A
tutti noi è capitato – e magari continua a capitare – di avere a
che fare con capi arroganti e prepotenti, con conoscenti la cui
“missione” nella loro vita sembra essere soltanto quella di
contraddire qualsiasi cosa diciamo o facciamo, con impiegati agli
sportelli a cui dà fastidio già soltanto la nostra stessa esistenza,
insomma, con bulli e bulletti di ogni sorta. Il problema che sorge
con l'avere a che fare con persone del genere consiste nel fatto che
riescono a metterci in un pesante stato di soggezione che si ripercuote,
nella maggior parte dei casi in maniera molto significativa, sulla
nostra efficienza e lucidità mentale facendoci apparire così anche
agli occhi degli altri, e cioè nel modo in cui l'arrogante di turno ha deciso
di etichettarci. E così alla fine diventiamo quello che gli altri dicono che siamo.
martedì 1 luglio 2014
venerdì 20 giugno 2014
Come Gestire l'Umore
Perché
molte volte ci sentiamo preda del nostro umore? Pur
frequentando le stesse persone e gli stessi luoghi di sempre, in
alcuni momenti capita di non sentirci più noi stessi ma marionette
manovrate da qualche strana forza di cui non riusciamo a trovare la
causa. Quante volte, infatti, ci è capitato di dire: “Scusa, non
ero in me”? Questa situazione, in cui tutti noi prima o poi ci
siamo ritrovati, ha una spiegazione molto logica e, per certi versi,
molto semplice. Vediamo di cosa si tratta.
sabato 14 giugno 2014
Come Migliorare la Propria Immagine
Pochi
se ne rendono conto ma il
nostro modo di agire e di muoverci nel mondo deriva dall'immagine che
abbiamo di noi stessi, da chi siamo convinti di essere.
Se qualcuno di voi ha mai recitato una parte sa esattamente di cosa
sto parlando: in quel momento non siete più il signor o la signora
“X”, ma il personaggio della vostra recitazione; agite come lui,
pensate come lui, vi sentite lui. La cosa simpatica, in tutto ciò, è
che gli altri vi identificheranno con l'immagine che avete di voi
stessi proprio perché i vostri gesti, e quindi il modo di
relazionarvi, sarà in funzione di chi siete convinti di essere.
venerdì 6 giugno 2014
Come Essere Vincenti
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giovedì 29 maggio 2014
Migliorare il Corpo migliorando la Mente
Per
molto tempo la Mente e il Corpo sono stati concepiti come del tutto
indipendenti l'una dall'altro. Questa suddivisione risale ai tempi
più remoti. È
sufficiente pensare al fatto che già gli antichi greci concepivano
l'essere umano come composto di tre parti, e cioè “spirito”,
“anima” e “corpo” (a questa suddivisione è dovuto il nome
generico di “animali” per gli altri esseri viventi dato che si credeva possedessero sì l'anima ma non lo spirito poiché, sempre secondo la
concezione antica, quest'ultimo appartiene soltanto agli esseri
umani). Questa ripartizione – per quanto inizialmente fosse
soltanto “convenzionale”, nel senso che consentiva di chiarire
meglio alcuni quesiti che i filosofi si ponevano – con il
trascorrere dei secoli si è sempre più radicata nella mentalità
degli uomini, tanto che molti sono arrivati a credere che tutto ciò
che è mentale “è bene” (giacché innalza sempre più verso
una vita “divina”) e, di conseguenza, tutto ciò che è corporeo
“è male” (perché trascina verso lo stato animale
l'essere umano). Alla luce delle conoscenze scientifiche di cui
disponiamo oggi, appare evidente che una tale concezione della vita
non può che risultare distruttiva.
martedì 20 maggio 2014
Ancora un altro passo
Alcune
mattine ci alziamo e le prime cose che ci vengono in mente sono le
difficoltà che dovremo affrontare nei prossimi mesi o, addirittura,
nei prossimi anni. Ciò che potrebbe accadere nel futuro ci
ossessiona. E così facendo ci alziamo terrorizzati e pieni di ansia
perché “è tutto troppo più grande di me”. Percepiamo gli
eventi futuri come enormi mostri che attendono pazienti una sola
cosa: torturarci nei modi più orrendi per farci provare le
sofferenze più atroci, prima di dar fine alla nostra vita nel modo
più squallido possibile. Questo non accade soltanto appena svegli,
ma anche molte volte durante la giornata. Magari si presenta un
piccolo imprevisto ed ecco sentire lo stomaco chiudersi a riccio, il
cuore pompare sangue a più non posso e i muscoli del corpo
trasformarsi in corde di violino; ci sentiamo come persi nel nulla
più assoluto, come trascinati da un mostro marino nei più profondi
abissi. E tutto questo soltanto perché, per un motivo o per l'altro,
siamo ossessionati dal nostro futuro. È dunque sbagliato, come
sostengono alcune filosofie e “linee di pensiero”, guardare e
progettare un proprio futuro? Naturalmente no: è nella natura di noi
esseri umani avere una meta da raggiungere affinché il nostro
vissuto quotidiano abbia un senso. Il problema, dunque, non risiede
nel futuro in sé, bensì nel come
lo
affrontiamo.
