Una vostra conoscente
vi sta dicendo che la vostra più cara amica se ne va in giro a sparlare di voi.
Come fate a capire se vi sta raccontando una bugia, per chissà quale secondo
fine, oppure dice la verità? Un metodo c’è, ed è vecchio quanto il mondo:
guardatela negli occhi! Quante volte abbiamo sentito dire “se vuoi capire se ti
stanno mentendo, guardali negli occhi”? Per via di vari fattori fisiologici, gli
occhi compiono dei movimenti corrispondenti al nostro stato d’animo. Nel
precedente articolo abbiamo parlato della dilatazione delle pupille, qui invece
ci occuperemo dei movimenti oculari.
Ma come funziona questo “metodo” e come applicarlo nel nostro caso?
Prima di iniziare è importante che facciate
una cosa: calatevi nella parte. Riuscite a vedere il viso e lo sguardo di una
vostra conoscente che potrebbe rientrare nella nostra situazione? Bene (sono
sicurissimo di sì…). Per prima cosa, dopo il suo bel racconto, gli facciamo
qualche domanda che, attenzione, non riguarda ciò che ha appena finito di dire
bensì qualcosa di generico del tipo: “Senti, venendo qui hai notato se i lavori
dall'altra parte della strada li hanno finiti?”, oppure “Non è che per caso ti
ricordi se ho lasciato il cellulare sulla scrivania?” e cose del genere. Naturalmente,
dopo domande di questo tipo, vediamo comparire sul volto della nostra carissima
futura amica (o malefica manipolatrice) un’espressione di smarrimento che in un
nano secondo ci dice: “E che cavolo ha a che fare con quello che ho detto?”. Ma
noi ce la ridiamo sotto i baffi e gli chiediamo, senza suscitare sospetti, se
per favore può rispondere alla nostra domanda. Il motivo di questa scenetta da
Teatro dell’Assurdo è dovuta al fatto che, così facendo, noi possiamo “calibrare”
la nostra interpretazione dei suoi movimenti oculari. Infatti di norma la cosa
funziona così: se porta il suo sguardo in alto od orizzontalmente alla nostra
destra sta cercando di ricordare, e quindi di dirci qualcosa che realmente è
accaduto; se, invece, il suo sguardo va in alto od orizzontalmente alla nostra
sinistra allora sta attivando la sua parte creativa, e quindi ci sta
raccontando un sacco di fesserie. Questo, però, succede appunto nella norma, ma non è detto che il
nostro soggetto ci rientri. Ecco perché è importante fare “domande test” fuori
contesto, e all'improvviso, a cui non potrà fare altro che cercare di ricordare
e di rispondere istintivamente: solo in questo modo potremo verificare se la
nostra “lettura” è affidabile oppure no. In realtà sarebbe bene non affidarsi
solo ed esclusivamente a questo “metodo”. I singoli segnali sono come le
singole parole: è necessario avere un ben determinato contesto per ottenere un
ben determinato significato. La parola “casa” nella frase “Quella è la casa in
cui abito” ha un significato del tutto diverso da quello nella frase “Con te mi
sento a casa”. Lo stesso accade con il linguaggio del corpo: abbiamo bisogno di
diversi segnali per poterne comprendere il significato. Ma per adesso provate a
mettere in pratica il metodo “movimenti oculari”, di sicuro vi divertirete.
micheleputrino@email.it
[Giorno 28 febbraio 2015 alle ore 16:00 presso il Talent Garden di Torino ci sarà la conferenza IL POTERE SEGRETO DEL LINGUAGGIO DEL CORPO da me tenuta (potrebbe essere un'occasione per incontrarci). Per prenotare il posto clicca qui e ritira gratuitamente il tuo biglietto]
micheleputrino@email.it
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