Esistono essenzialmente
due modi per ottenere Potere: il
primo, che è anche il più comune, consiste nell’applicare quotidianamente la cortigianeria, e cioè nell’adulare
coloro che sono più potenti ponendosi nei loro riguardi in maniera servile; il
secondo, che è invece molto meno comune, si basa sulla capacità di persuadere le persone a intraprendere un cammino verso un ideale, una visione, un sogno comune.
Il Potere affascina da sempre l’uomo:
chi non ha mai sognato di diventare un mito del cinema, un milionario, una rock
star, di passare con una Ferrari di fronte alle persone che ci conoscono, di
essere riconosciuta come la persona più intelligente di tutte, o come la più
bella. Insomma, ci siamo capiti. Tutto questo, per quanto strano possa suonare
all’orecchio, è voglia di Potere o,
come la definiva Friedrich Nietzsche, volontà
di potenza. Tutti ne siamo affascinati. Certo, ognuno di noi ricerca il
Potere negli ambiti più vari e più affini a sé, ma tutti continuiamo a cercarlo.
Tolkien, con Il Signore degli Anelli,
ha creato la più grande saga epica moderna (nonché uno dei libri più venduti
della storia) completamente incentrata proprio sull’irresistibile fascino del Potere.
Ma bisogna stare attenti quando cerchiamo di etichettare in modo morale e
assoluto un concetto così complesso.
Nella nostra cultura occidentale tendiamo
a dare una connotazione negativa a tutto ciò che ha a che fare con il Potere. Il
motivo è semplice: abituati a vedere come nel quotidiano lo si ottiene, e cioè
attraverso la cortigianeria, le persone che osservano il processo dall’esterno
hanno un naturale senso di disprezzo, perché a nessuno piace vedere persone
false e opportuniste. D’altra parte, però, come abbiamo accennato all’inizio,
esiste un altro modo per ottenere Potere: convincere
le persone a intraprendere un viaggio insieme a noi verso una nuova e
affascinate meta. Questa è certamente la strada più dura, difficile e faticosa,
ma è anche la più duratura e che riempie la vita di chi la percorre di
entusiasmo e di significato. Questa fu la strada percorsa da Alessandro Magno,
Giulio Cesare, Carlo Magno, Giovanna d’Arco, Martin Lutero, Napoleone
Bonaparte, Mahatma Gandhi, Martin Luther King, Madre Teresa di Calcutta, Nelson
Mandela. Uomini e donne che hanno dimostrato quanto potente possa essere un
ideale, una visione, un sogno se mantenuto e portato avanti con convinzione e
fermezza. Questa è la vera strada su cui colui o colei che voglia vivere
pienamente la propria vita, fino a convincere gli altri a fare lo stesso, si
deve incamminare. Un vero leader, infatti, è soltanto colui che riesce a far
diventare a loro volta leader coloro che lo seguono. Altrimenti ci troviamo
soltanto alla corte di un despota, di un tiranno. E la storia ha sempre dato
torto ai tiranni, mentre ha sempre dato ragione a chi ha lottato per la Libertà
propria e altrui. Se la cosa può sembrare a qualcuno di voi troppo romantica e
poco reale, date un’occhiata al mondo dell’imprenditoria: oggi hanno successo
soltanto quei prodotti e servizi che creano entusiasmo nel cliente contribuendo
a rendere la sua vita in qualche modo più autonoma. Un esempio tra tutti: Steve
Jobs. Con i suoi prodotti innovativi e prestando sempre la massima attenzione
alle esigenze delle persone al fine di renderli sempre più autosufficienti (pensate
a iTunes per esempio: un modo per ascoltare la musica che si desidera quando si
vuole e dove si vuole), Jobs è riuscito a rivoluzionare la vita degli uomini dell’ultimo
decennio. E questo perché ha inseguito con testardaggine i propri ideali e i
propri sogni insistendo, con altrettanta testardaggine, affinché anche gli
altri si convincessero dell’importanza di ciò in cui credeva lui. Sì perché, se
si vuole portare qualcosa in questo mondo, al contrario di quanto troppo spesso
si sente dire, è necessario essere fortemente convinti di quello in cui
crediamo, di quello che facciamo e di quello che affermiamo. Dobbiamo credere
in noi stessi con fermezza perché se non siamo i primi ad aver fiducia in ciò
in cui crediamo, come potrebbe mai un’altra persona prenderci sul serio?
