Coloro che si trovano in una posizione di comando normalmente applicano uno di questi due metodi per esercitare la propria leadership: o fanno capire – seppure in modo indiretto – che se non si obbedisce alle loro direttive si subiranno delle pesanti conseguenze (metodo “tradizionale” per affermare il proprio potere), oppure persuadono e manipolano con delle specifiche tecniche fino a quando non saranno i loro stessi sottoposti a “voler” fare quello che gli viene richiesto (questo secondo metodo è quello che oggi va per la maggiore). Nel primo caso si parla di Hard Power, mentre nel secondo di Soft Power.In realtà i grandi leader non applicano mai uno soltanto di questi approcci, bensì li utilizzano tutt’e due dosandoli in modo accurato a seconda delle circostanze. Quando ciò accade abbiamo a che fare con un leader che sta applicando lo Smart Power.
venerdì 9 dicembre 2016
domenica 27 novembre 2016
Nella mente di Donald Trump
Com'è
noto, a partire dal 20 gennaio 2017 il nuovo presidente degli Stati
Uniti sarà ufficialmente Donald John Trump, una delle quattrocento
persone più ricche del pianeta e ora, dunque, anche il più potente.
Estremo,
dirompente, provocatorio ed egocentrico Donald Trump riesce sempre a
far parlar di sé, facendosi odiare o amare, ma non risultando mai
indifferente a chi incrocia il suo cammino. Con il suo arrivo alla
Casa Bianca, quindi, non stupisce che in mezzo mondo siano scoppiate
proteste e indignazioni (anche molto accese). Quello che, però,
credo sia molto importante fare è analizzare – in modo obiettivo,
tecnico e razionale – le motivazioni reali che spingono
Donald Trump ad agire così come agisce, mettendo da parte ideologie,
simpatie e antipatie. Per fare questo seguirò lo stesso metodo che
ho già applicato per analizzare Vladimir Putin nell'articolo Nella
mente di Putin, e cioè individuando quattro punti fondamentali
che sono: motivazione (Punto 1); tecniche di
persuasione (Punto 2); linguaggio del corpo (Punto 3);
stile di leadership (Punto 4).
mercoledì 23 novembre 2016
Dove sta andando l’umanità?
Senza una forte motivazione per cui vivere, non riusciremmo nemmeno ad alzarci la mattina dal letto. E infatti è quello che capita quotidianamente a un gran numero di persone in tutto il mondo. Il problema è che non basta una motivazione qualsiasi, bensì deve essere, appunto, “forte”, cioè deve dare un significato alto alla nostra esistenza e, quindi, giustificare le difficoltà e le sofferenze che affrontiamo ogni giorno. Non è un caso, infatti, che da sempre le religioni sono al vertice di ogni civiltà. “Ma”, si obietterà, “anche se oggi le civiltà sono laiche riusciamo lo stesso andare avanti e a progredire”. In realtà, tutti coloro che contribuiscono significativamente all’evoluzione umana credono sempre fortemente in qualcosa che li motiva, in ogni istante, ad agire con il massimo delle energie (gli imprenditori credono al “dio” della crescita, gli scienziati al “dio” della genialità, i creativi a quello dell’innovazione). Il resto dell’umanità si “aggrappa” al carro trainato da questi individui. Ecco perché tutti abbiamo la percezione di progredire – pur non avendo apparentemente nessun “credo” – e, allo stesso tempo, viviamo in un perenne stato di vuoto e di angoscia. Eppure oggi un nuovo credo sta nascendo, un credo talmente grande che non potrà che accomunare l’intera umanità e di cui proprio in questa nostra era così turbolenta stiamo tutti vivendo il primo fiorire.
martedì 22 novembre 2016
L’attacco dello stratega (eBook)
L’ATTACCO DELLO STRATEGA è il secondo volume della collana LE REGOLE DEL GIOCO DEL POTERE. Qui di seguito è possibile leggere la prefazione e il primo capitolo.
