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Piaccia
o no, le persone e le cose sono tutte giudicate dall’apparenza. E se sarete onesti con voi stesti, se vi soffermerete
per un momento con attenzione ad osservare le vostre reazioni quando interagite
con un’altra persona, noterete che questo vale anche per voi. In sostanza siamo
proprio come la luce: ciò che non brilla in questo mondo non esiste. Cercare
scorciatoie credendo che in realtà siamo attratti da “altro” è un “volersi
illudere” – che molto probabilmente per molte persone è importante e avrà
certamente la sua utilità – ma credo sia importante prendere consapevolezza di
come va questo mondo al fine di smettere di soffrire soltanto perché non si
conoscono le “regole del gioco”. Già perché la vita è un gioco, dove ognuno ha soltanto un fine: cercare di affermarsi. E se pensate che sia un’affermazione “troppo
cinica”, guardate quali sono i momenti in cui vi sentite bene: non sono
proprio quei momenti in cui vi è stata riconosciuta una vostra capacità (per
esempio a lavoro), o siete riusciti a comprare ciò che desideravate, o a fare
dieci minuti di corsa di più del solito, o a conquistare il cuore di una
persona? Tutto questo (e, ovviamente, molto altro ancora) cosa credete che sia
se non l’affermazione di voi stessi in una situazione, su di un oggetto, in un
tempo, o su di un altro vostro simile? È giusto che le cose stiano così? È
sbagliato? Come sempre dipende dall’uso che se ne fa e dal punto di vista in
cui ci si pone. Quel che qui ci interessa è capire che questo è un dato di fatto della realtà e che
comprendere finalmente i suoi meccanismi può migliorare sensibilmente la
qualità della nostra vita.