Se vogliamo ottenere un vero, sano e duraturo
Potere dobbiamo vedere le nostre azioni come una missione da compiere. E dobbiamo crederci veramente. Nessuno ha
mai suscitato entusiasmo facendosi vedere titubante sui propri ideali e sulle
proprie azioni o calcolando, come un ragioniere del fisco, vantaggi e svantaggi
di una possibile decisione. No. Sono necessari un possente slancio vitale e una
grande e ferma Fede nel proprio credo, affinché possa nascere in noi, fino a trasmetterla
agli altri, una profonda fiducia nel fatto che riusciremo a dare un contributo al
miglioramento dell’umanità. E se nelle vostre menti dovesse sorgere il dubbio “Posso
anche convincere me stesso e magari qualche mezza dozzina di persone, ma non
riuscirò mai a convincere una moltitudine”, ricordatevi dell’antico detto
latino Gutta Cavat Lapidem (La goccia
scava la pietra). Sì perché così come una semplice e innocua goccia può,
persistendo, bucare la più dura e inamovibile roccia, anche noi, per quanto
insignificanti possiamo sembrare, se persistiamo con tenacia e ferrea volontà
possiamo non solo portare innumerevoli genti a lottare per la nostra causa, ma possiamo
anche scalare e toccare mete che altrimenti sarebbero irraggiungibili.
[Nei prossimi articoli approfondirò le varie conseguenze e i vari metodi e aspetti del Potere]
micheleputrino@email.it
[Nei prossimi articoli approfondirò le varie conseguenze e i vari metodi e aspetti del Potere]
micheleputrino@email.it
Ciao Michele, rinnovo i miei complimenti, come sempre i tuoi post sono interessanti e scritti molto bene, ecco perché li leggo sempre molto volentieri. Sono d'accordo con te, spesso la "cortigianeria" porta a scalare il successo e con meschinità ad arrivare alla meta ambita. Il vero potere, però, di un leader è per me colui che riesce a portare avanti un progetto o un ideale utile per la società senza pensare ai propri interessi personali. Credo che ognuno di noi dovrebbe avere una missione nella vita, uno scopo chi ci permetta di realizzarci e lasciare un segno tangibile della nostra esistenza che possa perpetuare anche dopo la nostra morte. Questa forma di potere non è temporale, è un cammino in continua crescita che parte dalle nostre azioni e con il nostro esempio. la determinazione poi di comunicare il nostro messaggio può coinvolgere moltitudini di persone che allora volta passeranno parola fino a formare dei veri fenomeni sociali.
RispondiEliminaCiao Marian,
Eliminati ringrazio molto per i complimenti, sei veramente molto gentile.
Naturalmente sono assolutamente d'accordo con te. Senza vedere la nostra vita come una "missione" che ha come scopo qualcosa che va al di là del semplice risultato momentaneo, tutto ciò che ci circonda non può che apparire inevitabilmente privo di senso. Cinismo e disfattismo, purtroppo, hanno dominato questi ultimi decenni, con risultati che sono evidenti a tutti. Ma sono sicuro che una nuova e prospera "visione del mondo" sta per affermarsi. Lo asserisco così fortemente perché ogni giorno ho modo di vedere sempre più "gocce" far proprie idee come la speranza, l'altruismo, l'entusiasmo, il coraggio, la visione spirituale delle nostre vite. Oggi siamo un piccolo ruscello, ma domani un grande oceano si presenterà ai nostri occhi. E' faticoso persistere in questo certo, ma le cose belle nella vita nascono solo dopo tanta fatica. E niente potrà mai sostituire la gioia nata dal vedere un grande sogno divenire realtà.