lunedì 26 gennaio 2015

Cosa Dire e Cosa Non Dire

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A tutti noi è capitato di fare dei complimenti – convinti che sarebbero stati apprezzati – per poi scoprire, un istante dopo, di aver suscitato invece imbarazzo, se non addirittura nervosismo. Molto spesso questo succede per via della scelta infelice delle parole che abbiamo fatto: noi crediamo di essere stati gentili mentre invece abbiamo stimolato dispiacere e irritazione. L’obiettivo che ogni persona deve tenere sempre bene in mente (sia se vuole riuscire meglio nel lavoro che per creare piacevoli rapporti con i propri amici e familiari) è quello di far emergere nel nostro interlocutore una sensazione di piacevolezza; e questo può accadere soltanto in un modo: facendolo sentire orgoglioso per quello che ha, che fa, che è.

Vi è mai capitato d’incontrare una vostra amica per strada e, dopo aver notato la particolare cura con cui si è vestita, di dire: “Valentina! Questa sera sei veramente bella!” e di sentirvi rispondere: “Perché, di solito me lo dici per prendermi in giro?”. Casi del genere accadono perché difficilmente ci preoccupiamo di immedesimarci nello stato d’animo del nostro interlocutore prima di parlare.
Quando incontriamo una persona, prima che le sue labbra possano muoversi, già tutto il suo essere ci parla. Ma noi, troppo presi soltanto dal nostro ego, non prestiamo attenzione a chi abbiamo davanti e, quindi, non notiamo quello che ci dice indirettamente; logica conseguenza: diciamo cose sbagliate. A tal proposito vediamo cosa NON DIRE quando si interagisce con una persona.


Frasi da NON PRONUNCIARE

1.  “Oh! Finalmente sei riuscito a combinare qualcosa di buono! Bravo!”. Una frase del genere sta indirettamente dicendo che l’interlocutore è considerato normalmente un idiota e che, “incredibile!”, anche lui è riuscito a fare una cosa intelligente nella sua vita. L’utilizzo di questo modo di fare non vi porterà mai nessun vantaggio pratico, se non quello di farvi sentire, in modo molto infantile, per un istante degli esseri “superiori”. In realtà non solo non vi porta vantaggi ma addirittura degli svantaggi, e anche molto pesanti. Infatti, la persona che voi credete di elogiare con “simpatia” in realtà inizierà a covare del rancore verso di voi aspettando il momento per “farvela pagare”. Non solo. Se questo non vi spaventa, sappiate anche che di certo non lo spronerete a fare meglio: questi modi inibiscono l’azione dell’altro limitando ancor più la sua efficienza. Infine, anche gli altri che vi osservano agire così manterranno una certa distanza da voi e non si sentiranno sereni in vostra presenza.
2.  “Si vede che hai lavorato tanto: hai fatto veramente un ottimo lavoro. Sarai stanco ma puoi sentirti soddisfatto”. Utilizzare frasi da “mamma” o “papà” verso persone adulte, per quanto possa sembrare un modo “gentile”, non è mai una scelta saggia. Infatti normalmente le persone sono orgogliose, e questo significa che non gli va mai di sentirsi “inferiori” a qualcuno; cosa che avviene, invece, quando si ha di fronte una “pseudo mamma” o uno “pseudo papà”.
3.  “E chi si sarebbe mai immaginato che ci saresti riuscito!”. Pensare di elogiare qualcuno utilizzando un tipo di frase del genere è, in pratica, come darsi la zappa sui piedi. Le persone in gamba cercano sempre di migliorarsi: questo significa provare a fare sempre un passo in più rispetto a dove si trovano. Dire “non credevo che ci saresti riuscito” porta automaticamente a pensare “Perché, credevi fossi un imbecille?”, nonché, in alcuni casi, a dubitare delle proprie potenzialità: “Allora le altre volte mi sono comportato da stupido?”.

A questo punto sarebbe interessante sapere COSA DIRE nel caso si voglia fare un elogio. Allora procediamo. 


Come riferire un complimento

1.  Il miglior modo per riferire un elogio è certamente quello indiretto attraverso un’altra persona. Ad esempio, invece di andare da una persona e dirgli “Bravo!” o una delle sue varianti più o meno elaborate, cercate di parlare in maniera molto positiva di questa persona con i suoi amici, colleghi o conoscenti: vi assicuro che appena arriverà il messaggio all'interessato avrete reso quella persona, almeno per quel momento, una tra le più felici della terra. E questo perché sa che nessuno parla bene degli altri se non perché ci crede veramente. Ovviamente, la sua stima verso di voi salirà alle stelle.
2.  Naturalmente non dovete limitarvi a pronunciare soltanto elogi in maniera indiretta. È molto importante che lo facciate anche in maniera diretta e, soprattutto, di fronte ad altre persone. Molti tendono a non mettere in pratica quest’ultima parte perché credono di creare una situazione di imbarazzo dalle sfaccettature negative. In realtà, sebbene si crei in effetti un momento di forte emotività, questa non è affatto negativa, bensì molto positiva. Sarà un magnifico ricordo per chi riceve l’apprezzamento e una bella esperienza per chi è presente. Quindi, non preoccupatevi di elogiare in pubblico (ma senza esagerare).
3.  Quando fate dei complimenti (sia in modo diretto sia indiretto), non siate generici bensì cercate di evidenziare cosa vi ha colpito e spiegatene il perché. È così che farete capire che siete sinceri giacché dimostrate di aver prestato attenzione alle sue azioni e, quindi, che non dite quelle parole per ipocrisia.


Tutto il succo dell’argomentazione potrebbe essere sintetizzato con queste semplici parole: Non trattate mai nessuno come se fosse una persona insignificante... e, potete starne certi, tutto il resto ne conseguirà...

micheleputrino@email.it

Foto by geralt (Pixabay)

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