Ogni
volta che riportiamo alla mente un triste ricordo, con esso ritornano
a galla sensazioni tanto sgradevoli da farci venire l'ulcera allo stomaco. Lo stesso
legame tra pensiero ed emozioni avviene naturalmente nel caso contrario, e cioè
quando il ricordo è piacevole (ovviamente in questo caso le emozioni
sono positive). Questo accade sempre per via del fatto che il nostro
cervello non fa distinzione tra ciò che immaginiamo vividamente e un
accadimento reale. Immaginare di trovarsi sull'orlo di un precipizio
può far accelerare i battiti del cuore esattamente come se l'azione stesse accadendo veramente. Questa caratteristica del nostro sistema
nervoso la possiamo sfruttare, con le giuste accortezze, a nostro vantaggio.
sabato 19 luglio 2014
domenica 6 luglio 2014
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martedì 1 luglio 2014
Come Comportarsi con i Provocatori
A
tutti noi è capitato – e magari continua a capitare – di avere a
che fare con capi arroganti e prepotenti, con conoscenti la cui
“missione” nella loro vita sembra essere soltanto quella di
contraddire qualsiasi cosa diciamo o facciamo, con impiegati agli
sportelli a cui dà fastidio già soltanto la nostra stessa esistenza,
insomma, con bulli e bulletti di ogni sorta. Il problema che sorge
con l'avere a che fare con persone del genere consiste nel fatto che
riescono a metterci in un pesante stato di soggezione che si ripercuote,
nella maggior parte dei casi in maniera molto significativa, sulla
nostra efficienza e lucidità mentale facendoci apparire così anche
agli occhi degli altri, e cioè nel modo in cui l'arrogante di turno ha deciso
di etichettarci. E così alla fine diventiamo quello che gli altri dicono che siamo.
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