venerdì 5 dicembre 2014

L’Importanza di Saper Ascoltare

Istintivamente viene spontaneo credere di poter far cambiare idea a un’altra persona bombardandola di parole. La verità è proprio l’opposto: soltanto chi sa ascoltare riesce a far cambiare parere agli altri. Infatti, chi sa ascoltare dona agli altri ciò che più desiderano, e cioè essere ascoltate, comprese e accettate. Certo, ascoltare in modo sincero richiede molto tempo e pazienza ma soltanto in questo modo è possibile ottenere un rispetto reciproco e comprendersi a vicenda.

giovedì 11 settembre 2014

Se gli altri non ci capiscono…

Quante volte ci siamo sentiti dire frasi del tipo “Tu non mi capisci!” o “Sei un egoista che pensa solo a sé stesso!” o ancora “Non hai idea di quanto mi fai soffrire!”? Di solito quando qualcuno si rivolge a noi con questi termini reagiamo pensando “È fuori di testa” poiché siamo sicuri d'aver agito sempre per il bene di chi adesso ci accusa e con il massimo delle attenzioni. E, infatti, subito dopo cominciamo a convincerci di avere a che fare con una persona estremamente ingrata e che quindi è lei a essere quella terribilmente egoista. Da qui i classici conflitti di coppia o la nascita di inimicizie e di fazioni sul posto di lavoro che, come risultato, conducono sempre a situazioni distruttive. Naturalmente cercare di capire chi, in questi casi, abbia ragione o torto diventa un gioco del tutto sterile. E allora, dove risiede il problema? La risposta è: nella mancanza di Empatia.

mercoledì 3 settembre 2014

Attenti alle parole che utilizzate

Senza rendercene conto ogni giorno utilizziamo parole che aumentano la tensione tra due o più persone che iniziano a dialogare. Quante volte, infatti, ci sentiamo a disagio in una conversazione senza comprenderne il motivo oppure, cosa apparentemente ancora più strana, notare che le persone a cui ci rivolgiamo con gentilezza e rispetto mostrano chiari segni di insofferenza nel dialogare con noi? Ebbene, normalmente ciò è causato da due fattori: il nostro (o l'altrui) linguaggio del corpo e le parole utilizzate durante il dialogo stesso. In questa occasione ci occuperemo del secondo caso, e cioè di parole che invece di avvicinare allontanano la persona con cui stiamo parlando. Vediamone dunque subito alcune.

martedì 12 agosto 2014

Come Controllare la Propria Mente

«Il funzionamento della Mente non è qualcosa di così misterioso e indecifrabile come la maggior parte di noi comuni mortali finora è stata convinta che fosse. Priva di oscuri luoghi dalle atmosfere trascendentali, la Mente funziona attraverso pochi e semplici meccanismi. È qualcosa di molto simile al software di un computer, dove l'hardware è, naturalmente, il cervello.

sabato 19 luglio 2014

Sii il Regista della Tua Vita

Ogni volta che riportiamo alla mente un triste ricordo, con esso ritornano a galla sensazioni tanto sgradevoli da farci venire l'ulcera allo stomaco. Lo stesso legame tra pensiero ed emozioni avviene naturalmente nel caso contrario, e cioè quando il ricordo è piacevole (ovviamente in questo caso le emozioni sono positive). Questo accade sempre per via del fatto che il nostro cervello non fa distinzione tra ciò che immaginiamo vividamente e un accadimento reale. Immaginare di trovarsi sull'orlo di un precipizio può far accelerare i battiti del cuore esattamente come se l'azione stesse accadendo veramente. Questa caratteristica del nostro sistema nervoso la possiamo sfruttare, con le giuste accortezze, a nostro vantaggio.

domenica 6 luglio 2014

Segui il tuo Animale Guida

*
Quella che sto per descrivervi è una tecnica molto antica che è possibile trovare in tutte le più antiche civiltà umane. Dai Nativi Americani alla cultura Shintoista, dagli Antichi Egizi al Mondo Greco-Romano fino alle più arcaiche culture dell'Africa e del Sud America, tutte hanno evocato spiriti e divinità al fine di trovare la forza e le capacità di cui sentivano il bisogno per affrontare una determinata situazione. Certo, detta così può sembrare una semplice superstizione accettabile soltanto da civiltà primitive. Eppure, incredibile a dirsi, questo “approccio evocativo” funziona realmente giacché ha significative influenze sulla psiche umana. Non solo. Oltre ad aiutarci, in maniera rilevante, a sentirci più sicuri e a gestire facilmente i cambiamenti, questa tecnica risulta anche molto divertente mentre la si applica.