Prefazione a L’attacco dello stratega
Prefazione a L’attacco dello stratega
È tempo di imparare ad attaccare. Non è possibile vincere nel gioco del potere senza essere in grado di “muovere per primo” sulla scacchiera.«Quando ti muovi, sii rapido come il vento, maestoso come la foresta, avido come il fuoco, incrollabile come la montagna.»Sun Tzu, L’arte della guerra
Come avrai certamente notato durante il corso della tua vita, è molto più facile e naturale mettersi sulla “difensiva” che “andare all'attacco”. Ma, anche se è detta e ridetta in continuazione da tutti, ti dico una cosa assolutamente vera: se vuoi una cosa devi prendertela. Non ci sono alternative. Infatti ricordati che non solo nessuno ti darà mai niente se non sei tu a chiedere ma, cosa ancora più importante, nessuno nemmeno ti noterà se non fai qualcosa per farti sentire. Quindi va da sé che dovrai diventare un attaccante. Il “come” diventarlo te lo spiegherò in questa Parte II de Le Regole del Gioco del Potere.
21ª Regola: Siediti al posto di comando
Molto probabilmente ti capita spesso di ricevere qualcuno nel tuo ufficio e di aver la necessità di fargli capire chi è che comanda tra voi due (magari è un dipendente che ha scambiato il posto di lavoro per casa sua). Ebbene, esiste tutta una strategia che solo i leader più affermati conoscono. Si basa esclusivamente sul linguaggio non verbale; e questo significa che potrai intimorire il tuo interlocutore pur dicendo tante belle parole (magari anche di elogio) e con un bel sorriso stampato in faccia. Ti sembra impossibile? Adesso ti spiego come fare.
- Prima di tutto rimedia una bella poltrona molto vistosa, possibilmente di pelle; assicurati che sia di quelle girevoli e regolabili in altezza.
- Una volta che ti trovi al negozio compra anche due sedie sì esteticamente piacevoli ma il quanto più scomode possibile. Inoltre, mi raccomando: che non siano né girevoli né regolabili in altezza.
- Porta tutto in ufficio e metti la tua super poltrona imperiale dietro la scrivania alzandola il più possibile in base alla tua altezza (se sei un tipo non molto alto non esagerare, a meno che non vuoi dare l’impressione di un marmocchio che sale e scenda dalla sedia di papà). Lo schienale deve essere rivolto verso una parete chiusa (quindi, quando ti siedi, alle tue spalle non devono esserci finestre o spazi aperti).
- Ora sistema le due sedie fantozziane di fronte alla tua scrivania e, mi raccomando, questa volta in modo che la schiena della tua controparte, quando si siederà, sia rivolta verso uno spazio ampio, possibilmente verso la porta d’uscita.
Se ti stai chiedendo il perché dovrebbe funzionare questo modo di disporre le sedie, il motivo è questo: quando dietro la nostra schiena è presente una parete, inconsciamente ci sentiamo più protetti perché sappiamo che non possiamo ricevere un attacco inaspettato alle nostre spalle. Inoltre, avere una sedia che ruota e facilmente spostabile ci fa sentire padroni della situazione, così come la posizione elevata rispetto al nostro interlocutore ci fa sentire dominanti su di lui.
A questo punto puoi facilmente immaginare come, invece, si sentirà il tuo “ospite” in questa situazione. Schiacciato in una sedia piccola, scomoda e che non gli dà possibilità di azione; le spalle non protette (in più con la porta che invita inconsciamente a scappar via) e con una figura che guarda dall'alto in basso. Non credo di dover aggiungere altro.
Il libro è disponibile in formato eBook al prezzo di € 2,99 ed è acquistabile nei seguenti store: Amazon, Google Play, Kobo, Apple iTunes, IBS, La Feltrinelli, Mondadori Store e in tutte le più importanti librerie online.
venerdì 21 ottobre 2016
Come persuadere gli altri senza dire una parola
Esistono indubbiamente alcune persone che riescono ad affascinarci e ad evocare la nostra simpatia già dopo pochi minuti che siamo a contatto con loro. Ciò avviene in modo talmente inteso che sentiamo di poterci fidare praticamente a occhi chiusi di loro. Com’è possibile una cosa del genere? Escludendo, naturalmente, inesistenti “motivi esoterici”, la spiegazione non può che essere logica e razionale. E, come tutte le cose logiche e razionali, chiunque può imparare a far proprio questo “super potere”. Va da sé che far propria una tale tecnica diventa qualcosa di estremamente prezioso in ambito lavorativo (per persuadere il proprio capo ad accettare una proposta o a farci concedere dei giorni liberi, oppure a convincere un cliente a chiudere in modo positivo una trattativa di vendita, ad esempio). Vediamo allora in cosa consiste questo metodo (che nell’abito della comunicazione non-verbale è chiamato rapport), e come utilizzarlo...
