* |
Come scrive
giustamente Francesco Di Fant, uno dei massimi esperti italiani di linguaggio del corpo, «chi mette le mani
dietro la schiena mostra, in realtà, di non avere timore; è come se volesse
dire: “Guardate! Non ho nulla da nascondere e non ho bisogno di difendermi con
le braccia dai vostri attacchi, non sono un pericolo e allo stesso tempo non ho
paura”». Questo significato “più profondo” del gesto di mettere le mani dietro
la schiena risale a un periodo molto più remoto rispetto alla nostra infanzia, e
cioè da quando, per poter sopravvivere nelle foreste, i nostri antenati erano
obbligati ad attaccare e a difendersi “allungando le braccia” (naturalmente
questo vale ancora oggi in alcuni ambienti e situazioni). Ne consegue, dunque,
che quando vediamo qualcuno “allungare le braccia” la nostra parte più
primitiva e istintiva reagisce interpretando quell'azione come un attacco nei nostri
riguardi o come un tentativo di difesa; al contrario, quando il nostro
interlocutore mette le mani dietro la schiena, la sua parte primordiale vuole
farci capire, appunto, che non ci teme né, tantomeno, che abbia intenzione di
attaccarci.
Insomma,
come molto spesso accade, le apparenze ingannano. Quindi la prossima volta che
avete di fronte qualcuno che ha le mani dietro la schiena non guardatelo con
sospetto: è molto probabile invece che sia una persona di cui potersi fidare.
Nessun commento:
Posta un commento