lunedì 30 marzo 2015

Come Gestire un Litigio

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Se pensate che nelle prossime ore o nei prossimi giorni possa presentarsi la situazione di litigare con qualcuno fino a trasformare la vostra gola in un terribile luogo di ardenti fiamme e insopportabili dolori, allora prestate attenzione alle righe che seguono: questo articolo fa per voi.

giovedì 19 marzo 2015

Esiste il Destino?

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È capitato a tutti noi - dopo innumerevoli tentativi di migliorarci, di superare i problemi, di credere che “si può fare!” - di gettare la spugna e dire: “Tanto è tutto inutile... non cambia mai niente...”. A questo punto perdiamo ogni speranza e ci lasciamo trasportare dagli eventi come un tronco dalle correnti dell’oceano. E vediamo che, in fin dei conti, le cose vanno esattamente come prima... E allora ci convinciamo che è tutto predeterminato, che siamo veramente esseri trasportati dalle correnti del Fato. Eppure, eppure, accadono degli eventi che ci convincono di essere noi gli artefici nel nostro destino: sentiamo, percepiamo che è così. Ma, ancora, in altri momenti più cupi, rivolgendo lo sguardo agli eventi di cui noi ci siamo sentiti gli artefici, notiamo soltanto una serie di concatenamenti di cause che ci hanno portato a prendere quelle determinate decisioni; dunque, anche in quei casi, ci diciamo: “Sono state delle ‘forze’ a spingermi a ‘fare’... io non ne ho nessun merito”. Appare dunque evidente che delle volte siamo sicuri di essere noi a determinare la nostra vita e altre, invece, in cui siamo certi di non essere altro che delle foglie trasportate dal vento... Qual è la verità?

venerdì 6 marzo 2015

I Segreti dell’Intelligenza Corporea (Recensione)

Quando si parla di linguaggio del corpo alla maggior parte delle persone viene in mente qualcuno che, osservandoti, capisce cosa stai pensando. Questa cosa, se da una parte affascina, dall’altra inquieta parecchio. Già perché a nessuno piace apparire come “un libro aperto”. E allora ecco accadere una cosa alquanto strana: da una parte le persone sono attratte da volumi e film sull’argomento, dall’altra si sentono parecchio a disagio quando si ritrovano a parlare faccia a faccia con un “esperto” della materia. A ben pensarci questo disagio non è poi così ingiustificato: basta entrare in una libreria e gettare un’occhiata nel reparto “Linguaggio del Corpo” (presente ormai quasi sempre) per accorgersi che quasi tutti i volumi hanno titoli che dicono in sostanza cose del tipo: “Vuoi scoprire se la persona che ami ti racconta delle bugie? Leggi qui e lo scoprirai!”. Naturalmente non c’è niente di male nell’insegnare delle tecniche per capire se l’altro ci sta mentendo, ma ridurre soltanto a questo il linguaggio del corpo significa perdersi il meglio che la conoscenza di questa forma di comunicazione può dare. Infatti il linguaggio del corpo, oltre a “smascherare i bugiardi”, se ben utilizzato può trasformare le nostre relazioni con gli altri da dure e “sanguinarie” a piacevoli e costruttive. Non solo. Un corretto utilizzo del nostro linguaggio del corpo può portare il nostro stato emotivo da cupo e angoscioso a felice e positivo. Sembra incredibile vero? Allora fate un esperimento proprio adesso: abbassate le spalle e la testa come se qualcuno vi avesse caricato addosso qualcosa di veramente pesante... vi sentite più tristi vero? Adesso provate a raddrizzare le spalle e la schiena, a portare in dentro la pancia e il mento in su: sono certo che vi sentite meglio, più fieri e forse anche po’ spavaldi. E tutto questo soltanto cambiando una semplice postura! È qualcosa di stupendo eppure quasi nessuno pone l’accento in modo significativo su questo aspetto del linguaggio del corpo. “Quasi” nessuno, perché qualcuno c’è e si tratta di uno dei massimi esperti italiani in materia. Marco Pacori con il suo ultimo libro I Segreti dell’Intelligenza Corporea (edito da Sperling & Kupfer) è riuscito a condensare in un unico volume non tanto le tecniche (descritte ormai in decine e decine di altri testi), bensì la filosofia e la potenza positiva del linguaggio del nostro corpo al fine di consentirci di essere “più positivi” e quindi di sentirci “più vivi”.