Continua a leggere sul nuovo sito ufficiale micheleputrino.com -> http://micheleputrino.com/2016/10/persuadere-gli-altri-senza-dire-parola/
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giovedì 20 ottobre 2016
Il Mio Metodo
Il Volano della Potenza
Quanto segue è la rappresentazione schematica del metodo da me creato (dopo circa quindici anni di ricerca teorica e pratica) per migliorare in maniera significativa sia le prestazioni personali sia quelle di gruppo, nonché la qualità stessa della vita. Esso dunque rappresenta un innovativo metodo di formazione e coaching che, se pur integrando alcune metodologie che è possibile trovare nei metodi ormai “classici” (che si possono riscontrare in alcune filosofie occidentali e orientali, nella scienza e nella tecnologia, nella Mindfulness, nella PNL, nel Linguaggio Non-Verbale e quant’altro), non si identifica con nessuno di essi.
Il principio su cui si basa questo mio metodo si ispira al volano, e cioè un sistema circolare che consente di accumulare energia quando questa è in eccesso per poi restituirla quando se ne ha bisogno. Tutto questo, quindi, mantenendo un costante equilibrio del sistema “persona” o “gruppo” mentre esercita potenza e spinge a crescere. Ecco dunque lo schema riassuntivo del mio metodo. Di seguito la spiegazione punto per punto.
mercoledì 21 settembre 2016
L’importanza di mantenere la Parola Data
Ogni
giorno assistiamo sempre più a un fenomeno apparentemente innocuo ma
che, in realtà, è alla base dei disastri personali e sociali.
Questo fenomeno è l’incapacità
di mantenere la parola data.
In
passato il valore di una persona veniva misurato da quanto questa
faceva corrispondere le sue parole ai fatti. E infatti, se ci
riflettete per un istante, è facile rendersi conto di come le parole
hanno senso solo in quanto “simbolo” di qualcosa di reale o che,
quantomeno, si crede
reale.
Nel momento in cui, invece, le parole perdono questa loro funzione di
“rappresentanti della realtà” allora ecco vederle diventare,
come si suol dire, “solo parole”, semplici suoni che alla lunga
risultano particolarmente fastidiosi anche solo da sentire. E
svuotandosi di significato, le parole pronunciate svuotano di senso,
valore e utilità anche colui o colei che le pronuncia.
Quando diciamo...
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martedì 20 settembre 2016
Il credo del vero leader
Esistono due tipi di leader: quelli che pensano solo a “fare soldi per godere dei piaceri della vita” e quelli che, invece, vedono la propria vita come una missione per fare qualcosa di grande. I primi sono inesorabilmente condannati a una vita misera per un semplice motivo: chi insegue “i piaceri” desidera ardentemente “la pace dei sensi” che, tradotto, significa la fine delle difficoltà; ma chi cerca di sfuggire alle difficoltà non è, per definizione, un leader. La natura del vero leader, infatti, risiede proprio nell'affrontare di petto le difficoltà inseguendo la grandezza e trasmettendo questa visione agli altri; e lì dove non sono presenti le difficoltà se le va a cercare perché è un combattente e un combattente non può esistere senza combattere.
Tutti coloro che sono passati alla storia come grandi leader hanno sempre sentito dentro di sé...
Continua a leggere sul nuovo sito ufficiale -> http://micheleputrino.com/2016/07/credo-del-vero-leader/
lunedì 18 luglio 2016
7 passi per diventare chi vorresti essere
Nessuno
può sperare di crearsi una forte personalità senza un modello a cui
ispirarsi, senza una “forma” in cui plasmarsi.
