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Pensate al
condizionamento che subiamo costantemente tramite il bombardamento
pubblicitario, fino a "patire" il fascino quasi irresistibile per una certa
automobile o per un particolare nuovo strumento tecnologico: tutto ciò non sarebbe
possibile senza quel “mondo” etichettato come “manipolazione mentale”. Oltre
alla manipolazione “esterna”, esistono anche momenti in cui ci
auto-manipoliamo: questo accade ogni volta che cerchiamo di convincerci di
qualcosa che vogliamo che sia vero.
In sostanza, poiché il nostro cervello vede e percepisce il mondo attraverso le
nostre convinzioni, il manipolatore
(che sia “esterno” o “interno” a noi) lentamente modifica la nostra percezione del mondo: ne consegue una naturale modifica delle nostre emozioni e, di conseguenza, delle nostre
azioni. E, guarda caso, proprio su questo principio si basa l’ipnosi. Sembra una
cosa strana? Eppure, pensateci bene: cosa fanno i bambini quando giocano? Non
cambiano la percezione di una bambola fino a “vederla” vera? Qualcuno definisce
tutto ciò “suggestione” o “auto-suggestione”. Fatta questa doverosa premessa, vediamo come funziona
questa famosa “manipolazione occulta”.
La prima cosa
che un manipolatore cerca di fare è conquistare la vostra fiducia: senza ciò è
impossibile essere condizionati. E affinché questo possa avvenire, è necessario
“emanare” capacità e competenza da ogni parte del corpo. La cosa interessante è
che è sufficiente “sembrare” competenti: non è necessario esserlo veramente.
Certo, a lungo andare il Re viene scoperto nudo, ma questa è un’altra storia.
Successivamente
il manipolatore si posiziona sulla vostra stessa “lunghezza d’onda” al fine non
solo di dirvi ciò che dovreste fare,
bensì di spingervi a vivere con
l’immaginazione ciò che vuole che voi facciate. Se la sua intenzione è quella
di farvi sbadigliare, non si limiterà a dirvi “Adesso fate sbadigli” ma
utilizzerà un approccio del tipo: “Mentre siete concentrati a leggere queste
righe, prestate sempre più attenzione a ogni singola parola. Più leggete, più vorreste
non concentrarvi troppo e più sentite che sta per arrivare quella piacevole
sensazione che dona un piacevolissimo sbadiglio …”; e così quasi certamente in
questo momento non siete riusciti a trattenere uno sbadiglio… è successo anche
a me mentre scrivevo la “malefica” frase. Questo metodo funziona (almeno nella
maggior parte dei casi) perché chi ci parla ha creato una certa sintonia con
noi: infatti descrive ciò che effettivamente stiamo provando in un determinato
momento, nonché quello che faremo immediatamente dopo; in seguito “immette” un
comando, proprio come se fossimo noi stessi a ordinarlo al nostro corpo.
Come terza e
ultima cosa il nostro manipolatore ci porterà lentamente a visualizzare in maniera vivida ciò che vuole “immettere” nelle
nostre menti. Questo perché le immagini hanno molto più potere rispetto a una
semplice richiesta o spiegazione. Ed è proprio per tale motivo che il romanzo Il Codice Da Vinci di Dan Brown, pur
trattando argomenti presenti da tanto tempo in una moltitudine di saggi, ha
avuto un incredibile successo: ha dato a una teoria un volto e una storia “palpabile”.
Dunque ora
sapete come, in grandissime linee, si muove un manipolatore. Spero che queste
nuove conoscenze possano tornare utili al fine di smascherare i “male
intenzionati” giacché, come ha
scritto giustamente la scrittrice Diane Setterfield: «Le parole hanno uno strano potere: in mani
esperte, manipolate con brio, vi imprigionano». Dunque... tenete gli occhi bene aperti.
* Foto by ClkerFreeVectorImages (Pixabay)
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