Non
ci crederete mai (o magari sì) ma se vi immedesimate con un animale
che vi affascina potete fare vostra la sua "energia", una
"energia bestiale" appunto. I monaci Shaolin lo sanno da
sempre: ecco perché fanno quelle mosse che a noi sembrano così
strane (e per alcuni ridicole). Ma ora, come sempre, andiamo subito a
vedere la tecnica che ho elaborato per fare tutto ciò.
Tecnica
dell'Animale Guida
- Avete già un animale a cui fate riferimento per trarre ispirazione? Se la risposta è sì allora passate al punto due. Se invece è no, andate su Google Immagini e scrivete “animali”: cercate tra le foto che appaiono e trovate l'animale che più sentite simile a voi, che vi attrae o che, in qualche modo, percepite come “ideale”. So che qualcuno starà pensando che per lui o per lei non può esistere nessun animale con cui potersi identificare ma, fidatevi, lo troverete certamente.
- Adesso alzatevi e iniziate a camminare. Mentre camminate guardatevi intorno, sentite il vostro corpo e percepite il mondo che vi circonda come lo sentirebbe e lo percepirebbe il vostro animale guida.
- Prestare la massima attenzione alle sensazioni che sorgono in quel determinato momento. Voi ora siete il vostro animale guida.
- Sentite come ogni goccia del vostro corpo è impregnato di sicurezza? Ora sapete esattamente quello che dovete fare, sapete come muovervi, sapete cosa cercare.
- A seconda che la vostra "guida" sia un predatore, un essere dolce, bello o altro sentite scorrere in voi la sua potenza, la sua dolcezza o la sua bellezza. In un istante sentirete vostre le sue migliori caratteristiche e voi vi sentirete migliori e con una maggiore carica di "energia bestiale".
Da
questo momento in poi, ogni volta che “evocherete” il vostro
animale guida, voi sentirete che le sue magnifiche caratteristiche
entreranno nel vostro corpo, diventando vostre. Da oggi anche le
situazioni più difficili non vi spaventeranno perché, in quei
momenti, evocherete il vostro spirito più forte, il vostro animale
guida e, con esso, l' "energia bestiale" di cui avete il
bisogno.
Michele
Putrino
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