Qui
di seguito vi riporto una semplice tecnica che ho descritto nel mio
libro Come
essere sicuri di sé che
potrà essere di aiuto per creare questa "forma" nonché un
valido supporto per far propria la
mente dello stratega
.
martedì 5 luglio 2016
La mente dello stratega (eBook)
Prefazione
«La strategia è un sistema di espedienti. Essa è più che una scienza. […] è l’arte di agire sotto la pressione delle circostanze più difficili.»
Helmuth Karl Bernhard von Moltke, Trattato sulla strategia
In
questa prima parte della collana Le
regole del gioco del potere intitolata
La
mente dello stratega ti
illustrerò venti regole che ti consentiranno di impostare la giusta
forma mentis al fine di diventare un combattente vincente. Dovrai,
insomma, diventare uno che sa gestire alla perfezione le situazioni
difficili tanto da girarle a tuo vantaggio.
Iniziare
una battaglia senza avere una strategia d’azione è molto sciocco
perché porta a un dispendio enorme e del tutto inutile di energie,
con il risultato di restare con un pugno di mosche in mano. Per
vincere una battaglia, di qualsiasi natura essa sia, è necessario
essere estremamente razionali e pragmatici, e questo significa
pianificare tutto, cercando di non lasciare niente al caso.
Queste
venti regole non dovrai considerarle come “verità assolute” ,
bensì come delle guide che ti aiuteranno a sviluppare una mente
strategica.
Da
questo momento in poi si apre una grande sfida per te: il
trasformarti da tipo passivo vittima degli eventi a stratega e
padrone del tuo mondo. Vedremo quanto sarai bravo.
Il
libro è acquistabile nei seguenti store:
e
in tutte le maggiori librerie online.
giovedì 23 giugno 2016
Gli insicuri sono le prede preferite dai lupi
Noi
esseri umani ci siamo evoluti come cacciatori. Questo è un dato di
fatto, come è un dato di fatto che tali continuiamo a essere. Certo,
non cacciamo più con la clava, ma di certo non mancano occasioni per
tirar fuori tutta la nostra innata vena da predatori coltivata per
milioni di anni. E non crediate che questa “vena” presto sparirà:
cose così radicate da così tanto tempo nei nostri geni non
spariscono nell'arco di poche generazioni. La cosa più saggia è,
allora, imparare a capire in quali situazioni gli uomini si
trasformano in lupi.
Se
siete individui che “odorano” di debolezza, gli altri esseri
umani che vi circondano se ne accorgeranno immediatamente. Guidati
dal loro istinto primordiale, vedranno istintivamente in voi una
preda. Questo li porterà, a seconda delle situazioni, della loro
intelligenza e delle loro capacità strategiche, dal divertirsi nel
ridicolizzarvi allo sfruttarvi per i loro fini. Ciò, attenzione, non
accade soltanto con le persone aggressive (facili da individuare),
bensì anche con gli individui normalmente considerati pacifici:
anch'essi, infatti...
Continua a leggere sul nuovo sito ufficiale -> http://micheleputrino.com/2016/06/insicuri-le-prede-preferite-dai-lupi/
lunedì 6 giugno 2016
Giochi di Potere
Il
problema fondamentale di quasi tutti coloro che si trovano ad agire
nel mondo del lavoro (e non solo) è che sono stati educati sin
dall'infanzia a reprimere qualsiasi vena battagliera e a valorizzare,
invece, soltanto principi pacifici, altruistici e socievoli. Tutto
ciò si paga a caro prezzo quando si viene catapultati nella vita
reale; infatti, quando ci si trova a dover sopravvivere con le
proprie forze, si scopre che i principi che valgono nel mondo reale
sono esattamente opposti a quelli che ci sono stati inculcati nella
nostra infanzia. Nella vita lo stato normale è lo scontro, la
battaglia; i momenti pacifici sono soltanto delle eccezioni. Il mondo
culturale e il così detto “politicamente corretto” negano
costantemente questo stato di fatto ma ognuno di noi sente dentro di
sé, invece, che vivere significa proprio combattere una costante
guerra.
mercoledì 18 maggio 2016
Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto (Recensione)
«Se
la sofferenza è la conseguenza di una colpa suscettibile di
redenzione, questa terra e l'esistenza che su questa terra si compie
sono vissute come un transito.
