«Discendiamo
da gente che è sopravvissuta a un'infinità di predatori, guerre,
carestie, migrazioni, malattie e catastrofi naturali e che ci ha
trasmesso i propri geni. Oggi, tra le tante promesse da rotocalco,
c'è posto anche per chi parla di “eliminare lo stress”. Non solo
ciò è impossibile, ma sarebbe anche inutile: noi siamo costruiti
per convivere quotidianamente con lo stress. […] è la resilienza a
essere la norma negli esseri umani, non la fragilità. […] Il
termine “resilienza” proviene dalla metallurgia: indica, nella
tecnologia metallurgica, la capacità di un metallo di resistere alle
forze che vi vengono applicate. Per un metallo la resilienza
rappresenta il contrario della fragilità. Così anche in campo
psicologico: la persona resiliente è l'opposto di una facilmente
vulnerabile. […] [In sostanza indica] l'atteggiamento di andare
avanti senza arrendersi, nonostante le difficoltà».
Queste
magnifiche parole, tratte dall'ottimo libro di Pietro Trabucchi
Resisto
Dunque Sono,
racchiudono in sintesi cosa la vita è nei fatti: un gioco duro in
cui bisogna imparare ad amare l'atto di avanzare sempre più e,
quindi, a resistere.
sabato 12 aprile 2014
sabato 5 aprile 2014
La Forza dei Simboli
Esistono
momenti nella nostra vita in cui diventa difficile distinguere il
sogno dalla realtà, il bene dal male, ciò che è giusto da ciò che
è sbagliato. Molte volte ci fermiamo a riflettere e ci chiediamo:
“Ma
cos'è che devo fare? Qual è la giusta decisione che devo prendere?
Perché non riesco mai a decidere chiaramente? Perché non riesco mai
a essere sicuro delle mie decisioni?”.
E se anche alcune volte riusciamo, per un momento o un giorno che
sia, ad avere tutto chiaro, a sentirci “illuminati” dalla
“verità”, a dire “Ma
sì certo! È ovvio! La soluzione è così semplice! Quanto sono
stato sciocco finora!”,
tutto dura soltanto un battito di ciglia; risucchiati da altri
eventi, nei momenti successivi dimentichiamo la “grande verità”
che avevamo colto fino ad arrivare a chiederci: “Ma
come è stato possibile che sia esistito un momento in cui ero
completamente in pace con me stesso e ora mi sembra impossibile che
una cosa del genere possa mai accadere?”.
Noi gente dell'era moderna non ce ne rendiamo conto ma il motivo è
dovuto a un fatto su cui gli antichi avevano ben chiare le idee: se
non si identificano in qualche modo queste “forze” che gestiscono
le nostre vite diventa molto difficile saperle gestire e molto
facile, invece, diventarne succube. Come risolsero il problema? In un
modo molto semplice: identificarono con un simbolo
ognuna di queste “forze” e, come per magia, tutto divenne più
chiaro e più facile.
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