martedì 1 luglio 2014

Come Comportarsi con i Provocatori

A tutti noi è capitato – e magari continua a capitare – di avere a che fare con capi arroganti e prepotenti, con conoscenti la cui “missione” nella loro vita sembra essere soltanto quella di contraddire qualsiasi cosa diciamo o facciamo, con impiegati agli sportelli a cui dà fastidio già soltanto la nostra stessa esistenza, insomma, con bulli e bulletti di ogni sorta. Il problema che sorge con l'avere a che fare con persone del genere consiste nel fatto che riescono a metterci in un pesante stato di soggezione che si ripercuote, nella maggior parte dei casi in maniera molto significativa, sulla nostra efficienza e lucidità mentale facendoci apparire così anche agli occhi degli altri, e cioè nel modo in cui l'arrogante di turno ha deciso di etichettarci. E così alla fine diventiamo quello che gli altri dicono che siamo. 

venerdì 20 giugno 2014

Come Gestire l'Umore

Perché molte volte ci sentiamo preda del nostro umore? Pur frequentando le stesse persone e gli stessi luoghi di sempre, in alcuni momenti capita di non sentirci più noi stessi ma marionette manovrate da qualche strana forza di cui non riusciamo a trovare la causa. Quante volte, infatti, ci è capitato di dire: “Scusa, non ero in me”? Questa situazione, in cui tutti noi prima o poi ci siamo ritrovati, ha una spiegazione molto logica e, per certi versi, molto semplice. Vediamo di cosa si tratta.

sabato 14 giugno 2014

Come Migliorare la Propria Immagine

Pochi se ne rendono conto ma il nostro modo di agire e di muoverci nel mondo deriva dall'immagine che abbiamo di noi stessi, da chi siamo convinti di essere. Se qualcuno di voi ha mai recitato una parte sa esattamente di cosa sto parlando: in quel momento non siete più il signor o la signora “X”, ma il personaggio della vostra recitazione; agite come lui, pensate come lui, vi sentite lui. La cosa simpatica, in tutto ciò, è che gli altri vi identificheranno con l'immagine che avete di voi stessi proprio perché i vostri gesti, e quindi il modo di relazionarvi, sarà in funzione di chi siete convinti di essere.

venerdì 6 giugno 2014

Come Essere Vincenti

*
Per tutta la nostra vita abbiamo creduto di sapere cos'è il successo, tanto che molti di noi hanno trascorso gran parte della vita a inseguirlo. Non abbiamo chiuso occhio notti intere per studiare al fine di ottenere il voto più alto a un esame; abbiamo trascorso settimane a sfogliare riviste e a girare come trottole tra negozi affinché tutti, a un evento, potessero dire: “Cavolo!”, con un mix di ammirazione e invidia; abbiamo fatto i viaggi più assurdi non vedendo l'ora di mettere le foto su Facebook e far crepare tutti d'invidia; ci siamo allenati senza sosta e con affanno per poter dire, il giorno della partita o della gara, di essere “il più forte”. Consiste veramente in questo l'arte di “essere vincenti”?

giovedì 29 maggio 2014

Migliorare il Corpo migliorando la Mente

Per molto tempo la Mente e il Corpo sono stati concepiti come del tutto indipendenti l'una dall'altro. Questa suddivisione risale ai tempi più remoti. È sufficiente pensare al fatto che già gli antichi greci concepivano l'essere umano come composto di tre parti, e cioè “spirito”, “anima” e “corpo” (a questa suddivisione è dovuto il nome generico di “animali” per gli altri esseri viventi dato che si credeva possedessero sì l'anima ma non lo spirito poiché, sempre secondo la concezione antica, quest'ultimo appartiene soltanto agli esseri umani). Questa ripartizione – per quanto inizialmente fosse soltanto “convenzionale”, nel senso che consentiva di chiarire meglio alcuni quesiti che i filosofi si ponevano – con il trascorrere dei secoli si è sempre più radicata nella mentalità degli uomini, tanto che molti sono arrivati a credere che tutto ciò che è mentale “è bene” (giacché innalza sempre più verso una vita “divina”) e, di conseguenza, tutto ciò che è corporeo “è male” (perché trascina verso lo stato animale l'essere umano). Alla luce delle conoscenze scientifiche di cui disponiamo oggi, appare evidente che una tale concezione della vita non può che risultare distruttiva.

