giovedì 20 ottobre 2016

Il Mio Metodo

Il Volano della Potenza
Quanto segue è la rappresentazione schematica del metodo da me creato (dopo circa quindici anni di ricerca teorica e pratica) per migliorare in maniera significativa sia le prestazioni personali sia quelle di gruppo, nonché la qualità stessa della vita. Esso dunque rappresenta un innovativo metodo di formazione e coaching che, se pur integrando alcune metodologie che è possibile trovare nei metodi ormai “classici” (che si possono riscontrare in alcune filosofie occidentali e orientali, nella scienza e nella tecnologia, nella Mindfulness, nella PNL, nel Linguaggio Non-Verbale e quant’altro), non si identifica con nessuno di essi.
Il principio su cui si basa questo mio metodo si ispira al volano, e cioè un sistema circolare che consente di accumulare energia quando questa è in eccesso per poi restituirla quando se ne ha bisogno. Tutto questo, quindi, mantenendo un costante equilibrio del sistema “persona” o “gruppo” mentre esercita potenza e spinge a crescere. Ecco dunque lo schema riassuntivo del mio metodo. Di seguito la spiegazione punto per punto.

POTENZA. Tutto ciò che noi definiamo “vita” altro non è che una costante ricerca di potenza. Lì dove non è presente questo tentativo di espansione, di crescita, lì dove non si va alla ricerca della sensazione di potenza, non c’è vita ma solo decadenza. Ecco dunque che per vivere bene e raggiungere risultati ed efficienza bisogna inevitabilmente inseguire la potenza, che è il principio primo per cui tutto esiste: in sostanza è la benzina della vita. Non esistono mezze misure: o si insegue la potenza oppure si precipita nella decadenza. Ma per fare ciò in maniera ottimale è necessario rendersi conto del fatto che tutto ciò che esiste, sia esso da noi ritenuto “buono” o “cattivo”, è necessario alla vita stessa; bisogna, dunque, imparare a prendereconsapevolezza della realtà così com’è per poter iniziare a compiere azioni ricche di efficienza ed energia.
CONSAPEVOLEZZA. È impossibile vivere in modo pieno ed efficace gli eventi del quotidiano senza accettare sia il “bene” che il “male”, il “giusto” e l’ “ingiusto”, i momenti di “gloria” e quelli di “decadenza”. Infatti, coloro che si rialzano più forti di prima dopo ogni caduta (è superfluo sottolinearlo ma è inevitabile che ciò avvenga più volte durante il corso della vita) sono proprio quegli individui che vedono come normale e naturale questo costante gioco di contrasti. Non a caso il contrasto tra luci e ombre è proprio ciò che ci consente di vedere (così come il contrasto tra i nostri piedi e la strada ci consente di camminare e così via). Accettare dunque il principio del contrasto come fondamentale per l’esistenza della vita significa imparare a vedere in modo lucido la realtà e, di conseguenza, a essere efficienti in quello che si fa. Questo può accadere, ovviamente, solo se impariamo a prendere consapevolezza della potenza e del contrasto che si presentano a noi attraverso l’unica cosa che ci connette alla realtà: il nostro corpo.
CORPO. Noi riceviamo le informazioni dal mondo in cui siamo immersi solo e soltanto attraverso i nostri cinque sensi, quindi attraverso il nostro corpo. Per sentirci connessi alla realtà e avere sempre il polso della situazione, dobbiamo imparare a prendere consapevolezza del nostro corpo e immergerlo, dunque, nella sensazione di potenza. Questo è possibile farlo attraverso il linguaggio del corpo che, non soltanto serve a comunicare meglio con gli altri (e a smascherare le menzogne), ma soprattutto è il “mezzo” migliore per prendere consapevolezza di noi stessi e immergerci in uno stato di potenza. Fatto questo, viene da sé l’azione. Ma questo è soltanto il primo giro del volano della potenza.
MENTE. Mentre in certe situazioni è sufficiente la sola consapevolezza del corpo, nella nostra era moderna la mente è sempre più presente nella vita quotidiana (con il termine “mente” mi riferisco alle funzioni superiori del cervello che avvengono in maniera cosciente; in sostanza, a quella voce che abbiamo spesso in testa). Molte delle attività che avvengono nella nostra era, infatti, si svolgono tra l’analisi di eventi passati al fine di cercare di prevedere gli eventi futuri; e questa è esattamente la funzione della mente. Il punto è che noi spesso confondiamo il fine con il mezzo, e cioè crediamo che l’unica cosa che conti sia la nostra mente. Questo accade perché siamo convinti che noi siamo la nostra mente o, quantomeno, che la nostra mente sia il nucleo centrale di ciò che siamo. Come abbiamo visto, la mete è una parte di noi – come lo è il nostro braccio o la nostra gamba – ma non è noi. Detto ciò, e ricollocata al suo giusto posto, è chiaro che la mente svolge un ruolo importante nel nostro quotidiano: oggi infatti è importante saper pianificare. E il modo migliore per pianificare è certamente la visualizzazione.
AZIONE. L’azione avviene quando interveniamo nel mondo che ci circonda; questo è possibile farlo soltanto attraverso le metodologie che riporto di seguito.
Visualizzazione. Quando dobbiamo prepararci per svolgere un compito o risolvere un problema, non esiste miglior “strumento” della visualizzazione. Con essa di fatto alleniamo la nostra mente ad affrontare le situazioni in cui presto ci troveremo coinvolti. Di conseguenza, la visualizzazione contribuisce significativamente a sentirsi sicuri di sé e a gestire al meglio le situazioni. Per saperne di più leggi Che cos’è la Visualizzazione.
Linguaggio del Corpo. Negli ultimi tempi l’enorme importanza del linguaggio del corpo per aumentare la nostra sensazione di potenza e, quindi, per avviare il Volano della Potenza, è stata dimostrata anche nelle più importanti sedi scientifiche ed accademiche. Amy Cuddy, docente e ricercatrice alla Harvard Business School, ne ha fatto ormai il suo cavallo di battaglia (per approfondire, leggi la mia recensione al suo libro Il Potere Emotivo dei Gesti). Insomma, per molto tempo il linguaggio del corpo è stato relegato ai soli fini di una migliore comunicazione e dello smascherare le menzogne, mentre in realtà è molto di più: esso infatti consente di aumentare, come abbiamo detto, la sensazione di potenza e, quindi, la nostra efficienza.
Comunicazione Verbale. La comunicazione verbale si differenzia dalla comunicazione compiuta attraverso il linguaggio del corpo (e quindi dal linguaggio non-verbale in toto) perché avviene solo tra esseri umani. Di fatto, però, essa non può svolgersi in modo funzionale senza la capacità, di entrambe le parti in gioco, di visualizzare e comunicare con il proprio corpo. Quando parliamo, infatti, abbiamo in mente delle immagini, dei gusti, degli odori o dei suoni che stiamo cercando di trasmettere e, quindi, di far sentire al nostro interlocutore. Ecco dunque come i due punti precedenti siano fondamentali per parlare in modo efficace, influente e farci sentire e far sentire la potenza di ciò che vogliamo trasmettere.
Motivazione. Senza una motivazione, naturalmente, è impossibile spingersi a compiere un’azione. Tuttavia, il problema delle tecniche “classiche” risiede nel fatto che tendono a costruire un sistema di scatole cinesi senza fine; in sostanza, trovata un’azione per agire, dopo non molto l’individuo si ritrova con l’esigenza di avere una motivazione per quella motivazione e così via. Naturalmente per un po’ questo “gioco” può reggere e può risultare funzionale, ma va da sé che alla lunga non solo non funziona più ma diventa controproducente. Nel mio metodo la motivazione prima viene individuata nella ricerca della sensazione di potenza che, essendo il principio primo della vita, è sufficiente per soddisfare il singolo individuo o un gruppo di persone per compiere l’azione. In sostanza, attraverso la comunicazione verbale, il linguaggio del corpo e la visualizzazione, si comunica a sé stessi e agli atri che, non solo al raggiungimento dell’obiettivo si verrà impregnati di sensazione di potenza ma che questa avverrà anche durante il percorso stesso. Ovviamente, quando a far questo è un individuo su un gruppo di individui entriamo in quel capo definito leadership.
Leadership. Un leader, per definizione, trovandosi a dirigere altre persone è costantemente sotto pressione: coordinare “teste” molto diverse tra di loro è qualcosa di molto arduo dato che, ognuna, ha esigenze tanto diverse. È arduo a meno che non si riesca a trovare una motivazione comune a tutti che, come abbiamo visto, esiste in modo certo e chiaro.
Come si è visto, tenendo in mente e applicando costantemente il Volano della Potenza è possibile gestire qualsiasi situazione. Questo ovviamente non vuol dire che non esisteranno più problemi ma che, al contrario, non solo si sarà in grado di gestirli con efficienza ma che, cosa ancora migliore, ogni difficoltà darà una maggiore spinta al nostro Volano ricaricandolo e aumentando così la nostra sensazione di potenza e, quindi, il benessere.
Il bello del Volano della Potenza, oltre a quanto finora descritto, consiste anche nella sua semplicità di applicazione: sarà infatti sufficiente far proprio il suo schema per poterlo “accendere”, proprio come un pulsante, quando si ha necessità facendogli compiere un ulteriore giro.
Semplicità, potenza ed efficienza sono le caratteristiche del Volano della Potenza, volano che è applicabile ovunque sia presente un essere umano.