[…] A differenza della visione greca, per la quale la vita è
insieme crudeltà e bellezza, la visione giudaico-cristiana, con la
promessa della liberazione futura, ha potuto farsi carico e
immedesimarsi con tutta la sofferenza degli uomini, vanificando la
bellezza della vita terrena in quanto vita transeunte e denigrando
questo mondo in quanto mondo di dolore. […] Se il dolore è il
pegno della salvezza, […] all'etica della forza e della
moderazione, all'etica della dignità dell'uomo che deve saper
reggere il dolore […] la concezione cristiana, dopo aver riposto
nel dolore la garanzia della salvezza, chiede di amare il dolore
perché la sofferenza del presente è la caparra per il futuro».
Così scrive, nell'ultimo capitolo del suo importante libro
Cristianesimo. La religione dal cielo vuoto (Feltrinelli
Editore), il grande filosofo e psicanalista di fama
mondiale Umberto Galimberti.
giovedì 5 maggio 2016
L’unica cosa che conta è il Corpo
È
tempo di parlare chiaro, senza ipocrisie, senza più giri di
parole. Noi siamo solo e soltanto il nostro corpo. Ma se
siamo solo il nostro corpo, allora che fine fanno la nostra Mente,
la nostra Anima e il nostro Io? Ecco la
fine che fanno: la “Mente” altro non è che il cervello in
azione, l' “Anima” il nostro corpo in azione e
l' “Io” semplicemente l'identificazione del nostro corpo. Punto.
Prima sarà chiaro a tutti questo concetto e prima torneremo
a vivere.
martedì 19 aprile 2016
La Speranza è una trappola
In
un'intervista
rilasciata qualche mese
prima di morire, uno dei più celebri registi italiani, Mario
Monicelli, ha definito la Speranza
«una trappola». Non è il solo, tra i grandi della cultura, che
vedeva la Speranza
come qualcosa di estremamente negativo. Quasi centocinquanta anni prima Friedrich Nietzsche aveva definito la speranza come «il peggiore
tra i mali». Ma in realtà,
per quanto a noi gente
dell'era moderna possa sembrare strano, vedere
la Speranza
come un qualcosa di falso, negativo e ingannevole
era del tutto normale per
gli Antichi: è sufficiente pensare al famoso mito greco di Pandora,
dove la Speranza si trovava
sul
fondo del vaso in cui Zeus aveva racchiuso tutti i mali del mondo.
Eppure per noi oggi la
Speranza sembra essere il “bene supremo”. Ma è veramente così?
Se ci riflettiamo un attimo sembra proprio di no. Quante volte abbiamo fortemente sperato
di vedere
gli eventi prendere una certa direzione, per poi soffrire molto
perché le cose sono andate
in tutt'altro modo? Oppure di veder realizzato
quello in cui avevamo sperato
per poi restare del tutto insoddisfatti e dire magari “tutto
qui?”.
giovedì 14 aprile 2016
Ecco perché oggi il mondo sembra non avere senso
Quello
che state per leggere per molti potrebbe risultare “scioccante”,
per altri invece “illuminante”. In ogni caso, dopo aver letto ciò
che ho da dirvi difficilmente il vostro modo di pensare tornerà ad
essere quello di prima. Quanto segue, infatti, è la storia del come
e del perché quasi chiunque oggi sente di vivere in modo inutile,
angoscioso e quindi senza senso. Se riconoscete come vere queste
parole, allora continuate a leggere: scoprirete finalmente una logica
a tutto questo.
venerdì 18 marzo 2016
Il Potere Emotivo dei Gesti (Recensione)
Alcune
volte la vita ti riserva strane sorprese. Qualche giorno fa stavo
curiosando tra gli scaffali di una libreria quando una copertina
nella sezione “nuovi arrivi” mi ha colpito al limite dello shock.
Non credevo ai miei occhi. È stato come fare un salto nel futuro e
vedere il libro che avrei voluto scrivere per spiegare
definitivamente il mio
metodo
motivazionale che ormai da molto tempo cerco di divulgare. Il titolo
era inequivocabile, Il
Potere Emotivo dei Gesti,
e il sottotitolo lo era ancora di più: Presenza,
Autostima, Sicurezza: usa il linguaggio del corpo per affrontare le
sfide più difficili.
