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A tutti noi è capitato di fare dei
complimenti – convinti che sarebbero stati apprezzati – per poi scoprire, un
istante dopo, di aver suscitato invece imbarazzo, se non addirittura nervosismo. Molto spesso questo succede per via della scelta infelice
delle parole che abbiamo fatto: noi crediamo di essere stati gentili mentre
invece abbiamo stimolato dispiacere e irritazione. L’obiettivo che ogni persona
deve tenere sempre bene in mente (sia se vuole riuscire meglio nel lavoro che
per creare piacevoli rapporti con i propri amici e familiari) è quello di far
emergere nel nostro interlocutore una sensazione di piacevolezza; e questo può
accadere soltanto in un modo: facendolo sentire orgoglioso per quello che ha,
che fa, che è.
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Quante volte ci siamo detti: “O Dio non
ce la faccio più! Sto per esplodere! Sono troppo stressato! Oramai sono completamente
esaurito!”? In alcuni brevi e occasionali momenti a tutti noi capita di
sentirci così ed è del tutto normale: di tanto in tanto l’essere umano ha
bisogno di una “valvola di sfogo”. Il problema sussiste quando queste
sensazioni di “esaurimento”, “stress” e di “trovarsi al limite di un’esplosione”
sono costantemente presenti, e cioè dalla mattina appena svegli fino a sera
prima di addormentarsi. Se vi trovate in quest’ultima situazione, molto
probabilmente il motivo è dovuto al fatto che non state realizzando ciò per cui
siete nati, non state mettendo in pratica i vostri “talenti”.