lunedì 28 settembre 2015

Come Attirare l’Attenzione

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Piaccia o no, le persone e le cose sono tutte giudicate dall’apparenza. E se sarete onesti con voi stesti, se vi soffermerete per un momento con attenzione ad osservare le vostre reazioni quando interagite con un’altra persona, noterete che questo vale anche per voi. In sostanza siamo proprio come la luce: ciò che non brilla in questo mondo non esiste. Cercare scorciatoie credendo che in realtà siamo attratti da “altro” è un “volersi illudere” – che molto probabilmente per molte persone è importante e avrà certamente la sua utilità – ma credo sia importante prendere consapevolezza di come va questo mondo al fine di smettere di soffrire soltanto perché non si conoscono le “regole del gioco”. Già perché la vita è un gioco, dove ognuno ha soltanto un fine: cercare di affermarsi. E se pensate che sia un’affermazione “troppo cinica”, guardate quali sono i momenti in cui vi sentite bene: non sono proprio quei momenti in cui vi è stata riconosciuta una vostra capacità (per esempio a lavoro), o siete riusciti a comprare ciò che desideravate, o a fare dieci minuti di corsa di più del solito, o a conquistare il cuore di una persona? Tutto questo (e, ovviamente, molto altro ancora) cosa credete che sia se non l’affermazione di voi stessi in una situazione, su di un oggetto, in un tempo, o su di un altro vostro simile? È giusto che le cose stiano così? È sbagliato? Come sempre dipende dall’uso che se ne fa e dal punto di vista in cui ci si pone. Quel che qui ci interessa è capire che questo è un dato di fatto della realtà e che comprendere finalmente i suoi meccanismi può migliorare sensibilmente la qualità della nostra vita.

Dunque, qual è la prima fondamentale regola da seguire per attrarre i riflettori su di sé? È semplice e vecchia come il mondo, e fu bene chiarita in poche parole oltre un secolo fa da Oscar Wilde: «Bene o male, l’importante è che se ne parli». È fondamentale che creiate un’immagine di voi che rimanga impressa, anche se questo vuol dire apparire “cattivi”. Come diceva, infatti, il poeta rinascimentale Pietro Aretino: «Anche quando si inveisce contro di me, guadagno rinomanza». In sostanza è preferibile essere biasimati che essere del tutto ignorati. Perché è importante che molti sguardi siano rivolti, nel bene o nel male, su di noi? Perché, come le neuroscienze ci spiegano, la gente agisce per imitazione e, dunque, se la maggioranza dà importanza a una certa cosa il singolo farà lo stesso. Un esempio classico è la coda che si forma all’entrata di un negozio: più questa è lunga e più altra gente si sentirà “spinta” a mettersi in coda anche lei perché, ai loro occhi, “se lo fa tutta questa gente ne deve valere proprio la pena!”. Oppure pensate all’urgenza di possedere l’ultimo modello di smartphone perché “non posso restare indietro rispetto agli altri!”. Ma lo stesso vale per la moda e per un’infinità di altre cose che non possiamo adesso elencare, altrimenti restiamo qui fino a domani mattina. È quindi necessario inventarsi qualcosa di eccentrico, di “strano” per attirare su di sé un pubblico. Vi sconsiglio però di fare qualcosa di troppo estremo tipo quello che fece Erostrato, un pastore dell’Antica Grecia che, non avendo nessuna particolare dote ma una voglia incontrollabile di restare nella storia, appiccò il fuoco – distruggendolo – al celebre tempio di Artemide considerato, udite udite, una delle sette meraviglie del mondo antico! Oltre che a condannarlo a morte, i suoi concittadini legiferarono che il suo nome fosse cancellato e dimenticato per sempre. Fatto sta (a dimostrazione della potenza dell’argomento che stiamo trattando) che a distanza di più di duemilatrecento anni il suo nome è presente in tutte le enciclopedie del mondo, raggiungendo così la “fama imperitura” che tanto aveva agognato.
Insomma, all’inizio dei vostri propositi dovrete legare la vostra immagine a qualcosa che vi distingua nettamente da tutti gli altri. Alcuni fanno questo vestendosi in maniera diversa rispetto al contesto in cui si trovano ad agire (un buon esempio in questo caso è il giornalista Andrea Scanzi che, con le sue magliette e i suoi giubbotti in pelle, si distingue nettamente dagli altri personaggi presenti in un talk show, in genere vestiti in maniera molto formale; o, ancora, un altro buon esempio è la criminologa Roberta Bruzzone, professionista dalle indubbie qualità lavorative, arrivata al grande pubblico anche grazie alla sua altrettanta indubbia estetica “mozzafiato”), altri trovando “un nemico” da combattere e, altri ancora, agendo in modo del tutto stravagante. Ciò non significa che basta questo tipo di “trucchi” per avere un duraturo successo; per “durare”, infatti, bisogna avere anche delle qualità. Il problema è che se avete delle qualità e non trovate il mondo di farvi notare, quel seme che potrebbe diventare una grande quercia si secca e sarà confuso e scambiato per un altro insignificante ciottolo.
Le società umane pretendono individui alfa, persone da poter ammirare e invidiare allo stesso tempo. Non preoccupatevi, dunque, se avete delle qualità che vi collocano fuori dal coro: se le saprete sfruttare ed esaltare nel giusto modo, state pur certi che faranno la vostra fortuna.

“Ostentare e farsi vedere...
Ciò che non si vede non esiste...
Baltasar Gracián


* Foto by OpenClipartVectors (pixabay)

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