Inoltre, come se non bastasse, in alto sulla destra, evidenziato in
modo molto vistoso, c'era scritto “Un fenomeno mondiale”.
venerdì 11 marzo 2016
Come trovare un'Energia Bestiale in 5 mosse
Non
ci crederete mai (o magari sì) ma se vi immedesimate con un animale
che vi affascina potete fare vostra la sua "energia", una
"energia bestiale" appunto. I monaci Shaolin lo sanno da
sempre: ecco perché fanno quelle mosse che a noi sembrano così
strane (e per alcuni ridicole). Ma ora, come sempre, andiamo subito a
vedere la tecnica che ho elaborato per fare tutto ciò.
lunedì 7 marzo 2016
4 passi per non cadere più in soggezione
mercoledì 2 marzo 2016
Come Parlare in Pubblico senza stress
Se
tra una settimana dovreste tenere un discorso in pubblico, quale
sarebbe il vostro modo di prepararvi senza farvi venire un infarto?
Come
ormai sapete, “visualizzare” significa “vivere”
ciò che stiamo immaginando come se stesse accadendo veramente e,
quindi, come se stessimo percependo attraverso i nostri cinque sensi
la situazione in cui ci ritroveremmo a operare una volta raggiunto
l’obiettivo.
E allora ecco come, attraverso la Visualizzazione, ci si prepara
mentalmente a tenere un discorso in pubblico in tutta tranquillità.
lunedì 22 febbraio 2016
Gesti, Chimica ed Emozioni
Sto
sviluppando un programma di allenamento motivazionale che si
basa sull'imitazione gestuale e che ho chiamato PAMIG
(acronimo di Programma di Allenamento Motivazionale per Imitazione
Gestuale appunto) che consisterà nel ripetere dei determinati
gesti che riescano ad accendere tutto il sistema motivazionale al
fine di ricaricarci di energia ogni volta che ne avremo
bisogno. Si tratterà di qualcosa di molto simile al tipo di
allenamento che fanno i trainer delle palestre soltanto che, invece
di agire sui muscoli, agiremo sui gesti (con l'utilizzo, ovviamente,
anche della Visualizzazione). Ecco perché è nato questo progetto.
mercoledì 17 febbraio 2016
Crescita, Motivazione e Heavy Metal
Foto by Eric from Flickr |
Chi
è appassionato di rock e metal già dal titolo avrà capito di cosa
sto per parlare: della potenza che una
canzone “tosta” è
in grado di evocare.
Non
solo. Anche chi è abituato a “pompare” in palestra sa bene
quanto sia energizzante ascoltare riff di chitarra elettrica e
“martellate” di batteria mentre il proprio corpo trasuda da tutti
i pori e il più piccolo muscolo brucia come l'inferno. Se ci pensate
bene, in pratica succede qualcosa che per la logica comune è
assolutamente irrazionale: “godere” mentre si ascolta una musica
rumorosissima e mentre si soffre come dei dannati. Eppure, per chi è
abituato a tutto ciò, è
la sensazione più bella del mondo.
venerdì 12 febbraio 2016
Perché è importante l'Allenamento Mentale
Il
corpo e
la mente
non sono per niente separati. Anzi,
sono talmente legati l'uno con l'altra che si condizionano di
continuo a
vicenda.
Se vi convincete, ad esempio, di essere degli sfigati, state
tranquilli che tutto il vostro corpo vi farà sentire in quel modo;
viceversa, se vi vedete come persone che emanano energia da tutti i
pori, tutto il vostro corpo
vi farà sentire come una fonte di potenza senza eguali.
Come
scrive Giuseppe Vercelli, consulente per Juventus F.C., «Lo
stato mentale definisce la realtà dell'individuo».