3 commenti:

  1. Domanda: siccome siamo sempre in evoluzione, se il Leader è andato molto AVANTI, non è meglio cambiare il Team con uno che si allinea meglio al suo nuovo stato di "Consapevolezza e Metodo" in modo da avere meno conflitti. La Potenza a volte crea frizioni a chi non la sopporta, e anche gelosie....cosa ne pensi? grazie uomo meraviglioso come sempre sai essere:-))

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    1. Innanzitutto grazie mille per le magnifiche parole: troppo buona :-)
      Naturalmente se c'è la possibilità, da parte del leader, di cambiare team e trovarne uno più affine allo stadio in cui si trova, questa è sicuramente la scelta ideale. Il problema è che nella gran parte dei casi questo non è possibile e, dunque, è necessario che sia il leader a trovare la soluzione affinché la squadra vada verso la giusta direzione.
      Per quanto riguarda la Potenza, certamente è la ricerca di questa - da parte dei diversi contendenti - a creare "frizioni", "conflitti" e quindi "gelosie", ma proprio per questo bisogna imparare a gestirla indirizzandola verso un "sano" obiettivo. Credere di poter eliminare la ricerca della Potenza da ogni essere umano (e da tutti gli esseri viventi) non solo è incredibilmente insano ma è anche impossibile giacché la ricerca della "sensazione di potenza" è proprio quel principio che crea la vita e la rende degna di essere vissuta.

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  2. Per la mia esperienza è "L'ego" il problema non "La Potenza" anche andando verso un "sano" obiettivo e gli stessi "Valori" di base essere "Leader Donne" non facile in Italia, useremo un pochino di piu'il "Femminile":-) quando serve mi allenero' con lei ok? grazie delle solite risposte "Illuminanti" ne faremo tesoro:-) buona serata

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