martedì 20 maggio 2014

Ancora un altro passo

Alcune mattine ci alziamo e le prime cose che ci vengono in mente sono le difficoltà che dovremo affrontare nei prossimi mesi o, addirittura, nei prossimi anni. Ciò che potrebbe accadere nel futuro ci ossessiona. E così facendo ci alziamo terrorizzati e pieni di ansia perché “è tutto troppo più grande di me”. Percepiamo gli eventi futuri come enormi mostri che attendono pazienti una sola cosa: torturarci nei modi più orrendi per farci provare le sofferenze più atroci, prima di dar fine alla nostra vita nel modo più squallido possibile. Questo non accade soltanto appena svegli, ma anche molte volte durante la giornata. Magari si presenta un piccolo imprevisto ed ecco sentire lo stomaco chiudersi a riccio, il cuore pompare sangue a più non posso e i muscoli del corpo trasformarsi in corde di violino; ci sentiamo come persi nel nulla più assoluto, come trascinati da un mostro marino nei più profondi abissi. E tutto questo soltanto perché, per un motivo o per l'altro, siamo ossessionati dal nostro futuro. È dunque sbagliato, come sostengono alcune filosofie e “linee di pensiero”, guardare e progettare un proprio futuro? Naturalmente no: è nella natura di noi esseri umani avere una meta da raggiungere affinché il nostro vissuto quotidiano abbia un senso. Il problema, dunque, non risiede nel futuro in sé, bensì nel come lo affrontiamo.

sabato 12 aprile 2014

Resistere

«Discendiamo da gente che è sopravvissuta a un'infinità di predatori, guerre, carestie, migrazioni, malattie e catastrofi naturali e che ci ha trasmesso i propri geni. Oggi, tra le tante promesse da rotocalco, c'è posto anche per chi parla di “eliminare lo stress”. Non solo ciò è impossibile, ma sarebbe anche inutile: noi siamo costruiti per convivere quotidianamente con lo stress. […] è la resilienza a essere la norma negli esseri umani, non la fragilità. […] Il termine “resilienza” proviene dalla metallurgia: indica, nella tecnologia metallurgica, la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate. Per un metallo la resilienza rappresenta il contrario della fragilità. Così anche in campo psicologico: la persona resiliente è l'opposto di una facilmente vulnerabile. […] [In sostanza indica] l'atteggiamento di andare avanti senza arrendersi, nonostante le difficoltà». Queste magnifiche parole, tratte dall'ottimo libro di Pietro Trabucchi Resisto Dunque Sono, racchiudono in sintesi cosa la vita è nei fatti: un gioco duro in cui bisogna imparare ad amare l'atto di avanzare sempre più e, quindi, a resistere.

sabato 5 aprile 2014

La Forza dei Simboli

Esistono momenti nella nostra vita in cui diventa difficile distinguere il sogno dalla realtà, il bene dal male, ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Molte volte ci fermiamo a riflettere e ci chiediamo: “Ma cos'è che devo fare? Qual è la giusta decisione che devo prendere? Perché non riesco mai a decidere chiaramente? Perché non riesco mai a essere sicuro delle mie decisioni?”. E se anche alcune volte riusciamo, per un momento o un giorno che sia, ad avere tutto chiaro, a sentirci “illuminati” dalla “verità”, a dire “Ma sì certo! È ovvio! La soluzione è così semplice! Quanto sono stato sciocco finora!”, tutto dura soltanto un battito di ciglia; risucchiati da altri eventi, nei momenti successivi dimentichiamo la “grande verità” che avevamo colto fino ad arrivare a chiederci: “Ma come è stato possibile che sia esistito un momento in cui ero completamente in pace con me stesso e ora mi sembra impossibile che una cosa del genere possa mai accadere?”. Noi gente dell'era moderna non ce ne rendiamo conto ma il motivo è dovuto a un fatto su cui gli antichi avevano ben chiare le idee: se non si identificano in qualche modo queste “forze” che gestiscono le nostre vite diventa molto difficile saperle gestire e molto facile, invece, diventarne succube. Come risolsero il problema? In un modo molto semplice: identificarono con un simbolo ognuna di queste “forze” e, come per magia, tutto divenne più chiaro e più facile.

