lunedì 9 novembre 2015

Non Smettete di Lottare

Nell’arco della vita è capitato a tutti noi di attraversare difficoltà che sembrano impossibili da superare, che ci opprimono, che calpestano il nostro animo. Sentiamo di perdere la voglia di rialzarci. Sentiamo di aver smarrito il desiderio di continuare a vivere. E questo solo se le difficoltà sembrano impossibili. Se poi, invece, è accaduto qualcosa di spaventoso che ci ha colti del tutto impreparati, che magari porta con sé la distruzione di tutto quello che abbiamo costruito, di tutto quello che abbiamo amato, di tutto quello in cui abbiamo creduto, allora non solo perdiamo le forze per continuare a lottare ma iniziamo a odiare chiunque e qualsiasi cosa. Sentiamo che la vita ci ha preso in giro e che, quindi, non ha più nessun senso rispettare le sue regole. Questo perché siamo convinti che a ogni nostro sforzo, a ogni nostro sacrificio debba corrispondere un premio, non certo una sofferenza. E così ecco farsi strada in noi la disperazione, che ci afferra e ci trascina sempre più giù, nelle profondità di un mondo privo di qualsiasi senso.

Eppure, in questo mondo in cui sembra regnare soltanto il disastro, l'inesorabile rovina, ci sono persone che hanno perso il lavoro e, dopo aver lottato con tenacia, si sono rifatte con un lavoro migliore del precedente; ci sono sognatori che, dopo essere stati derisi da chiunque per le loro “strampalate” idee, sono poi stati osannati come brillanti menti; ci sono persone che hanno passato pene dell’inferno per delle malattie che poi sono riuscite a sconfiggere; ci sono professionisti e imprenditori che sono caduti completamente in rovina, sommersi da una valanga di debiti, eppure sono riusciti a rialzarsi e a creare qualcosa di più grande e di più bello di quello che avevano prima; ci sono idealisti che, dopo aver trascorso quasi trent’anni in carcere, sono riuscire a portare a compimento la loro causa.
Nei momenti di difficoltà siamo simili all’escursionista che si è perso in una foresta e che, sfiancato, vorrebbe lasciarsi morire appoggiato a un albero. Ma, proprio come l’escursionista, quel pensiero deve essere letto come il segnale che ci dice che è arrivato il momento di compiere uno sforzo che va al di là di quello che normalmente viene ritenuto umanamente possibile. Sì perché anche nelle situazioni in cui tutto sembra impossibile, in cui tutto appare inevitabilmente destinato alla rovina, una strada che ci riporta verso il nostro giusto cammino, per quanto nascosta, esiste. E questo perché nessuno di noi è venuto in questo mondo per caso.
Quando tutto sembra andare storto, l’unica cosa a cui non bisogna pensare è la resa. Quando tutto sembra sbagliato, irreale, assurdo, privo di qualsiasi umanità e giustizia, possiamo abbassarci, indietreggiare, strisciare se necessario, ma solo e soltanto per aspettare il momento che ci consentirà di rialzarci in tutto il nostro splendore. Non smettete mai di lottare.

Michele Putrino

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