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Piaccia
o no, le persone e le cose sono tutte giudicate dall’apparenza. E se sarete onesti con voi stesti, se vi soffermerete
per un momento con attenzione ad osservare le vostre reazioni quando interagite
con un’altra persona, noterete che questo vale anche per voi. In sostanza siamo
proprio come la luce: ciò che non brilla in questo mondo non esiste. Cercare
scorciatoie credendo che in realtà siamo attratti da “altro” è un “volersi
illudere” – che molto probabilmente per molte persone è importante e avrà
certamente la sua utilità – ma credo sia importante prendere consapevolezza di
come va questo mondo al fine di smettere di soffrire soltanto perché non si
conoscono le “regole del gioco”. Già perché la vita è un gioco, dove ognuno ha soltanto un fine: cercare di affermarsi. E se pensate che sia un’affermazione “troppo
cinica”, guardate quali sono i momenti in cui vi sentite bene: non sono
proprio quei momenti in cui vi è stata riconosciuta una vostra capacità (per
esempio a lavoro), o siete riusciti a comprare ciò che desideravate, o a fare
dieci minuti di corsa di più del solito, o a conquistare il cuore di una
persona? Tutto questo (e, ovviamente, molto altro ancora) cosa credete che sia
se non l’affermazione di voi stessi in una situazione, su di un oggetto, in un
tempo, o su di un altro vostro simile? È giusto che le cose stiano così? È
sbagliato? Come sempre dipende dall’uso che se ne fa e dal punto di vista in
cui ci si pone. Quel che qui ci interessa è capire che questo è un dato di fatto della realtà e che
comprendere finalmente i suoi meccanismi può migliorare sensibilmente la
qualità della nostra vita.
Dunque,
qual è la prima fondamentale regola da seguire per attrarre i riflettori su di
sé? È semplice e vecchia come il mondo, e fu bene chiarita in poche parole
oltre un secolo fa da Oscar Wilde: «Bene o male, l’importante è che se ne parli».
È fondamentale che creiate un’immagine di voi che rimanga impressa, anche se questo
vuol dire apparire “cattivi”. Come diceva, infatti, il poeta rinascimentale
Pietro Aretino: «Anche quando si inveisce contro di me, guadagno rinomanza». In
sostanza è preferibile essere biasimati che essere del tutto ignorati. Perché è
importante che molti sguardi siano rivolti, nel bene o nel male, su di noi?
Perché, come le neuroscienze ci spiegano, la gente
agisce per imitazione e, dunque, se la maggioranza dà importanza a una certa cosa il singolo farà lo stesso. Un esempio classico è la coda che si forma all’entrata di un
negozio: più questa è lunga e più altra gente si sentirà “spinta” a mettersi in
coda anche lei perché, ai loro occhi, “se lo fa tutta questa gente ne deve
valere proprio la pena!”. Oppure pensate all’urgenza di possedere l’ultimo modello di smartphone perché “non
posso restare indietro rispetto agli altri!”. Ma lo stesso vale per la moda e per un’infinità di altre cose che
non possiamo adesso elencare, altrimenti restiamo qui fino a domani mattina. È
quindi necessario inventarsi qualcosa di eccentrico, di “strano” per attirare
su di sé un pubblico. Vi sconsiglio però di fare qualcosa di troppo estremo
tipo quello che fece Erostrato, un pastore dell’Antica Grecia che, non avendo
nessuna particolare dote ma una voglia incontrollabile di restare nella storia,
appiccò il fuoco – distruggendolo – al celebre tempio di Artemide considerato,
udite udite, una delle sette meraviglie del mondo antico! Oltre che a condannarlo a morte, i suoi concittadini legiferarono che il suo nome fosse
cancellato e dimenticato per sempre. Fatto sta (a dimostrazione della potenza
dell’argomento che stiamo trattando) che a distanza di più di duemilatrecento
anni il suo nome è presente in tutte le enciclopedie del mondo, raggiungendo
così la “fama imperitura” che tanto aveva agognato.
Insomma,
all’inizio dei vostri propositi dovrete legare la vostra immagine a qualcosa
che vi distingua nettamente da tutti gli altri. Alcuni fanno questo vestendosi
in maniera diversa rispetto al contesto in cui si trovano ad agire (un buon
esempio in questo caso è il giornalista Andrea Scanzi che, con le sue magliette e i
suoi giubbotti in pelle, si distingue nettamente dagli altri personaggi
presenti in un talk show, in genere vestiti in maniera molto formale; o,
ancora, un altro buon esempio è la criminologa Roberta Bruzzone, professionista dalle
indubbie qualità lavorative, arrivata al grande pubblico anche grazie alla sua
altrettanta indubbia estetica “mozzafiato”), altri trovando “un nemico” da
combattere e, altri ancora, agendo in modo del tutto stravagante. Ciò non
significa che basta questo tipo di “trucchi” per avere un duraturo successo;
per “durare”, infatti, bisogna avere anche delle qualità. Il problema è che se avete delle qualità e non trovate il
mondo di farvi notare, quel seme che potrebbe diventare una grande quercia si
secca e sarà confuso e scambiato per un altro insignificante ciottolo.
Le
società umane pretendono individui alfa, persone da poter ammirare e
invidiare allo stesso tempo. Non preoccupatevi, dunque, se avete delle qualità
che vi collocano fuori dal coro: se le saprete sfruttare ed esaltare nel giusto
modo, state pur certi che faranno la vostra fortuna.
“Ostentare e
farsi vedere...
Ciò che non si
vede non esiste...”
Baltasar Gracián
* Foto by OpenClipartVectors (pixabay)
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