martedì 11 marzo 2014

Il Potere della Suggestione

Non esiste momento, luogo o situazione in cui non sia presente la suggestione. E questo significa che, senza saperlo, tutti noi siamo continuamente sotto il suo influsso. Ciò avviene perché, per riuscire a convincere qualcuno o noi stessi di qualcosa, non possiamo fare a meno di suggestionare. È una cosa negativa? Stiamo dicendo che tutti siamo potenzialmente soggetti al “lavaggio del cervello”? La risposta esatta è: Sì e No. “Sì” perché, chi conosce le giuste tecniche per suggestionare, se privo di una certa etica, può sfruttarle per manipolare le menti più ingenue; “No” perché tutte le nostre idee, i nostri "credo", insomma, tutto ciò che sentiamo “nostro” si è formato in noi proprio grazie alla suggestione o, meglio, all'auto-suggestione. E questo perché è praticamente impossibile imparare senza auto-suggestionarsi.

sabato 1 marzo 2014

Come gestire le Emozioni

Esistono aspetti della nostra mente che ci sono del tutto sconosciuti, ma che controllano e gestiscono gran parte della nostra vita. Sigmund Freud chiamò il “luogo” dove risiedono questi misteriosi “dittatori” inconscio. Questo è un luogo primordiale, dove le “leggi” che lo governano risalgono a prima che l'uomo imparasse a parlare. Milioni di anni di evoluzione le hanno ben radicate all'interno di noi. Esse sono talmente sicure di ciò che è bene e male per noi che non hanno mai un attimo di esitazione per farsi rispettare. E lo fanno attraverso quelle reazioni che suscitano in noi sensazioni che abbiamo imparato a chiamare emozioni.

sabato 22 febbraio 2014

Come Smascherare le Bugie (Parte II)

Falsi sorrisi

Il sorriso è qualcosa che tutti facciamo in maniera naturale. E tutti tendiamo, in maniera istintiva, a fidarci di chi sorride. Il sorriso, infatti, viene riconosciuto dal nostro cervello, in maniera inconscia e quindi del tutto automatica, come gesto amichevole. Ma purtroppo, come abbiamo modo di sperimentare ogni giorno, non è sempre così. Molti sorrisi hanno soltanto una funzione formale (si fanno per educazione), mentre altri vengono fatti con il preciso intento di ingannare chi si ha di fronte. La buona notizia è che oggi esiste un metodo per riconoscere chi sorride sinceramente da chi, invece, indossa soltanto una maschera ingannevole.

sabato 15 febbraio 2014

Come Smascherare le Bugie (Parte I)

Espressioni di falsità

«Tutti mentono». Così era solito dire dottor House. E aveva ragione. Non passa giorno in cui non cerchiamo di capire se il nostro partner, la nostra amica o il ragazzo indaffarato a prepararci il panino dietro il bancone del bar non ci stia mentendo. Tutti siamo quasi sempre alle prese con un dilemma del genere, e tutti ci ritroviamo spesso impantanati in situazioni che non volevamo soltanto perché non ci siamo resi conto che qualcuno ci mentiva oppure, ancora peggio, perché eravamo fermamente convinti che quel qualcuno ci ha raccontato un sacco di menzogne quando, invece, non era affatto così! È fondamentale dunque, per la nostra vita quotidiana ma non solo, avere dei “metodi” che consentano di capire se abbiamo a che fare con degli imbroglioni oppure no. Per fortuna oggi questi metodi esistono e sono anche molto affidabili.

venerdì 7 febbraio 2014

Due modi per ottenere Potere

Esistono essenzialmente due modi per ottenere Potere: il primo, che è anche il più comune, consiste nell’applicare quotidianamente la cortigianeria, e cioè nell’adulare coloro che sono più potenti ponendosi nei loro riguardi in maniera servile; il secondo, che è invece molto meno comune, si basa sulla capacità di persuadere le persone a intraprendere un cammino verso un ideale, una visione, un sogno comune.