sabato 12 aprile 2014
Resistere
«Discendiamo
da gente che è sopravvissuta a un'infinità di predatori, guerre,
carestie, migrazioni, malattie e catastrofi naturali e che ci ha
trasmesso i propri geni. Oggi, tra le tante promesse da rotocalco,
c'è posto anche per chi parla di “eliminare lo stress”. Non solo
ciò è impossibile, ma sarebbe anche inutile: noi siamo costruiti
per convivere quotidianamente con lo stress. […] è la resilienza a
essere la norma negli esseri umani, non la fragilità. […] Il
termine “resilienza” proviene dalla metallurgia: indica, nella
tecnologia metallurgica, la capacità di un metallo di resistere alle
forze che vi vengono applicate. Per un metallo la resilienza
rappresenta il contrario della fragilità. Così anche in campo
psicologico: la persona resiliente è l'opposto di una facilmente
vulnerabile. […] [In sostanza indica] l'atteggiamento di andare
avanti senza arrendersi, nonostante le difficoltà».
Queste
magnifiche parole, tratte dall'ottimo libro di Pietro Trabucchi
Resisto
Dunque Sono,
racchiudono in sintesi cosa la vita è nei fatti: un gioco duro in
cui bisogna imparare ad amare l'atto di avanzare sempre più e,
quindi, a resistere.
sabato 5 aprile 2014
La Forza dei Simboli
Esistono
momenti nella nostra vita in cui diventa difficile distinguere il
sogno dalla realtà, il bene dal male, ciò che è giusto da ciò che
è sbagliato. Molte volte ci fermiamo a riflettere e ci chiediamo:
“Ma
cos'è che devo fare? Qual è la giusta decisione che devo prendere?
Perché non riesco mai a decidere chiaramente? Perché non riesco mai
a essere sicuro delle mie decisioni?”.
E se anche alcune volte riusciamo, per un momento o un giorno che
sia, ad avere tutto chiaro, a sentirci “illuminati” dalla
“verità”, a dire “Ma
sì certo! È ovvio! La soluzione è così semplice! Quanto sono
stato sciocco finora!”,
tutto dura soltanto un battito di ciglia; risucchiati da altri
eventi, nei momenti successivi dimentichiamo la “grande verità”
che avevamo colto fino ad arrivare a chiederci: “Ma
come è stato possibile che sia esistito un momento in cui ero
completamente in pace con me stesso e ora mi sembra impossibile che
una cosa del genere possa mai accadere?”.
Noi gente dell'era moderna non ce ne rendiamo conto ma il motivo è
dovuto a un fatto su cui gli antichi avevano ben chiare le idee: se
non si identificano in qualche modo queste “forze” che gestiscono
le nostre vite diventa molto difficile saperle gestire e molto
facile, invece, diventarne succube. Come risolsero il problema? In un
modo molto semplice: identificarono con un simbolo
ognuna di queste “forze” e, come per magia, tutto divenne più
chiaro e più facile.
martedì 11 marzo 2014
Il Potere della Suggestione
Non
esiste momento, luogo o situazione in cui non sia presente la
suggestione. E questo significa che, senza saperlo, tutti
noi siamo
continuamente sotto il suo influsso.
Ciò avviene perché, per riuscire a convincere qualcuno o noi stessi
di qualcosa, non possiamo fare a meno di suggestionare.
È una cosa negativa? Stiamo dicendo che tutti siamo potenzialmente
soggetti al “lavaggio del cervello”? La risposta esatta è: Sì
e No.
“Sì” perché, chi conosce le giuste tecniche per suggestionare,
se privo di una certa etica, può sfruttarle per manipolare le menti
più ingenue; “No” perché tutte le
nostre idee, i nostri "credo", insomma, tutto ciò che sentiamo
“nostro” si è formato in noi proprio grazie alla suggestione o,
meglio, all'auto-suggestione.
E questo perché è praticamente impossibile imparare senza
auto-suggestionarsi.
sabato 1 marzo 2014
Come gestire le Emozioni
Esistono
aspetti della nostra mente che ci sono del tutto sconosciuti, ma che
controllano e gestiscono gran parte della nostra vita. Sigmund Freud chiamò il
“luogo” dove risiedono questi misteriosi “dittatori” inconscio. Questo è un
luogo primordiale, dove le “leggi” che lo governano risalgono a prima che
l'uomo imparasse a parlare. Milioni di anni di evoluzione le hanno ben radicate
all'interno di noi. Esse sono talmente sicure di ciò che è bene e male per noi
che non hanno mai un attimo di esitazione per farsi rispettare. E lo fanno
attraverso quelle reazioni che suscitano in noi sensazioni che abbiamo imparato
a chiamare emozioni.
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