Da
questo semplice
presupposto è
già possibile comprendere l'importanza
di sapersi allenare
mentalmente
giacché, così facendo, possiamo creare una nostra personalità in
grado di resistere alle difficoltà, a superarle e a ottenere ciò
che si insegue. Ma procediamo con ordine.
lunedì 8 febbraio 2016
Una tecnica rivoluzionaria: la Visualizzazione
Guarda il video:
Negli ultimi tempi finalmente anche in Italia la Visualizzazione ha iniziato a essere presa in considerazione. Ma perché questo stupendo “strumento”, in grado di trasformare in qualcosa di magnifico le nostre vite, con l’arrivo dell’età adulta si è andato sempre più spegnendo? Recuperiamolo insieme.
Negli ultimi tempi finalmente anche in Italia la Visualizzazione ha iniziato a essere presa in considerazione. Ma perché questo stupendo “strumento”, in grado di trasformare in qualcosa di magnifico le nostre vite, con l’arrivo dell’età adulta si è andato sempre più spegnendo? Recuperiamolo insieme.
mercoledì 3 febbraio 2016
Che cos'è la Visualizzazione
Avete
presente quelle persone che, oggettivamente, non sono belle eppure
attirano gente in qualsiasi posto e in qualsiasi situazione? Ebbene,
questo succede perché esse si
vedono
come individui attraenti e, di conseguenza, anche gli altri li vedono
così. E questo perché, sentendosi “affascinanti”,
tutto il loro linguaggio del corpo trasmetterà
gesti “affascinanti”. Magari queste persone non lo sanno ma
questa “tecnica” così efficace e funzionale ha un nome ben
preciso: si chiama Visualizzazione.
martedì 26 gennaio 2016
Il Coraggio di Cambiare
Tutto
ciò che è nuovo rappresenta un rottura con ciò che siete stati
finora.
Fino
a questo momento avete agito, costruito e pensato in funzione delle
conferme derivate
dalle esperienze passate. E
così vi siete convinti che se ripetete ciò che avete fatto in
passato tutto andrà bene o, quantomeno, tutto
seguirà una certa linearità. Ma qualcosa, ad
un certo punto della vostra vita,
è cambiato: siete stati licenziati, gli affari hanno iniziato ad
andare male, la vostra compagna o il vostro compagno vi ha
abbandonato, una persona a voi cara muore all'improvviso, e tutto
questo senza un perché, senza nessuna spiegazione logica. È
accaduto e basta. Voi vi sforzate di cercare di capire dove avete
sbagliato ma, seppure in un primo momento credete di aver trovato i
vostri “passi falsi”, vi rendete conto che questi sono visibili
soltanto con il senno di poi, e che magari in quel momento sembravano
essi i passi sbagliati. E allora ecco che vi
convincete che
tutto ciò che suona
come “nuovo”
è
“male”
perché ciò che è avvenuto di “nuovo” nella vostra vita ha
portato soltanto distruzione. Rivolete il vostro guscio protettivo,
rivolete la vostra routine quotidiana dove sapete esattamente cosa
accadrà tra un po'.
lunedì 18 gennaio 2016
Le Relazioni, il Presente e il Linguaggio del Corpo
Quando
ci relazioniamo con le altre persone accade spesso che la nostra
testa inizia a vagare con pensieri del tipo: “Chissà cosa penserà
di me”, “Starà pensando che sono stupido?”, “Dopo che mi
avrà sentito parlare forse
non vorrà più avere niente a che fare con me”, “Ecco che mi
sono giocato tutto:
farò la fine di Fantozzi” e così via. Alla fine quello che di
solito capita è che, mentre la nostra mente è presa in questi mille
viaggi tra il “ciò che accadrà” e “ciò che è accaduto”,
il nostro interlocutore ci percepisce come assenti e impacciati e, di
conseguenza, appariamo ai suoi occhi proprio come gli individui che
temevamo di apparire. Non solo. Risultiamo anche antipatici perché
non siamo “sintonizzati” sulla sua stessa lunghezza d'onda
(infatti la parola “simpatia” deriva dal greco ed è composta da
“SYN” che significa “con”, “insieme”, e da “PATHOS”
che significa invece “passione”, “affetto”; quindi “simpatia”
significa proprio “provare le stesse affezioni, le stesse
passioni”). In
pratica più cerchiamo di mantenere il controllo su quello che
accadrà e più siamo noi stessi a creare il danno.
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