martedì 26 gennaio 2016

Il Coraggio di Cambiare

Tutto ciò che è nuovo rappresenta un rottura con ciò che siete stati finora.
Fino a questo momento avete agito, costruito e pensato in funzione delle conferme derivate dalle esperienze passate. E così vi siete convinti che se ripetete ciò che avete fatto in passato tutto andrà bene o, quantomeno, tutto seguirà una certa linearità. Ma qualcosa, ad un certo punto della vostra vita, è cambiato: siete stati licenziati, gli affari hanno iniziato ad andare male, la vostra compagna o il vostro compagno vi ha abbandonato, una persona a voi cara muore all'improvviso, e tutto questo senza un perché, senza nessuna spiegazione logica. È accaduto e basta. Voi vi sforzate di cercare di capire dove avete sbagliato ma, seppure in un primo momento credete di aver trovato i vostri “passi falsi”, vi rendete conto che questi sono visibili soltanto con il senno di poi, e che magari in quel momento sembravano essi i passi sbagliati. E allora ecco che vi convincete che tutto ciò che suona come “nuovo” è “male” perché ciò che è avvenuto di “nuovo” nella vostra vita ha portato soltanto distruzione. Rivolete il vostro guscio protettivo, rivolete la vostra routine quotidiana dove sapete esattamente cosa accadrà tra un po'.

Ciò che è nuovo è veramente rischioso perché effettivamente non si sa dove vi porterà. Ciò che è vecchio è familiare e, quindi, giacché è conosciuto, rasserena; poi magari queste cose familiari vi portano soltanto distruzione e sofferenza, ma almeno sono di casa. Il nuovo no, il nuovo vi è sconosciuto; nel nuovo potrebbe nascondersi ciò che avete sempre sognato, ma anche la più atroce delle vostre sofferenze e la vostra fine. Nessuno lo sa. E così vi ritrovate in un impasse: dovete abbandonare il vecchio perché lì non c'è ciò che cercate ma temete di lasciarvi andare al nuovo perché non avete la minima idea di cosa potrebbe veramente accadere. E così ecco sorgere in voi ansia e paura, tremate e vi sentite titubanti in qualsiasi cosa che fate. Vi sentite sprofondare nell'angoscia più oscura. Ma sentite che dovete crescere perché, da sempre, sentite che soltanto crescendo avete modo di sentirvi vivi. E per crescere esiste una sola strada: rinnovarsi; e rinnovarsi significa cambiare. Tutti vogliono cambiare ma è palese che serve coraggio per poterlo fare.
Per agire con coraggio nella vita è necessario avere una certa “visione del mondo”, giacché non sono affatto sufficienti tecniche e conoscenze per affrontare l'incertezza che si presenta con le novità e con i cambiamenti. Infatti “nuovo”, come abbiamo capito, è sinonimo di “ignoto” e l'ignoto non si affronta con la tecnica che, per definizione, si basa sull'iterazione di conoscenze acquisite. E allora, qual è questa “visione del mondo” in grado di donarci il coraggio per cambiare?
Tutto scorre” diceva Eraclito. In sostanza con questa frase voleva affermare che l'intera vita è un continuo cambiamento. Il nuovo avviene perché è l'essenza stessa della vita. Noi facciamo infatti parte di un “Grande Tutto” che continua a scorrere; dunque i cambiamenti continueranno ad avvenire, in ogni situazione e in ogni modo, che a voi piaccia o no. Se quindi l'esistenza vi spinge alle novità e quinti ai cambiamenti, questo vuol dire soltanto una cosa: essi sono necessari all'esistenza stessa. E allora, se così stanno le cose, ha più senso opporsi ai cambiamenti oppure “seguire l'onda” creata da qualcosa che è più grande di noi? Anche se poi si presenteranno dei problemi, se seguirete le novità e i cambiamenti che si presentano a voi percepirete che starete percorrendo la vostra strada, e cioè la via per cui siete nati. Se tutto ciò vi sembra strano, chiedetevi come hanno fatto gli uomini e le donne del passato che hanno sempre osato percorrere strade nuove e rivoluzionarie a trovare il coraggio di azzardare, a trovare il coraggio di cambiare. Calatevi per un momento nei loro panni e vi accorgerete che soltanto la fiducia nel fatto che ciò che accadeva di nuovo nelle loro vite, nel bene o nel male, si presentava perché era la loro strada. Solo e soltanto questo può dare una forza fuori dal comune per affrontare il nuovo, per affrontare l'ignoto.
Noi non possiamo fare niente per creare qualcosa di veramente nuovo con il calcolo e il ragionamento perché, qualsiasi cosa che faremo in questo modo, sarà un costruire su qualcosa che abbiamo già e quindi di vecchio. Le vere novità le possiamo portare nella nostra vita soltanto se accogliamo i cambiamenti che ci vengono donati dall'esistenza. Ecco allora che gli uomini e le donne veramente coraggiosi agiscono spontaneamente, al momento, “cavalcando l'onda”.
Il nuovo è, se mi permettete questo azzardo, “il messaggero del divino”. Seguire il nuovo significa seguire la crescita e questo significa, a sua volta, seguire ciò per cui siamo chiamati. Solo chi segue e accetta all'istante i cambiamenti agisce con coraggio e serenità, perché sente che sta facendo quello che deve fare.

Perdiamo gran parte delle opportunità e della bellezza della vita perché non abbiamo il coraggio di seguire i cambiamenti. Smettiamola di farci imprigionare dalle nostre paure e iniziamo a vivere seguendo il possente richiamo del cambiamento.

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