Amore, non facendo mai capire cosa questa parola
volesse realmente significare. “Amare” significa prima aprirsi a una persona a
cui si tiene, in maniera disinteressata, per poi farlo con il resto del creato.
Solo così possiamo rompere questo guscio in cui ci siamo rinchiusi e finalmente evolverci oltre ogni immaginazione. Provate ad avere paura
quando siete veramente innamorati: è impossibile. Entrereste in un vulcano
acceso per amore senza avere il benché minimo timore, e questo perché siete illuminati. E quando si è illuminati il
buio, e quindi la Paura, hanno un solo destino: sparire. Innamoratevi della
vita dunque, e a ogni alba di ogni giorno ci sarà il sole più luminoso che sia
mai apparso a splendere per voi.
micheleputrino@email.it
micheleputrino@email.it
Bel blog. Semplice e diretto.
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