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Vi è mai
capitato d’incontrare una vostra amica per strada e, dopo aver notato la
particolare cura con cui si è vestita, di dire: “Valentina! Questa sera sei
veramente bella!” e di sentirvi rispondere: “Perché, di solito me lo dici per
prendermi in giro?”. Casi del genere accadono perché difficilmente ci
preoccupiamo di immedesimarci nello stato d’animo del nostro interlocutore
prima di parlare.
Quando
incontriamo una persona, prima che le sue labbra possano muoversi, già tutto il
suo essere ci parla. Ma noi, troppo presi soltanto dal nostro ego, non
prestiamo attenzione a chi abbiamo davanti e, quindi, non notiamo quello che
ci dice indirettamente; logica conseguenza: diciamo cose sbagliate. A tal proposito vediamo cosa NON DIRE quando si interagisce
con una persona.
Frasi da NON PRONUNCIARE
1. “Oh!
Finalmente sei riuscito a combinare qualcosa di buono! Bravo!”. Una frase del
genere sta indirettamente dicendo che l’interlocutore è considerato normalmente
un idiota e che, “incredibile!”, anche lui è riuscito a fare una cosa intelligente
nella sua vita. L’utilizzo di questo modo di fare non vi porterà mai nessun
vantaggio pratico, se non quello di farvi sentire, in modo molto infantile, per un istante degli esseri “superiori”. In realtà non solo non vi
porta vantaggi ma addirittura degli svantaggi, e anche molto pesanti. Infatti,
la persona che voi credete di elogiare con “simpatia” in realtà inizierà a
covare del rancore verso di voi aspettando il momento per “farvela pagare”. Non
solo. Se questo non vi spaventa, sappiate anche che di certo non lo spronerete
a fare meglio: questi modi inibiscono l’azione dell’altro limitando ancor più
la sua efficienza. Infine, anche gli altri che vi osservano agire così
manterranno una certa distanza da voi e non si sentiranno sereni in vostra
presenza.
2. “Si vede che
hai lavorato tanto: hai fatto veramente un ottimo lavoro. Sarai stanco ma puoi
sentirti soddisfatto”. Utilizzare frasi da “mamma” o “papà” verso persone
adulte, per quanto possa sembrare un modo “gentile”, non è mai una scelta
saggia. Infatti normalmente le persone sono orgogliose, e questo significa che
non gli va mai di sentirsi “inferiori” a qualcuno; cosa che avviene, invece,
quando si ha di fronte una “pseudo mamma” o uno “pseudo papà”.
3. “E chi si
sarebbe mai immaginato che ci saresti riuscito!”. Pensare di elogiare qualcuno
utilizzando un tipo di frase del genere è, in pratica, come darsi la zappa sui
piedi. Le persone in gamba cercano sempre di migliorarsi: questo significa provare
a fare sempre un passo in più rispetto a dove si trovano. Dire “non credevo che
ci saresti riuscito” porta automaticamente a pensare “Perché, credevi fossi un
imbecille?”, nonché, in alcuni casi, a dubitare delle proprie potenzialità:
“Allora le altre volte mi sono comportato da stupido?”.
A questo punto
sarebbe interessante sapere COSA DIRE nel caso si voglia fare un elogio. Allora
procediamo.
Come riferire un complimento
1. Il miglior
modo per riferire un elogio è certamente quello indiretto attraverso un’altra
persona. Ad esempio, invece di andare da una persona e dirgli “Bravo!” o una
delle sue varianti più o meno elaborate, cercate di parlare in maniera molto
positiva di questa persona con i suoi amici, colleghi o
conoscenti: vi assicuro che appena arriverà il messaggio all'interessato avrete reso quella
persona, almeno per quel momento, una tra le più felici della terra. E questo
perché sa che nessuno parla bene degli altri se non perché ci crede veramente.
Ovviamente, la sua stima verso di voi salirà alle stelle.
2. Naturalmente
non dovete limitarvi a pronunciare soltanto elogi in maniera indiretta. È molto
importante che lo facciate anche in maniera diretta e, soprattutto, di fronte
ad altre persone. Molti tendono a non mettere in pratica quest’ultima parte perché
credono di creare una situazione di imbarazzo dalle sfaccettature negative. In
realtà, sebbene si crei in effetti un momento di forte emotività, questa non è
affatto negativa, bensì molto positiva. Sarà un magnifico ricordo per chi riceve
l’apprezzamento e una bella esperienza per chi è presente. Quindi, non preoccupatevi di elogiare in pubblico
(ma senza esagerare).
3. Quando fate
dei complimenti (sia in modo diretto sia indiretto), non siate generici bensì
cercate di evidenziare cosa vi ha colpito e spiegatene il perché. È così che
farete capire che siete sinceri giacché dimostrate di aver prestato attenzione alle sue
azioni e, quindi, che non dite quelle parole per ipocrisia.
Tutto il succo dell’argomentazione potrebbe essere sintetizzato con queste semplici parole: Non trattate mai nessuno come se fosse una
persona insignificante... e, potete starne certi, tutto il resto ne
conseguirà...
micheleputrino@email.it
* Foto by geralt (Pixabay)
micheleputrino@email.it
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