lunedì 3 febbraio 2014

Trasformare le Difficoltà in Vantaggi

Innovarsi, creare, rischiare: questi sono i componenti fondamentali della vita. Se così è, nessuno può sottrarsi dall’assumere delle responsabilità. Costruirsi un futuro, realizzare e dirigere un’impresa, avanzare di carriera, ma anche creare una famiglia in cui sentirsi amati e poter amare, sono tutti “sogni” che possiamo realizzare, ma non senza prima essere diventati delle persone responsabili.

venerdì 31 gennaio 2014

Chi razzia le nostre Energie

Quante volte ci siamo ritrovati accanto a delle persone e, dopo pochi istanti in loro compagnia, abbiamo iniziato a sentire una certa pesantezza nel nostro animo? È un fenomeno molto comune. Talmente comune che alcune persone danno una interpretazione esoterica all’evento; definiscono, infatti, questo genere di individui “vampiri energetici”. In effetti la definizione, ovviamente dal puro punto di vista simbolico, è azzeccata.

domenica 26 gennaio 2014

Non arrendetevi Mai

Ogni giorno si presentano, alla porta della nostra mente, astuti tentatori che hanno come unico fine il trascinarci in un inferno dall’anticamera furbescamente agghindata da piacevoli forme e rilassanti colori. Questi tentatori si chiamano Intristisciti, Sconfortati e, soprattutto, Arrenditi. Sono tentatori perché ci fanno credere che seguendoli vivremo momenti più piacevoli, più belli, più rilassanti. In realtà non fanno altro che attirarci in trappole mortali dandoci dei piacevoli zuccherini. 

lunedì 20 gennaio 2014

Il Potere di un Sogno

Quante volte sentiamo dentro di noi il forte impulso a fare qualcosa, qualcosa di grande ma, allo stesso tempo, abbiamo la sensazione che una forza superiore ci impedisca di agire? Inconsciamente sentiamo che quel “qualcosa”, se portato in superfice e messo in pratica, ci renderebbe felici, tanto da ridare un forte senso alle nostre vite. Sentiamo, percepiamo che se soltanto riuscissimo a dare avvio a questo impulso misterioso – pur non avendo idea di cosa si tratti – tutto si sistemerebbe. Eppure, continuiamo a rimanere bloccati. E allora viene da chiedersi: esistono delle spiegazioni che, se ben comprese, possano consentirci di ottenere dei mezzi al fine di mettere in pratica questa energia che sentiamo così vitale oppure siamo destinati a una vita di eterna insoddisfazione?

lunedì 13 gennaio 2014

Essere Sicuri di Sé

Siamo cresciuti in un’epoca un po’ strana, dove il rispetto per gli altri è stato confuso con il “dovere” di apparire insicuri. Questo perché ci trasciniamo ancora dietro, quantomeno a livello inconscio, il vecchio retaggio oligarchico che impone una certa gerarchia sociale che obbliga coloro che vengono identificati come appartenenti alle “classi inferiori” di mantenere un certo atteggiamento di riverenza nei riguardi degli appartenenti alle “classi superiori”. Qualcuno potrebbe obiettare che per fortuna l’era dei Re, marchesi e baroni è finita da un bel po’. Certo, questa terminologia non viene più utilizzata seriamente da molto tempo, ma si possono cambiare tranquillamente le etichette di un prodotto lasciando il contenuto intatto. Ciò è vero soprattutto in Italia, dove i vecchi titoli nobiliari sono stati sostituiti da qualifiche accademiche, politiche o di ruolo come “Professore”, “Dottore”, “Onorevole”, “Presidente” e simili. Naturalmente non c’è niente di male nel titolo di per sé. Diventa un problema quando lo si sbandiera come uno status symbol.

giovedì 9 gennaio 2014

Tecniche di persuasione (Parte II)

Come gestire una conversazione

Avete mai notato il fatto che la gente preferisce di gran lunga parlare piuttosto che ascoltare? Sicuramente sì. La cosa particolare in ciò è che siamo convinti che è colui o colei che parla di più a gestire la discussione e ad aver potere sull’altra persona. Certo, nei casi in cui ci troviamo di fronte a un oratore molto convinto di quello che dice e fortemente passionale, ciò può anche avvenire, ma alla lunga la gente si può stancare e addirittura, in alcuni casi, prendere in odio l’oratore stesso di cui fino a poco prima si apprezzavano le parole. E allora, se ci dovessimo trovare nella situazione in cui dobbiamo far cambiare idea a una persona, quale sarebbe il modo più corretto?